13-Tu sei la mia piccola.

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I due adesso si guardavano e sembravano tutti e due più puri,più sinceri. Quelle maschere che si ostinavano ad indossare adesso erano scomparse e rimanevano soltanto loro due che si piacevano. Certo,forse il loro era un amore malsano,ma a loro andava bene così.
<<Credo di non capire perchè non vuoi stare con me allora...>>disse Bea guardando Salvatore completamente confusa e disorientata dalle sue parole.
Salvatore non le lasciò il tempo di finire che afferrò la sua nuca,la attaccò al muro baciandola.
Salvatore baciò Beatrice per quelli che sembravano minuti interminabili mentre il corpo della ragazza stava andando completamente a fuoco a contatto con il suo. Le loro labbra si incontravano in un modo quasi urgente come se questo fosse quello che desideravano fare da tutta la vita. Si staccarono pochi minuti più tardi solo per riprendere fiato mentre entrambi sorridevano ed erano felici.
Forse aveva ragione Salvatore e loro due non dovevano stare insieme e forse Salvatore l'aveva baciata solo per gioco,ma in quel momento,di tutti quei forse a nessuno importava nulla.

<<Vieni con me in un posto?>>chiese Salvatore all'improvviso dopo aver finito di pranzare. Ebbene si,i due dopo essersi baciati avevano ordinato come se nulla fosse una pizza senza pensare a nient'altro. Non avevano parlato del bacio o del loro rapporto attuale,ma solo di cose a caso come due semplici amici e a Bea tutto questo la stava facendo impazzire. Non capiva perché l'aveva baciata se non aveva cambiato opinione sullo stare insieme,ma non era ancora disposta a parlare di ciò e magari a rimanere delusa di nuovo. Salvatore invece sembrava più sereno e persino i suoi occhi sembravano diventati più chiari e sinceri.
<<Dove sarebbe questo posto dove mi vorresti portare?>>disse dopo alcuni secondi di riflessioni Bea
<<É una sorpresa.>>dice Salvator mentre si forma sulle sue labbra un sorrisetto divertito.
<<Mi stai irritando con tutte queste risposte criptiche.>>diss bea sbuffando.
<<Coomumque...>>dice Bea PE mettere più suspense.<<Non verrò con te in questo posto se non so nemmeno cos'è o dove si trova. Potresti volermi portare li per uccidermi e per mangiare il mio corpo.>>dice Bea tentando di non ridere.
<<Allora perchè prima ti avrei salvato da quel lupo?>>disse Salvatore con un sorrisetto divertito.
<<La tua è stata solo una tattica.>>disse Bea cercando di trovare una scusa plausibile. 
<<Va bene,l'hai voluto tu.>>Prima che Bea possa capire altro Salvatore la prende in braccio e la trasporta con una facilità estrema fino al motorino.
<<Non mi puoi costringere.>>disse Bea cercando di apparire sicura.
<<Certo che posso e lo farò,credimi.>> dice Salvatore sicuro incrociando le braccia al petto
<<Potrei denunciarti,sai?>>dissi cercando di in mettergli paura.
<<So che non lo farai.>>dice sicuro mentre le passa il casco.

Dopo una mezz'ora di motorino i due si trovarono in un piccolo spazio all'aperto esattamente sotto all'Empire state building,uno dei grattacieli più alti al mondo. (So ce si trova a Manhattan,ma questi sono dettagli di poco conto.) Beatrice rimase a fissare il grattacielo per diversi minuti immaginandosi come sembrerebbero piccole le persone da laggiù e a come sarebbe stato bello salirci.
<<Wow.>>disse Bea dopo un pò.
<<E fra poco sarà ancora più bello perché noi saliremo fino in cima.>>disse Salvator indicando a Bea il tetto dell'edificio e poi entrando dentro di esso.>>
<<Sei impazzito forse? Vuoi farti arrestare?>>disse Bea iniziando ad agitarsi.
<<Non ci faremo arrestare,tranquilla. E per essere precisi,verrai anche tu con me.>disse Salvatore calmo mentre lei era tutto fuorché calma. 
<<É contro la legge!>>disse lei sempre più terrorizzata dall'idea del ragazzo. Come faceva quel ragazzo ad essere sempre cosi spericolato e cosi pieno di coraggio? Bea spesso  desiderava avere anche la metà del suo coraggio. Sarebbe stato decisamente tutto più facile in questo modo.
<<Dai,per una volta lasciati andare piccola.>>le disse lui facendole gli occhi da cucciolo a cui lei non sapeva resistere. Dopo poco però Beatrice,rendendosi conto del soprannome che le aveva dato il ragazzo, spalancò gli occhi e arrossì violentemente.
<<Piccola?>>disse dopo un pò.
<<Non ti piace?>>disse lui guardandola dolcemente.
<<Si,ma perché mi hai dato un soprannome?>>chiese Bea leggermente confusa.
<<Perché tu sei la mia piccolina e tutti devono saperlo.>>disse lui guardandola e posando nuovamente le labbra sulle sue. E in quel momento tutte le preoccupazioni precedenti sparirono e rimasero solo loro due e il loro amore.
<<Okay,ci sto,infrangiamo la legge insieme Sal.>>disse Bea tra un bacio e l'altro mentre Salvatore sorrideva a quelle parole. Con lui al suo fianco Bea avrebbe potuto fare di tutto.
<<Sta sempre dietro di me.>>disse Salvatore guardandola poi negli occhi come per accertarsi che non avesse cambiato idea. Bea annui semplicemente mentre Salvatore iniziò a camminare lentamente nascondendosi dalle guardie con la ragazza al suo fianco. Beatrice non aveva mai sentito tanta adrenalina nel suo corpo e mai si era sentita così felice e libera.
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Ciao ragassuoli, piaciuto il capitolo? Spero di si perchè per la prima volta nella mia vita mi piace ciò che ho scritto. Anche a voi sono già ricominciati i compiti e le interrogazioni? Aiutatemi,la scuola è uno stress.
Anyway,c'é qualcuno che legge le mie storie che è fan di "Pretty little liars" e con cui io possa sclerare perché non hi capito se A è maschio o femmina?
Detto questo Vi saluto,bye.

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