Erano solo mezzanotte e la festa era cominciata solo un'ora fa,ma lei era già stufa di tutto questo. Era venuta a questa festa solo per dimostrare a Salvatore si essere forte e subito dopo si era messa a piangere come una bambina di tre anni perché lui non le aveva rivelato il suo nome e perché non era li con lei a scusarsi o a coccolarla. La ragazza si arrabbiò ancora di più per questo stupido pensiero. Non poteva essere consolata dalla ragione dei suoi pianti,no?
E allora perché lei sembrava desiderarlo così ardentemente?
E perché non riusciva a smettere di piangere? Come può una persona renderti felice solo con il suo sorriso e distruggerti solo con l'utilizzo delle parole? Come può una persona farti stare così male e così bene tanto facilmente?Beatrice iniziò a camminare in luoghi bui e che riconosceva a malapena e quel posto la fece rabbrividire. Cercò di camminare alla luce dei lampioni e in luoghi che le sembravano un po più affollati, ma si perse ancora di più.
Camminò fino ad arrivare in una stretta via,completamente buia. Il suo nome era "Via degli angeli." Questo nome sembrava soltanto un enorme controsenso per la ragazza,ma chissá,forse di giorno quella via era molto più affollata e bella. Decise di continuare a camminare per quella strada con la speranza di trovare luoghi conosciuti. La strada diventava pian,piano sempre più ampia e si iniziavano a vedere dei negozietti. Buon segno! Avrebbe potuto chiedere indicazioni a qualche negoziante. Purtroppo però tutti i negozi erano chiusi a quest'ora. La ragazza sbuffo sempre più sconfitta e frustrata e decise di sedersi in una delle panchine vicino a quei negozietti per riposarsi un po'. Solo in quel momento la ragazza notò l'uomo che stava barcollando leggermente con una bottiglia di birra tra le mani. L'uomo non era molto alto,ma era molto muscoloso e possente. I capelli sudati che gli cadevano sulla fronte e la barba incolta rendevano quell'uomo ancora più sporco ed inquietante. Ciò che però impaurì di più la ragazza fu che l'uomo si stava avvicinando pericolosamente a lei. Ora lui è davanti a lei e la ragazza è completamente immobilizzata dalla paura. Mai come in quel momento la ragazza rimpianse di non star indossando una delle sue lunghe felpe e di avere tutta quella pelle scoperta.
<<Hey ragazzina,perché non mi fai vedere cosa sai fare?>>
La sua voce era così bassa e rauca da sembrare l'inizio di un film horror e non prometteva nulla di buono. Lui improvvisamente appoggia le labbra nel suo collo e comincia a mordere e leccare. La ragazza cerca di spingerlo via e di allontanarsi da lui,ma inutilmente. Il corpo e le braccia toniche dell'uomo non le lasciano via di scampo. Lui le afferra i polsi e la spinge violentemente contro il muro.
<<ti prego,non farmi del male.>>É l'unica cosa che riesce a dire allo stremo delle forze. Sa quanto questa possa essere una cosa stupida,ma ormai è l'unica scelta che le rimane.
Una mano le blocca i polsi in una stretta ferrea e l'altra mano le vaga per tutto il corpo fermandosi all'altezza del seno. Inizia a strusciarsi contro di lei e lei riesce a sentire la sua erezione. La ragazza allora riprese a piangere e singhiozzare,ma questa volta per un motivo completamente diverso. Stava per essere violentata in una via sperduta da un homo che le dava il voltastomaco e niente o nessuno avrebbe potuto aiutarla. La ragazza pensò istintivamente al nome della via in qui si trovava al momento. Avrebbe tanto voluto che un angelo la salvasse da tutto ciò. Ma purtroppo gli angeli non esistevano e non c'era nessuno che sarebbe corso a salvarla. L'uomo cominciò ad alzarle il vestito e la ragazza chiuse gli occhi pronta al peggio. Qualche secondo dopo però li riaprì e rimase completamente scioccata dalla scena a cui stava assistendo.
L'uomo era a terra,mentre Salvatore lo teneva fermo con una mano e con l'altra gli dava pugni in tutto il corpo. Ad un certo punto gli diede un calcio molto forte in mezzo alle gambe e poi lo immobilizzò completamente.
<<Non ti permettere di toccarla mai più,hai capito?>> Urlò Salvatore mentre continuava a riempirlo di botte. Beatrice allora cercò di mettersi fra i due e solo allora Salvatore si scostò dall'uomo per non colpire la ragazza.
<<Dovresti ringraziarmi di essere ancora vivo perché se non ci fosse stata lei tu saresti già morta.>>la voce alta e minacciosa di Salvatore mettevano una gran paura alla ragazza. L'uomo si alzò in fretta e se ne andò lentamente e barcollando a causa delle percosse ricevute. Salvatore invece sembrava del tutto integro senza graffi o lividi.
Salvatore,vedendo l'uomo allontanarsi sempre di più si girò verso Beatrice.
<<Perché diavolo sei da sola in un posto così lontano da casa?>> Beatrice sentendo ancora la voce alta di lui ebbe paura che Salvatore potesse fare del male anche a lei.
Beatrice indietreggiò lentamente mentre Salvatore avanzava verso di lei nella stessa maniera. Entrambi si guardavano negli occhi intensamente, ma nessuno sembrava intenzionato a dire o fare qualcosa. Il ragazzo la guardò con uno sguardo strano che terrorizzò Beatrice ancora di più che iniziò ad aumentare il passo fino a correre lontano da lui.
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Hey,Vi sono mancata?
Innanzitutto voglio ringraziarvi per il sostegno e per aver continuato a leggere questa FF dopo mesi che non l'aggiornavo.
So che il capitolo fa schifo,ma ho già provato a cambiarlo ed esce sempre peggio. Quindi perdonatemi. In compenso però non ho fatto passare secoli da un nuovo aggiornamento quindi siate almeno un po' contenti. Come vanno le vostre vacanze? A me,sinceramente una schifezza.
Bye, bye.
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Anime dannate //SurreaIpower
FanfictionLei ,ragazza solitaria che passava il suo tempo a scrivere e disegnare di ciò che la circondava con le cuffie nelle orecchie lui ,ragazzo misterioso ,vestito sempre con colori scuri e a primo impatto da evitare.Se lo si conosceva:peggio.Cosa succed...