12-Solo amici

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Bea iniziò a seguire quella strana cosa nella speranza di trovare delle risposte. Forse stava solo diventando pazza,!a seguii comunque quell'ombra. La ragazza camminò nel buio per più di 30 minuti girando prima a destra,poi a sinistra,poi di nuovo a destra e poi sempre dritto fino a ritrovarsi in una fitta foresta resa completamente buia dalla notte. Camminò per un tempo che le sembrò infinito fino a ritrovarsi in una stradina che le sembrava ancora più terrificante delle precedenti. Solo allora si rese conto di essersi persa e decise di trovare una via d'uscita da quel posto prima che potesse succederle qualcosa di brutto,di nuovo. Vagò per più di un'ora alla ricerca della via di casa fino a quando non vide qualcosa tra le querce. Pensando si trattasse di una persona lo raggiunse,ma era tutt'altro che una persona. Era un grosso lupo bianco affamato che teneva ancora fra gli artigli la sua ultima preda: un piccolo coniglietto. Quel lupo guardava Bea come se fosse la sua carne preferita e stava per cibarsene fino a quando non accadde qualcosa. Salvatore apparve dal nulla e si mise al centro fra la ragazza e l'animale facendo così scaraventare il lupo verso di lui proteggendo la ragazza. Bea,confusa più che mai, fu immediatamente felice di rivedere Salvatore,ma non voleva che si facesse del male e quando vide che il lupo stava attaccando il ragazzo si mise ad urlare e piangere.
<<Spostati Sal,ti ucciderà.>>urlò fra le lacrime.
<<Neanche per sogno,poi farà del male a te.>>disse mentre cercava di difendersi.
Bea fu ancora più confusa per la risposta del ragazzo. Le aveva fatto capire giorni prima che non le importava nulla di lei,l'aveva ferita con quelle parole e per giunta aveva dimostrato quanto fossero vere quelle parole non rivolgendole più la parola per più di una settimana. Allora perché la stava difendendo rischiando la vita per lei?
Salvatore interruppe i suoi pensieri parlando ancora.
<<Io me la caverò,tu pensa solo a scappare,va bene?>>
<<No,non va bene. Non lascerò che tu muoia per salvarmi.>>di questo Bea era sicura. Lui non sarebbe dovuto morire per salvarla. Non era giusto.
<<Starò bene,te lo prometto. Tu adesso devi solo pensare a come fuggire da qui.>> disse Salvatore e qualcosa nei suoi occhi spinse la ragazza a credere a quello che diceva. La ragazza allora iniziò a correre senza una direzione precisa tra miliardi di alberi che le parevano tutti uguali fino a quando però non inciampò su di una roccia e cadde giù per tutta la salita che aveva appena percorso perdendo i sensi.

Bea si risvegliò poco dopo,e per sua fortuna non si ritrovava più nel bosco,ma in una stanza completamente buia. Bea cercò di ricordare come era finita li,ma fu tutto inutile. Proprio non riusciva a capire come fosse finita li. Cercò di alzarsi dal letto,ma una mano la bloccò e la voce di Salvatore risuonò per tutta la stanza.
<<Non ti conviene ancora alzarti,sei debole.>> disse Salvatore e in quel momento Bea smise di avere paura perché sapeva che con Salvatore sarebbe stata al sicuro.
<<Come sono finita qui?>>domandò la ragazza. La sua voce era bassa e rauca ed era sicura che l'indomani si sarebbe presa un bel raffreddore,ma in quel momento non le importava.
<<Ti ci ho portata io. Ti ho trovato a terra svenuta e ti ho portato a casa mia per curarti le ferite.>>Solo quando Salvatore glielo disse Bea notò delle bende sopra le sue gambe dove c'erano delle ferite.
<<Grazie per avermi salvato la vita rischiando di farti del male.>>sussurrò Bea. Non aveva idea di come Salvatore fosse riuscita a trovarla,ma lui l'aveva salvata di nuovo e lei gli era estremamente riconoscente.
<<Lo rifarei ancora per te.>>Sussurrò talmente piano che Bea dubitò che avesse voluto dirlo ad alta voce. Sembrava così sincera in quel momento.
<<Allora ti importa di me...>>disse Bea. C'era la speranza nella sua voce.
<<Certo che mi importa,per la verità non ha mai smesso di importarmi.>>disse lui guardandola negli occhi.I loro toni di voce erano ancora bassi,nonostante fossero completamente soli,come se avessero voluto che quella conversazione rimane fra di loro,senza che neanche le mura la ascoltassero.
<<Allora perché mi hai abbandonato? Cosa ho fatto di così tanto orribile per farti allontanare da me?>>disse Bea frustrata alzando il tono di voce.
<<Nulla.>>disse secco lui.
<<Ti prego dimmelo.>>disse Bea supplicandolo. Aveva gli occhi lucidi,ma doveva sapere. Non era disposta a mollare proprio adesso. <<É per quello che ti ho detto alla festa? Mi dispiace di averti detto ciò,ma l'impulso è stato troppo forte. Ti prometto che non ti dirò più cose del genere,ma ti prego,torniamo ad essere amici.>>Bea non sapeva più che altro dire per farlo restare con lei ed era completamente distrutta dall'idea di perderlo di nuovo.
<<Noi non possiamo essere amici Bea.>>disse lui. Disse lui. Sembrava triste. Come se avesse appena perso qualcosa di prezioso.
<<Perché?>>disse lei iniziando a piangere silenziosamente.
Salvatore le asciugò le lacrime con il pollice sorridendogli dolcemente.
<<Perché non sono una brava persona e perchè,per il tuo bene,faresti meglio a starmi lontana. Perché stare con me,amarmi o anche essere solo amici ti porterà a tanti guai e non voglio che sia così. Perché,che tu ci creda o no ci tengo a te e non voglio farti del male. Perché mi piaci in un modo che non so neanche spiegare e tutto questo mi fa paura.>>disse lui e Bea si sentì estremamente felice dopo aver sentito le ultime parole di quel lungo discorso.
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Hey ragassuoli, piaciuto il capitolo?
C'è stata finalmente una svolta fra i due. Cosa succederà adesso? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Anyway,Vi propongo una sfida. Se arriviamo a 10 stelline entro domani pomeriggio,domenica pubblicato un altro capitolo.
Detto questo Vi saluto
Bye,bye.

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