25-I love you.

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Salvatore lo guardava in attesa di una risposta,ma Beatrice non sapeva che fare. Voleva perdonarlo,ma perdonarlo avrebbe voluto dire accettare anche la sua natura soprannaturale e Beatrice non sapeva se era pronto a farlo.
Ad un certo punto però il suo cuore prevalse sulla ragione e lei d'istinto lo baciò. Un bacio dolce che indicava tutto l'amore che provava per lui. Lui ricambiò subito stringendola a se.
É stato quel genere di bacio di cui non puoi parlare a voce alta. Quel genere di bacio che mi ha fatto capire che non ero stato mai cosi felice prima.
Lui sorrise sulle mie labbra mentre
<<Quindi sono perdonato?>> chiese sorridendo sulle labbra del ragazzo
<<Forse.>> gli sorrise divertita Beatrice.
<<Magari é solo un bacio d'addio.>> continuò a provocarlo per vedere la sua reazione.
<<So che non é cosi. Ammettilo che non riesci a stare lontano da me. Sono troppo figo per non amarmi.>>disse lui mentre si baciava i muscoli come faceva braccio di ferro.
La ragazza scoppió a ridere alla vista di quella scena.
<<Posso stare benissimo lontana da te invece.>> disse lei spavalda.
Sentite quelle parole, il ragazzo si fece serio e si staccò bruscamente da lei.
<<Che fai?>> le chiese lei non capendo.
<<Nulla.>> disse lui avvicinandosi di nuovo alle labbra della ragazza. Lei cercò di baciarlo,ma lui si scansò per poi riavvicinarsi e fare lo stesso. Beatrice incrociò le braccia al petto arrabbiata.
<<Stronzo.>>sibilò lei a denti stretti.
<<Me l'hanno già detto altre volte.>> disse lui scrollando le spalle con Nochalance.
<<Ti amo.>> disse Beatrice ed era la prima volta che lo diceva senza pensare alle conseguenza. Perché da tutto questa situazione aveva capito quanto la vita fosse breve e di quanto lei sprecasse tempo in continuazione a pensare se fosse giusto o sbagliato dire quello che pensava. Ma adesso,basta. Avrebbe colto ogni occasione per fare quello che gli piaceva di più senza pensare alle conseguenze. Carpe diem.
E l'avrebbe fatto partendo da lui. Dal ragazzo che l'aveva salvata,in tutti i modi in cui una donna può essere salvata.
<<Ti amo anch'io.>> disse il ragazzo stupendo Beatrice che non poteva credere alle sue orecchie. L'aveva detto davvero?
Beatrice aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro mentre lui le sorrise timidamente. Salvatore era imbarazzato? <<Ti prometto che ti proteggerò da tutto e tutti. Nessuno ti torcerá un solo capello piccola.>> disse Salvatore guardandola sicuro. Avrebbe rischiato tutto per lei.
Beatrice rimase incantata dalla dolcezza di quelle parole e una cosa in particolare risuonò stupenda alle sue orecchie.
<<Piccola?>> le chiese lei.
<<So che ti piace sentirtelo dire?>> le disse lui sicuro. Le costava ammmetterlo,ma era così. Amava quel soprannome.
<<Non eri tu quello che odiavi i soprannomi?>> le chiese lei confusa.
<<Si,ma su di te stanno meglio.>> ammise lui. <<E poi te lo meriti ogni tanto qualcosa di normale. Si,insomma,di certo io non sono quello che ti eri immaginato come ragazzo ideale e cazzate del genere.>> continuò lui.
Beatrice non gli diede il tempo di continuare che lo baciò nuovamente. Non volevo che Salvatore pensasse questo.
<<Sei perfetto così come sei,con tutti i tuoi difetti e i tuoi pregi. Credimi,non ho mai desiderato nessuno migliore di te.>> disse imbarazzata,ma guardandolo intensamente negli occhi. Voleva che Salvatore credesse alle sue parole e il modo migliore per farlo era guardarlo negli occhi e non distogliere lo sguardo. Salvatore ricambiò quello sguardo con la stessa intensità. Nessuno dei due parlò. Era come se i due stessero intraprendendo una conversazione fatta di sguardi.
Sguardi intensi che celavano i sentimenti più profondi.
Salvatore dopo un po' annui,ma si vedeva che non credeva del tutto alle parole della ragazza. Ma non importava perché Beatrice gli avrebbe dimostrato ogni giorno il suo amore fino a quando lui non ci avrebbe creduto del tutto. E anche dopo.
Nonostante tutta quella situazione e nonostante non sapesse neanche più chi era se stessa, sapeva che avrebbe affrontato tutto quello con Salvatore.
Con lui riusciva quasi a credere nel "Per sempre."
<<Hai altre domande da fare su di me?>> disse Salvatore interrompendo il silenzio.
<<Si.>> disse decisa lei.
<<Fallo adesso prima che non possa più risponderti.>> disse lui.
<<Hai dei poteri?>> le chiese lei diretta.
<<Qualcuno. Posso rendermi invisibile agli occhi degli altri. posso guarire le ferite degli umani e posso mettere agli altri paura con un solo sguardo. Senza contare il fatto che sono dotato di super forza e di super velocità.>> disse lui come se nulla fosse mentre Beatrice era rimasta incredula da quella confessione.
<<Li hai mai usati con me?>> disse lei mentre ripensava a tutti i loro incontri e prima ancora che Salvatore annuisse lei sapeva già la risposta.
<<Ho usato l'invisibilità sul tetto,la guarigione quando sei scesa la prima volta dall'albero,la forza con il lupo e l'ubriaco e la velocità per rincorrerti dopo quella festa.>> disse lui elencando tutte le volte. Beatrice non poteva credere di essere stata così cieca per tutto quel tempo. Lo fissò ancora più sconvolta da tutta quella situazione mentre lui ricominciava a parlare.
<<Tutto ciò ha un prezzo però. Sto sulla terraferma da troppo tempo. Per questo non posso usare sempre la super velocità o la super forza e per questo che dopo un po' le guardie ci hanno visto ed é sempre per lo stesso motivo per cui se curo una ferita a te il danno ricade doppio su di me.>> disse infine lui mentre si guardava intorno.

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