19-"10 giugno 2017"

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La ragazza guardò Salvatore che la stava implorando com gli occhi di fidarsi di lui.
Ma come poteva farlo dopo ciò che aveva sentito?
Una parte di lei avrebbe voluto tanto dirgli di no,di lasciarlo uscire dalla sua vita,ma la verità era che non ci sarebbe mai riuscita del tutto. Perché,nonostante tutto,lui era la cosa più bella le fosse capitata.
<<Ok.>>>disse Beatrice dopo averci riflettuto un po'. Sapeva che stava giocando con il fuoco e che il rischio di rimanere scottata era alto,ma decise di concedergli un'ultima possibilitá. <<Ma sará l'ultima volta. Sappi che se mi sentirò presa in giro o ferita da te non ti perdonerò ancora e ti lascerò uscire dalla mia vita.>>continuò poi Beatrice cercando di assumere un tono risoluto.
Lui annuì semplicemente e quindi Beatrice decise di prendere in mano la situazione.
<<Mi hai detto che mi avresti detto quante più cose possibili di te e che mi avresti spiegato meglio la conversazione con quel tipo se io ti avessi dato un'opportunitá. É giunto il momento di parlare adesso.>>disse cercando di non far trapelare l'ansia e la preoccupazione nella sua voce.
<<Quanta impazienza.>>sorrise Salvatore per un attimo per poi tornare serio. <<Ok,ma non qui.>>continuò poi alzandosi dal comodo materasso,su cui si era seduto poco prima, e porgendo la mano a Beatrice.
<<Perché?Non possiamo rimanere qui? Mamma é uscita e dovrebbe tornare fra qualche ora.>
<<Anche i muri hanno le orecchie in questo posto.>>disse guardandomi serio per poi iniziare a scendere dalla finestra.
<<Ma che fai? Ti ho appena detto che mamma non c'è e quindi che puoi uscire dalla porta principale come un normale essere umano.>>disse lei ridendo.
<<É più divertente uscire dalla finestra.>>disse Salvatore leggermente infastidito.
<<Secondo me é bipolare.>>borbottò Beatrice,convinta che lui non l'avesse sentita, seguendolo poi giù per la finestra.
<<Ti ho sentita.>>urlò Salvatore mentre scendeva da uno dei rami dell'albero.
<<Volevo che tu sentissi.>>mentí lei cercando di non cadere dall'albero. Ad un certo punto però la ragazza mise il piede su un ramo più sottile che si ruppe facendola cadere. Beatrice chiuse gli occhi,giá pronta a sentire l'impatto del terreno sulla sua pelle,ma tutto ciò non accadde
<<Bugiarda.>> disse lui prendendola prima che lei cadesse a terra e guardandola poi intensamente negli occhi. <<Stai attenta a dove metti i piedi.>>continuò poi serio Salvatore. Beatrice annuì solamente, incantata dal suo sguardo.

<<Si può sapere dove stiamo andando?>>chiese Beatrice per la terza volta a Salvatore che,per la terza volta, le fece segno di fare silenzio. I due dopo essere scesi dall'albero,nonostante le varie lamentele di Beatrice, erano saliti sul motorino di Salvatore e da più di un' ora stavano camminando su strade e vicoli desolati. Beatrice sbuffó semplicemente girandosi poi dietro per vedere se qualcuno li seguisse,ma la stradina era isolata e non si vedeva nessuno nel raggio di kilometri. La situazione stava iniziando a spaventarla,ma la ragazza si era ripromessa di fidarsi di lui e decise di non fargli ulteriori domande,per il momento.
Dopo un'altra decina di minuti finalmente il motorino si fermò davanti ad un bar che dava sulla spiaggetta circostante. Beatrice era convinta di non essere mai stata in un posto del genere eppure le sembrava familiare.
<<Perche siamo qui?>>chiese Beatrice.
<<Te lo ricordi questo posto? Ci sei mai stata? >>Le chiese Salvatore tentando di sembrare calmo,cosa che non era affatto.
<<No,ma é come se l'avessi già visto da qualche parte. Mi sembra familiare.>>disse sincera Bea continuando ad ammirare il paesaggio.
Salvatore prese le mani di Beatrice tra le sue e poi le baciò i palmi dolcemente.
<<L'ho fatto perché probabilmente più tardi non ne avrò più la possibilità.>>disse salvatore dandole poi un bacio fra i capelli. <<Voglio che tu ascolti tutto quello che sto per raccontarti senza scetticismo o pregiudizio di ogni genere.>>disse Salvatore incastonando le sue iridi magnetiche in quelle di Beatrice che annui vigorosamente. Salvatore sospirò per poi continuare.
<<Cosa ricordi della notte del 10 giugno 2017?>>chiese Salvatore cauto.
<<Cosa c'entra questo con la tua vita?>>chiese Beatrice sempre più confusa e frustrata. Perché le aveva fatto quella domanda? Perché proprio il 10 giugno?Cosa era successo di tanto particolare?
<<Rispondi,é importante.>>disse continuando a guardarla seriamente.
Beatrice sbuffò nuovamente. Non si ricordava nulla di quella serata,ma del resto,fino al giorno in cui aveva conosciuto Salvatore,tutte le giornate le sembravano uguali alle altre.
<<Non me lo ricordo,sarà stata una sera come le altre. Avrò ascoltato un po' di musica e poi sarò andata a dormire come le altre giornate di questa estate.>>disse lei incerta su cosa raccontargli.
<<E di quella mattina cosa ricordi?>>disse Salvatore guardandola frustato. <<Ti prego, é importante,cerca di sforzarti almeno un po'.>>continuò poi.
Beatrice,sentendo il tono supplicante di Salvatore, fece come le era stato chiesto. <<Sono andata con mamma al mare.>>disse Bea dopo averci ragionato un po'.
<<E poi cosa hai fatto?>>continuò Salvatore.
Beatrice cercò di sforzarsi di ricordare vedendo quanto Salvatore tenesse a questa risposta,ma non ricordava nulla.
<<Non me lo ricordo.>>disse Beatrice sconfitta.
<<Come immaginavo.>>sospirò Salvatore.
<<Prima di raccontarti la mia storia devo prima farti ricordare un pezzo fondamentale della tua. Vedi,quello é stata una delle notte più importanti della tua vita.>>spiegò Salvatore.
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Heila,ragassuoli,piaciuto il capitolo?
Secondo voi cosa é successo la notte del 10 giugno 2017? Perché é così importante? Cosa c'entra quella notte con la vita di Salvatore?
Anyway,questa settimana sono piena di compiti ed interrogazioni e non so se riuscirò ad aggiornare frequentemente. Quindi mi scuso in anticipo se non ci saranno capitoli.
Detto questo vi saluto.
Bye,bye.

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