La ragazza camminò fino alla spiaggetta dove si sarebbe dovuta tenere la festa. Era stato montato un mini palco dove alcuni artisti avrebbero dovuto cantare di li a poco.
Bea fece una smorfia,contrariata dall'idea di doversi subire quei 4 coglioni in foto per 3 ore di fila. Li aveva già sentiti cantare a scuola e,anche se non erano male,di certo non erano così bravi come tutti li definivano. Erano conosciuti da queste parti solo per la loro bellezza "sconvolgente e tenebrosa" come dicevano alcune ragazze della sua scuola.
Ad un certo punto Bea vide Sabrina fare la sua entrata trionfante. Era accompagnata da altre due ragazze che pendevano dalle sue labbra. Probabilmente,se Sabrina le avesse chiesto di buttarsi nel fuoco per prenderle uno dei suoi orecchini costosi, loro avrebbero tentato il suicidio pur di farla contenta.
<<Alla fine sei venuta,eh? >>disse Sabrina squadrandola da capo a piedi. Fece un ghigno divertito,con un pizzico di malizia per poi dire <<Forza,vieni a divertiti con noi.>> sorrise mentre la trascinava dentro al locale poco più lontano.
<<Una vodka.>>ordinò lei al barista che le fece l'occhiolino mentre lei rispose ammiccando. "Troia" pensò Beatrice,disgustata da quella scena orribile. Stava per andarsene quando Sabrina la prese per un braccio e la fermò.
<<Avanti,nessuno si rifiuta mai di bere con me,soprattutto se offro io. Potresti pentirtene amaramente. Vero,Elena?>>una delle due bamboline al suo fianco annui energicamente mentre l'altra sbatte i piedi a terra,probabilmente arrabbiata per non essere stata chiamata lei. Sabrina la guardò nuovamente,attendendo una risposta. Beatrice non sapeva che fare. La sue parole le era sembrata amichevoli,ma il suo tono di voce tutt'altro. Quasi maligno. Sembrava quasi che la stesse avvertendo di non fare mosse false. Un brivido di terrore le attraversò la schiena e immobilizzata dalla sua mano sul suo braccio,alla ragazza non restò che annuire titubante.
<<Allora,che cosa prendi?>>Chiese Sabrina guardandola divertita. Sembrava quasi volerla sfidare con lo sguardo a prendere qualcosa di diverso dal suo solito e Beatrice non si rifiutava mai di fronte ad una sfida.<<Una vodka anche per me,per favore.>>domandò al barista che le sorrise e le versò il liquido dentro un bicchiere.<<Che fai,non bevi?>>le chiese Sabrina ridendo sotto i baffi.
<<Certo che bevo.>>disse Beatrice avvicinando il liquido alle labbra e iniziando a berlo. Contrariamente a ciò che pensava,anche se bruciava alla gola,il sapore non era male.
Lo bevve tutto d'un fiato e sorrise soddisfatta a Sabrina sfidandola quasi a fare di meglio. Il loro scambio di sguardi venne interrotto dall'arrivo dei 4 ragazzi a cui era stata dedicata quella festa. Sabrina alzò immediatamente lo sguardo e si fiondò tra le loro braccia,seguita dalle due bamboline.
Beatrice decise di uscire fuori e godersi quella bella serata di Giugno. A rovinare quell'atmosfera tranquilla era però la musica Rock di quei 4 tizi di cui la ragazza ricordava a stento i nomi. Avrebbe tanto voluto chiedergli di abbassare i toni perché le faceva male la testa. Si stese sulla sabbia a pochi centimetri dal mare e chiuse gli occhi,troppi stanca per dire o fare altro.
Si risvegliò poco dopo ,ma non era più sulla spiaggia,ma sui sedili posteriori di un auto. La ragazza pensò si trattasse di un sogno e quindi si diede vari pizzicotti sulle guance,ma fu tutto inutile perchè quello non era un sogno,era la realtà. Un ragazzo,che non riusciva a vedere bene in volto,la stava trasportando in chissà quale posto senza il suo consenso. Ora si che iniziava ad avere paura di quello che sarebbe potuto succedere. Ad un certo punto però le venne un modo per salvarsi: il suo adorato telefono. Lo cercò in tutte le tasche ma non lo trovò in nessuna.
<<Cerchi qualcosa?>>le chiese l'uomo girandosi verso di lei. La ragazza tremò di paura quando vide l'uomo. Aveva un passamontagna sulla faccia ed era impossibile riconoscerlo eppure Bea era convinta di aver già sentito da qualche parte quel tipo di voce,solo che non riusciva a capire quando e dove. Ciò che sapeva con certezza era che non quello non era uno scherzo anche se avrebbe tanto voluto che fosse così.
<<Che mi avete fatto?>>chiesto con voce tremante la ragazza,non troppo sicura di voler sapere la risposta.
<<Ti abbiamo drogata per poterti portare in questa macchina senza che tu facessi storie.>>disse l'uomo semplicemente. L'avevano drogata? Perché? Che cosa volevano da lei? Dove la stavano portando? Mille domande senza risposta frullavano nella mente di Beatrice che si sentiva ancora debole e sotto shock.
<<Dove mi stai portando?>>chiese sull'orlo del pianto Beatrice.
<<Sta tranquilla. Sarai al sicuro.>>disse l'uomo facendole un sorriso che probabilmente avrebbe dovuto rassicurarla,ma avendo l'effetto opposto. Sembrava essere capitata in uno di quei film horror che odiava tanto.
<<Perché mi fate questo?>>disse la ragazza cominciando a piangere.
<<Perché tua madre é una ricca donna d'affari e sono sicura che non avrà problemi a pagare 50.000 euro per riavere indietro la sua piccolina.>>disse lui facendo con tono atono,come se fosse tutto normale. <<Per oggi basta con le domande se non vuoi finire male.>>disse l'uomo tornando a guardare dritto davanti a se.
Un ricatto? Quindi era questo lo scopo dell'uomo? A che gli servivano tutti quei soldi? Beatrice avrebbe voluto fargli altre domande,ma lui le aveva detto di smetterla e Beatrice decise di dargli retta,troppo spaventata per potersi ribellare o per prendere il comando della situazione.
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Heila,ragassuoli,piaciuto il capitolo?
Secondo voi come la salverà Salvatore da questa situazione? E io la smetterò mai con le domande? A presto con la terza ed ultima parte.
Anyway,fra due giorni é il mio compleanno e sono troppo contenta. Voi? Siete felici?
Detto questo vi saluto.
Bye,bye.
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Anime dannate //SurreaIpower
FanfictionLei ,ragazza solitaria che passava il suo tempo a scrivere e disegnare di ciò che la circondava con le cuffie nelle orecchie lui ,ragazzo misterioso ,vestito sempre con colori scuri e a primo impatto da evitare.Se lo si conosceva:peggio.Cosa succed...