29-You are mine.

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<<Ti avverto, ti farà male.>> disse Marina, ma prima che Bea potesse rendersi realmente conto delle parole della ragazza, lei le aveva già infilato il coltello sul braccio. La ragazza strinse i denti non volendo urlare, voleva essere forte. Ma alla vista del suo sangue sulla tavoletta tutte le sue forze iniziarono a mancare e cercò di guardare dappertutto tranne che in quella direzione mentre il dolore aumentava sempre più forte di prima. Ad un certo punto Marina iniziò a recitate delle strane frasi in una lingua sconosciuta e solo allora Beatrice si rese conto che la magia era già iniziata.
<<Tum facium spectrum senect.>> sentiva pronunciare da Marina in continuazione quelle parole sperando che l'incantesimo finisse il prima possibile. Dopo circa due minuti la stanza si riempi di una strana luce, sicuramente non naturale. Era stato sicuramente questo l'effetto della magia.
<<Perfetto, ora dobbiamo solo sperare che funzioni.>> disse Marina lasciando i polsi della ragazza. Sicuramente sarebbero rimasti i segni dei tagli, ma l'avrebbe, sopportato con piacere se così avrebbe salvato se stessa e tutte le persone a cui teneva di più.
<<Può anche non funzionare?>> chiese allarmata Bea.
<<Nella magia tutto è detto che non funzioni, ma questa magia di solito funziona sempre. Puoi stare tranquilla.>> disse Marina facendole un sorriso rassicurante.
<<Ora va da tuo ragazzo.>> disse lei attirandola a se in un abbraccio.
<<Ok. Grazie di tutto.>> disse Bea stringendola a se. E in quel momento capi di aver trovato una vera amica. Una con cui potersi confidare su tutto, una persona leale e sempre disposta ad assecondarti nelle scelte.
Appena si staccarono Beatrice fece come le era stato suggerito e ritornò nella camera da letto dove la aspettava Salvatore.
Salvatore era palesemente agitato e si muoveva freneticamente per la stanza e appena vide la ragazza corse verso di lei e le accarezzo una guancia. Poi vide il taglio e si rabbuiò.
<<Non è niente.>> disse lei tentando di nasconderlo. Lui le fece un sorriso triste prima di baciarle la pelle dove poco prima erano stati lasciati quei segni. E quello per la ragazza era meglio di qualsiasi cerotto, di qualsiasi medicazione, perché era lui la sua medicina.
E beatrice in quel momento decise che le avrebbe tutto di lei, in tutti i sensi. Prendendo l'iniziativa iniziò a baciarlo in un modo che non aveva mai fatto, era caldo, violento, passionale. Salvatore rimase confuso dall'intraprendenza della ragazza, ma l'assecondò comunque baciandola con la stessa intensità, se non maggiore.
Salvatore la prese in braccio mentre la baciava sul collo e la portò sul letto. L'atmosfera si fece immediatamente più intima. I due non riuscivano a distogliere lo sguardo l'uno dall'altro. Le mani della ragazza erano umide e inesperte mentre le mani del ragazzo viaggiavano insicure, ma esperte sul corpo della ragazza. Salvatore fece un sorriso tenero alla ragazza prima di continuare a baciarla sulle labbra. Ad un certo punto però si staccò bruscamente da lei. Beatrice lo guardava confusa e delusa, non capendo perchè abbia smesso di baciarla proprio in quel momento.
<<È meglio se ci fermiamo qui prima che io non riesca più a fermarmi.>> disse lui ricambiando il suo sguardo.
<<Io non voglio che ti fermi.>> disse Bea.
La sua voce era un sussurro, ma per una volta avrebbe voluto che Salvatore la sentisse e fu così.
<<Ne sei sicura?>> chiese titubante lui.
<<Si, voglio darti tutto di me.>> rispose lei sicura. Certo, aveva paura, a breve avrebbe perso la verginità, ma sapeva che Salvatore era l'uomo giusto e che non le avrebbe mai fatto del male volontariamente. Infondo, le aveva salvato la vita diverse volte.

Attenzione: scena vietata ai minori di di 18 anni. Se non volete leggere passate direttamente al prossimo capitolo. Se invece leggete e rimanete scandalizzati io vi ho avvertiti.

Salvatore le tolse la maglietta delicatamente per poi passare ai pantaloncini. Si alzò dal letto e si tolse con la stessa lentezza anche la sua maglietta e i suoi jeans neri. Entrambi ormai erano rimasti solo in intimo. Il torace del ragazzo era impressionante alla luce della luna. Era perfetto o era semplicemente lei troppo innamorata per poter notare le sue imperfezioni. Il ragazzo la raggiunse sul materasso, che inizia a cigolare sotto il suo peso, raggiungendola poi sotto le lenzuola. La bocca del ragazzo trovò immediatamente quella di Beatrice mentre lei lo guardava con impazienza e ansia.
<<Ne sei sicura?>> chiese ancora il ragazzo.
<<Si.>> rispose quasi seccata Beatrice. Quasi, perché in realtà era commossa da tutte le attenzioni che stava ricevendo da parte di Salvatore.
<<Una parola e ci fermiamo, va bene?>> chiese conferma il ragazzo, mentre lei annuì soltanto.
Iniziò ad esplorare il corpo della ragazza, coperto solo dall'intimo, con le sue mani con dolcezza, mentre lei rabbrividì mentre prova emozioni mai provate prima. Non si era mai sentita così amata da qualcuno. Beatrice inarcò la schiena sotto al suo tocco mentre lui continuò a baciarla. La ragazza mise una mano sui suoi capelli e avvolse con entrambe le sue mani il volto del ragazzo. Poco dopo anche l'intimo fece la stessa fine dei vestiti buttati sul pavimento e i due rimasero entrambi nudi sotto lo sguardo dell'altro.
<<Sei bellissima.>> disse lui guardandola in un misto tra malizia e dolcezza.
Pochi minuti dopo i loro corpi si fusero così come i loro respiri veloci e il battito accelerato dei loro cuori. Le sue spinte erano lente, dolci e attente poiché, nonostante la ragazza provasse a nasconderlo si vedeva che provava dolore. Ad ogni spinta il dolore della ragazza cresceva, ma Salvatore fece di tutto per farla sentire meglio. Le baciò con dolcezza ogni angolo della sua pelle per lenire il dolore succhiando più forte in alcune parti. Dopo un po' però il dolore sparì lasciando spazio ad una sensazione mai provata prima dalla ragazza. Si sentì bene, completamente e in simbiosi con il ragazzo. Le spinte diventarono più veloci e il dolore venne sostituito completamente dal piacere.

<<Ti amo.>> disse Salvatore prima di raggiungere il limite.
<<Ti amo anche io.>> disse la ragazza e lo pensava davvero. Lo amava con ogni parte di sé. Rimasero abbracciati sotto le lenzuola per un tempo infinito quando il rumore della porta che si apriva non mise entrambi in allerta.
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Hey ragassuoli,piaciuto il capitolo?
Come probabilmente avrete già notato questo capitolo é un po' più lungo degli altri ed un po' piú particolare, se cosí lo si può chiamare e ci tengo particolarmente a sapere la vostra opinione a riguardo. Quindi ,se state leggendo questo spazio autore sarei molto contenta se, con un commento,mi diceste cosa ne pensate .
Anyway, ci avviciniamo sempre di più alla fine,tenetevi pronti per tutto.
Detto questo vi saluto.
Bye,bye.

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