24-Risposte

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Beatrice camminava avanti e indietro per la spiaggia da ormai mezz'ora,mentre aspettava l'arrivo di Salvatore.
Come mai ci metteva tanto? Non dovrebbe avere tipo delle ali o delle cose del genere?
La ragazza si stupì subito dopo di quello che aveva pensato. Ma in fondo,se tutto questo era vero e ancora stentava a crederci,era così che era fatto,no? Aveva anche dei poteri? Chissà se era quello che conosceva lei il suo vero aspetto.
Si immaginava un ragazzo con delle grandi ali scure e una maschera a coprirgli il volto.
Smise di pensare a quelle stupide teorie quando vide Salvatore avvicinarsi cauto a lei.
<<Sono contento di rivederti.>>le disse con un sorriso mettendosi poi le mani in tasca.
<<Sono qui per sentire delle spiegazioni. Mi hai detto che sei una specie di angelo della morte e che per non si sa quale motivo quel giorno hai salvato me. Prima non volevo ascoltarti realmente,perché non volevo crederci. Ma perché hai salvato me e non lui? Che cosa ho io di speciale?>> gli chiese facendogli mille domande.
<<Fino a qualche mese fa non me ne fregava nulla di te. Eri una semplice ragazzina come le altre,ma la verità é che mi facevi pena. In pratica l'unica tua colpa era stata andare a quella stupida festa e stavi per morire perché tu e il tuo rapitore avevate fatto un incidente mortale. Neanche nei film di fantascienza succedono cose del genere.>>disse ridendo,ma smise subito quando vede la faccia seria di Beatrice.
<<Veramente tu mi parli di fantascienza? Tu che non sei neanche umano?>> gli disse sorridendo. <<Comunque,ho più di una colpa. Infondo credo di essermi ubriacata e mi sono addormentata sulla sabbia e poi mamma mi aveva anche avvertito di non andare a quella festa perché era piena di gente poco raccomandabile,ma io ci sono andata comunque.>> continuò la ragazza mentre i sensi di colpa la aassalivano.
<<In quel bicchiere c'era un sonnifero e proprio per questo ti sei addormentata,non era proprio colpa tua e poi sei un'adolescente e credo che te lo meriti anche tu di andare ad una festa come ogni altra ragazza.>> disse lui tranquillamente.
<<Quindi ricapitoliamo,tu mi hai salvato la vita perché ti facevo pena ed hai fatto morire lui perché mi aveva rapita. Ma poi perché mi hai cercato se io ero solo una ragazza come le altre?>> gli domandò curiosa Beatrice.
<<Inizialmente era solo curiosità,si insomma, volevo vedere come era andata avanti la tua vita dopo tutto quello che ti era accaduto,vedere che cosa ricordavo di quella sera,vedere se stavi bene e cose del genere. Poi ti ho continuato a cercare perché avevo paura per la tua incolumità e poi ti ho cercato perché provavo una strana attrazione per te e infine perché semplicemente non potevo più fare a meno di te.>> le disse dolcemente. Beatrice Cercó di non sciogliersi per le sue parole e di continuare le domande.
<<Perché avevi paura che mi potesse succedere qualcosa?>> gli chiese con un pizzico di paura nella voce.
<<Perché salvandoti avevo fatto una cosa che andava contro il volere della natura e sapevo che questo avrebbe scatenato l'ira di molte persone e che avrei dovuto proteggerti. L'attacco del maniaco,del lupo,la gente che ti osservava... niente era un caso. Secondo molte "esseri soprannaturali" tu devi morire e non avranno pace finché non ti avranno ucciso.>> le dice serio.
<<Quindi anche Mark é qui per uccidermi? E perché gli hai detto quelle parole?>> disse Beatrice sempre più terrorizzata. Adesso iniziava ad avere paura sul serio.
<<Mark é il mio più grande nemico e credimi,se si arrabbia può essere peggio di tutti noi messi insieme. Ha moltissime creature dalla sua parte ed é in costante competizione con me per contendersi il posto di angelo della morte.
Lo odio perché,pur di ottenere ció che vuole,si prende con la forza tutto quello a cui tengo e tu sei una di queste cose. Quindi ho pensato che per proteggerti dovevo fare finta che di non mi importasse nulla.>> dice con la testa china.
<<Perché hai deciso di raccontarmi tutto adesso? Non sarebbe stato più sicuro e più facile per te raccontarmi altre bugie su di te?>> gli chiese con un una punta di cattiveria nella voce,ma lui lo ignorò.
<<Perché lui mi ha minacciato dicendo che ti avrebbe detto tutto e sono sicuro che pur di ottenere ciò che vuole avrebbe distorto la realtà per farmi odiare da te e così ho preferito che tu sapessi tutto da me anche se questo voleva dire rischiare di non essere creduto o di essere preso per pazzo o peggio, che tu mi odiassi.>> le spiegó lui serio.
<<Ora però voglio farti io una domanda. Mi perdoni o sei venuta qua solo per avere delle risposte per poi lasciarmi?>>le chiese lui guardandola negli occhi,con quello sguardo che sembra leggerti dentro. Con quello sguardo che adesso sembra più triste,ma anche pieno di speranza. La ragazza si meraviglió vedendo quello sfuardo nei suoi occhi. Era veramente così importante per lui? Lei,una ragazza qualsiasi,che non ha nulla di diverso dalle altre. Ma poi lo guardó e capí che,infondo,lei aveva qualcosa di più delle altre. Lui e il suo amore contorto e incasinato. Lui ed i suoi splendidi occhi. Semplicemente lui.
Ma la domanda rimaneva sempre la stessa.
L'avrebbe perdonato o no?

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