18-Dammi un altra possibilità

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Beatrice era rientrata da circa un ora in casa e,nonostante non volesse,non faceva altro che pensare alle parole di Salvatore.
Avrebbe tanto voluto che uscisse qualcuno dalla sua stanza e le dicesse che era soltanto uno scherzo,ma non era così.
Nonostante si era ripromessa di non piangere non faceva altro da quando era tornata in camera sua.
Ad un certo punto però un rumore la fece sobbalzare e lei,spaventata,corse alla finestra per capire cosa fosse successo. Un sassolino era appena stato lanciato fino alla finestra dalla persona che più amava e odiava allo stesso tempo.
<<Ti ricordi la prima volta che ti ho lanciato dei sassolini alla finestra? Ci eravamo incontrati poco prima in spiaggia e io ero venuto fin qui per darti il mio numero.>>disse Salvatore con un sorriso malinconico. Probabilmente stava ricordando quello buffo ricordo.
<<Perché sei qui?>>disse lei cercando di non far trasparire nessuna emozione dal suo tono di voce.
<<Per spiegarti ciò che hai sentito.>>disse lui,ma la sua sembrava più una domanda. Il suo tono di voce era incerto e aveva ancora lo sguardo basso. Sembrava cosi diverso in quel momento dal freddo e sicuro Salvatore di tutti i giorni. Ad un certo punto iniziò ad arrampicarsi al solito albero per arrivare alla sua camera. Anche questo le sembrava troppo familiare per i suoi gusti. Un sorriso triste si fece spazio sul suo volto ricordando quella giornata. Sembrava passata un'eternitá da quel giorno anche se erano passati solo pochi mesi.
<<Avresti potuto spiegarmi tutto in spiaggia,ma non l'hai fatto. Sei rimasto li con quell'uomo mentre mi guardavi piangere,mentre vedevi il mio viso riempirsi di lacrime,sei rimasto fermo mentre in mio cuore andava in frantumi a causa delle tue parole >>disse lei iniziando a piangere.
Salvatore cercò di asciugare le sue lacrime con il pollice,ma Bea si scansò prima che lui potessi farlo.
<<Era per questo che non volevo che tu entrassi nella mia vita. Sapevo che ti avrei distrutta. Sapevo che non sarei stato l'uomo giusto per te.>>disse lui abbassando di nuovo lo sguardo.
<<Finiscila con questa cazzata del "non sono l'uomo giusto per te,ti farei soffrire" e tutto il resto. Saresti potuto essere l'uomo giusto per me,sei tu che hai scelto di non esserlo,sei tu che mi hai usata.>>disse lei guardandolo con sguardo accusatorio.
<<Ascoltami,ci sono cose che non sai e che non posso raccontarti,ma se ti fidi di me ti prometto che ti dirò tutto quello che vuoi sapere. Sappi solo che non ti volevo usare e che tutto ciò che ti ho detto qualche giorno fa è vero.>>disse lui cercando di convincere Beatrice a farsi dare un' altra possibilitá.
<<Il problema é che non mi fido più di te.>>sussurrò Bea così piano che si stupì che Salvatore fosse riuscito a sentirlo. Lui alzò lo sguardo e per una volta vide qualcosa di diverso in essi. Per una volta riuscì a scorgere la tristezza in quelle iridi tanto scure e in quegli occhi tanto freddi.
<<Ti prego,fammi spiegare. Io non voglio perderti.>>disse lui con gli occhi lucidi. Era la prima volta che lo vedeva così fragile. Ai suoi occhi lui era sempre stata una roccia troppo difficile da scalfire o da frantumare e adesso anche questa roccia sembrava essersi frantumata.
<<Mi hai già perso. Ora ti prego lasciami da sola,lascia questa stanza e poi esci dalla mia vita.>>disse lei cercando di assumere un tono serio nonostante la voce tremante e le lacrime.
<<Mi avevi promesso che non mi avresti abbandonato qualunque cosa fosse successa e che non avresti mai pensato che io ti avessi usato.>> disse Salvatore indietreggiando fino alla finestra su qui si era arrampicato poco prima. Era girato e stava per andarsene quando ad un certo punto si girò verso il volto della ragazza e inaspettatamente posò un dolce bacio sulle sue labbra. Il contatto durò solo per pochi secondi,ma questi bastarono per riempire la pelle della ragazza di mille brividi.
<<Volevo solo farlo un'ultima volta.>>sussurrò Salvatore all'orecchio della ragazza che subito arrossì.
<<Si dice che una persona si rende conto di ciò che aveva solo quando l'ha perso. La verità é che quando ti ho conosciuto sapevo giá quanto tu fossi diversa,quanto fossi speciale,ma sapevo di non meritarlo. Sapevo che prima o poi te ne saresti andata via da me,ma non pensavo che mi avrebbe fatto così male come invece mi sta facendo. Ti prego,dammi un ultima possibilità per spiegare e vedrai che non te ne pentirai. Cercherò di renderti felice.>>continuò poi lui.
<<Come faccio a sapere che non mi mentirai ancora? Come faccio ancora a fidarmi di te dopo ciò che ho sentito?E se ci faremo ancora del male come adesso? >>disse lei esponendogli tutte le sue preoccupazioni.
<<Non lo sai semplicemente. Ma ti prometto che cercherò di dirti quante più cose posso di me e ti spiegherò perché ho parlato in quel modo di te a Mark e che cercherò di non ferirti più o almeno cercherò di farmi perdonare tutte le volte che ti ferirò. Ma ti prego,dammi un'altra possibilità.>>
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Hey ragassuoli,piaciuto il capitolo?
In questo momento ho tante idee per la testa per questa storia e quindi ho aggiornato sia ieri che oggi. Ringrazio nuovamente tutte le persone che mi hanno incoraggiato ieri.
Detto questo vi saluto.
Bye,bye.

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