3-Hug

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La mattina successiva la ragazza si svegliò verso le 10, svegliata dalle urla di sua madre.Scese di sotto per capire cosa stesse succedendo e sentì sua madre cantare a squarciagola canzoni di ogni tipo .
Dopo aver fatto una lunga riflessione sul motivo della sua felicità o del perchè doveva essere svegliata proprio in quel terribile modo e dopo scese di sotto con l'intento di farsi notare da quest'ultima o di farla smettere di cantare in qualche modo. Quindi scese di sotto sperando di interrompere il suo concerto ,ma non fu così.
<<Puoi smetterla di cantare e farmi dormire per piacere?>>disse cercando di essere il più gentile possibile. La ragazza infatti non voleva essere messa in punizione,come al solito del resto. La madre non le rispose riprendendo a cantare e la ragazza fece la prima cosa che le venne in mente ,cioè prendere il telefono e spegnerlo .
<<Come ti permetti di spegnere la mia musica!>>
<<Mi dispiace ma le canzoni erano orribili e poiché le cantavi tu ,erano ancora più orribili.>>
<<e va bene la spengo ,ma tu mi devi aiutare a pulire casa ,oggi vengono degli amici di famiglia a casa nostra.>>disse lei tranquilla.
<<Ma non ci penso proprio!>>
<<Si invece se non vuoi vivere perennemente in camera tua ,in punizione.>>disse lei con un ghigno divertito.
<<Vaffanculo ,io non ci penso proprio.>>sbottò lei arrabbiata correndo verso la porta .
<<Non ti permettere di uscire da quella porta Beatrice Borella se non vuoi passare guai seri.
La ragazza la ignorò e uscì di casa ,ma come avrebbe passato la giornata ? Pensò a qualcosa da fare e le venne in mente di avere il telefono nella tasca del pigiama. Lo prese e velocemente digitò il numero di SurreaIpower .
<<Ciao piccola>>
<<Ciao>>
<<Come stai?>>
<<Bene.>>
<<Sei di poche parole oggi.>>
<<Si>>
<<Smettila di parlare a monosillabi ,cazzo .>>sbottò lui .
<<Non ho un cazzo da fare ,vieni a prendermi ?>>cambiò discorso la ragazza.
<<Non osare cambiare discorso con me >>sbraitò lui .
<<Ho litigato con mia madre e non ne voglio parlare ,puoi solo venire a prendermi e non fare domande ?>>urlò lei .
<<Ok, ma calmati ,non voglio uscire con una pazza >>rispose calmo lui.
<<E va bene. >>acconsentì dopo un pò la ragazza.
Il ragazzo arrivò poco dopo con una sigaretta fra le labbra mentre guidava il suo motorino. La ragazza si prese un po più di tempo del dovuto per osservare il ragazzo con la sigaretta fra le labbra e quando il ragazzo se ne accorse,la ragazza distolse lo sguardo,ma era troppo tardi.
<<La smetti di fissarmi ,lo so che vorresti saltarmi addosso ,ma contieniti.>>disse lui con uno sguardo malizioso.
Lei non parlò e abbassò lo sguardo e il ragazzo le alzò il mento con le mani .
<<Sei carina quando arrossisci>>le disse sorridendo.
La ragazza per tutta risposta arrossì ancora di più e il ragazzo sorrise soddisfatto della sua reazione.
<<E se io facessi così ...>>avvicinò il suo volto al mio e le posò un dolce bacio sul naso.
<<Io...non lo fare mai più >>rispose,ma il suo tono poco convincente la tradì .
Il ragazzo per tutta risposta la baciò nuovamente ,ma questa volta sulla fronte.
<<Seguimi sul motorino .>>le disse.
<<Ok.>>disse solamente.
<<Dove stiamo andando?>>
<<Tranquilla,so cosa faccio>>
<<Non si direbbe dal momento che stiamo girando in questo bosco da oltre 30 minuti>>
<<Siamo quasi arrivati ,giuro. >>
Rimase a bocca aperta ,quando notò quel paesaggio meraviglioso che la circondava. C'era un enorme prato fiorito con un grande ciliegio al centro dove era stata piazzata un'amaca dal quale si riuscivano a vedere tutto il panorama.
<<In pochi lo conoscono>>le disse.
<<Impossibile, altrimenti non lo avresti mostrato a una sconosciuta qualsiasi.>>
<<Ma tu non sei una sconosciuta qualsiasi,tu sei la mia sconosciuta.>>
<<Io...quale onore.>>riuscì solo a dire.
Lui le sorrise dolcemente e la prese per mano. La ragazza cercò di ritrarre la mano ,ma lui la strinse più forte.
<<Rilassati>>le disse sorridendogli. La ragazza rimase incantata dal suo sorriso e decise di rilassarsi, come gli aveva detto SurreaIpower.
Poco dopo i due si incamminarono verso quell'amaca e si sedettero. Rimasero lì ,abbracciati per un lasso di tempo che per Beatrice sembrava infinito. Nessuno dei due parlò ,a loro non servivano le parole per capirsi


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