Le loro labbra si incontrarono leggermente solo per qualche secondo,ma la ragazza per quale motivo immaginò quelle di sal nella sua mente. Sentì anche una strana sensazione,come se fosse osservata e questo non fece che farle iniziare ad avere paura. Decise quindi di interrompere il bacio per entrambi i motivi per non illudere ulteriormente Sascha.
<<I...io non posso farlo>>disse solo,incapace di dire altro.
Il sorriso sulle labbra di Sascha si spense e anche i suoi occhi divennero più scuri. Sembrava arrabbiato,ma non disse nulla.
<<Mi dispiace>>aggiunse poi tristemente bea.
<<Anche a me.>>Ma il suo tomo ironico diceva esattamente il contrario. E dopo calò il silenzio. Questa volta il silenzio era imbarazzante e Bea sarebbe voluta uscire immediatamente da quel luogo chiuso e così alto. Prima non le dispiaceva l'altezza,ma adesso le metteva quasi paura,come se sarebbe potuta cadere da un minuto all'altro. Sascha invece sembrava assorto nei suoi pensieri mentre guardava un punto fisso all'orizzonte reggendosi le mani in grembo. Probabilmente sarebbe potuto entrare un serial killer e ucciderlo e lui non l'avrebbe neanche notato. Beatrice allora si sentì ancora più in colpa per aver rovinato ancora una volta tutto quanto.
Iniziò a guardare ovunque fuorché negli occhi del diretto interessato e si ritrovò così a sentire di nuovo quella sensazione orribile come se qualcuno la stesse osservando,ma per una volta,decise di comportarsi in maniera razionale e di scoprire chi fosse la persona in questione. Forse erano solo dei bambini che ci guardavano in attesa del loro turno,ma rimase stupita nel vedere che nessuno stava guardando dalla loro parte. Subito si sentì sollevata,ma quella sensazione allo stomaco comunque rimase e il suo intuito,per non si sa quale motivo le diceva che il suo osservatore si trovava direttamente davanti a lei. Ma ciò non era affatto possibile dal momento che non c'era nulla davanti a lei se non il vuoto. Ma poi vide qualcosa nell'aria. C'era come una specie di lenzuolo,ma non sembrava soffice. Piuttosto solo guardarlo metteva paura e ansia. E non era perchè quella cosa stesse volando che Beatrice aveva così paura,era perché appena girava la testa dalla sua parte e lo guardava un orribile sensazione si inoltrava nel suo corpo. Pensò poi di essersi immaginata di questo "lenzuolo voltante" e chiese a Sascha conferma.
<<Questo non è un film di fantascienza Bea,qui non esistono lenzuoli volanti o cose del genere.>>il tono derisorio del ragazzo fece arrabbiare Bea che questa volta non seppe tenere a freno la lingua.
<<Perché ti comporti in modo così orribile con me?>>disse.
<<Perché le cose non volano.>>disse solo con lo stesso tono.
<<C'è altro.>>disse Bea. Voleva sapere perché il suo amico si stava comportando così orribilmente con lei. Non poteva essere vero.
<<Perché hai accettato di venire qui se non vuoi neanche baciarmi? A che gioco stai giocando con me?>>disse e la ragazza vide di nuovo i suoi occhi pieni di rabbia.
<<Pensavo di potercela fare ad uscire con te,ma non è giusto nei tuoi confronti. Ti illuderei soltanto e non voglio farlo perché sei uno degli amici più dolci che io abbia avuto in tutta la mia vita e non voglio perdere anche te. Magari più avanti potrebbe davvero esserci qualcosa, ma per il momento non sono pronta abbastanza,ma ti prego non andare via.>>Dopo aver finito il suo monologo Bea aveva il fiatone e gli occhi rigati dalle lacrime. Sascha allora gliele asciugò dolcemente e le sorrise.
<<Sono pronto anche ad aspettare per te,Bea.>>disse Sascha e dal suo tono Bea capí che non stava scherzando e gli sorrise sinceramente. Non era innamorata di Sascha,ma se ne sarebbe potuta innamorare e sapeva che con lui sarebbe stata felice.
Dopo che furono scesi dalla ruota panoramica i due continuarono a parlare normalmente, come se non ci fosse stato nessun litigio e la serata passò più in fretta di quanto pensasse e,dopo che Sascha l'aveva riportata a casa,i due furono costretti a salutarsi. La ragazza aveva ancora paura e continuava a pensare a quel lenzuolo,ma ciò che aveva visto non era possibile e cercò di convincersi che aveva avuto solo delle allucinazioni causate dallo stress e dalla mancanza di sonno."Si,deve essere così"diceva tra se e se e cercava di convincersi che quello che aveva visto e provato non era reale. Ma il vero problema è che quella orribile sensazione non spariva e così Bea fece la cosa più stupida che avesse mai potuto fare: iniziò a guardarsi intorno e vedere in quale punto la sua paura aumentava e dopo vide di nuovo quel lenzuolo sfocato che adesso che lo guardava con più attenzione le sembrava quasi un' ombra. Decise a scoprire di cosa si trattasse decise di seguirlo per scoprire dove portasse.
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Hei ragassuoli come ve la passate? Mi scuso per il ritardo,ma questa settimana sono stata molto impegnata e solo adesso ho avuto un po di tempo libero. Purtroppo è iniziata la scuola e quindi ho moltissimo tempo in meno rispetto a una settimana fa. Anyway,Vi dico che questo capitolo è molto importante per il resto della storia. Secondo voi cos'è quell'ombra/lenzuolo? Scrivetelo nei commenti e non dimenticate di lasciare lasciare tante stelline. Detto questo vi saluto ,bye bye.
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Anime dannate //SurreaIpower
FanfictionLei ,ragazza solitaria che passava il suo tempo a scrivere e disegnare di ciò che la circondava con le cuffie nelle orecchie lui ,ragazzo misterioso ,vestito sempre con colori scuri e a primo impatto da evitare.Se lo si conosceva:peggio.Cosa succed...