22 Memories still hurt
A scuola mi venne a prendere mia madre.
- hei, tesoro. -
- ciao mamma. - le schioccai un bacio sulla guancia, poi la macchina ripartì.
- come è andata a scuola? L’hai presa la medicina? -
- è andato tutto bene e si, l’ho presa. - mi sorrise. - oggi posso andare da Federico? Mi ha invitato a casa sua. -
- certo! Sono proprio felice che tu sia capitata in classe con questo ragazzo, è molto simpatico. -
‘già, e non solo…’ scossi la testa, come per scacciare quel pensiero.
- ah, senti, io non voglio partecipare a quella competizione. Non pensavo di vincere, ho partecipato solo per fare felice Federico, io… - mia madre mi interruppe.
- tranquilla, me lo aspettavo. Ho già parlato con il preside. Ha detto che parteciperà il ragazzo che è arrivato secondo. -
- bene, grazie mille. -
- e di che! -
Tornata a casa, pranzai. Ovviamente, se prendere un pezzo di pane si poteva definire pranzo.
Poi, subito dopo mia madre mi accompagnò da Federico.
- a che ora ti vengo a riprendere? -
- mmmm…credo che tornerò da sola. -
- sicura? - annuii e andai verso la porta di casa.
Dopo un minuto che avevo bussato, venne ad aprirmi Federico.
Andammo in sala da pranzo e ci sedemmo sul divano.
Passammo una buona mezz’ora a parlare, poi, dato che avevamo molti compiti, ci sedemmo intorno al tavolo e iniziammo a farli
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- scusami, vado un attimo al bagno. - disse dopo un po’. Annuii, guardandolo uscire dalla sala da pranzo. Non ce la facevo più, il dolore al braccio era troppo forte. Tirai su la manica destra, per far prendere un po' d'aria alla ferita. 'Molto meglio.' rimasi per qualche istante a fissarla, provando solo ribrezzo. Poi ripresi a fare gli esercizi.
- che diamine hai fatto?! - mi voltai spaventata e vidi sulla porta Federico. Indicava con un dito la mia ferita a bocca aperta. Abbassai velocemente la manica, rigirandomi.
- niente, niente. - dissi sbrigativa. Federico si avvicinò sedendosi sulla sua sedia.
- come niente?! A me non sembrava niente! - abbassai lo sguardo, chiudendo gli occhi. - mi vuoi spiegare cosa ti è successo? - strinsi i pugni sui miei pantaloni, cercando di trattenere invano le lacrime.
- m-mi hanno picchiata. - sgranò gli occhi.
- cosa?! -
- hai capito bene, mi hanno picchiata. Ma è successo tanto tempo fa, prima che iniziasse la scuola. -
- e hai ancora il segno? - ormai c'ero, perché non dirgli tutto? Annuii.
- sappi comunque che questo non è niente. Ho ferite su tutto il corpo. - Federico mi guardava con occhi sbarrati, come a non credere ad una sola parola di quello che gli avevo detto.
Mi alzai in piedi e, timorosa, sollevai leggermente la maglietta. Federico spalancò la bocca. Mi girai, così vide anche una parte delle ferite sulla schiena.
Poi, come se non fosse successo niente, mi risedetti sulla sedia.
- m-ma perché t-ti hanno p-picchiata? -
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Aspettando la felicità
RomansCamilla e Federico. Due ragazzi che si conoscono al liceo. Lui la aiuterà a superare il dolore. Lui la amerà veramente. Lui le farà capire che è fantastica. E lei? Lei lo farà rinascere con il suo sorriso. NdA: Se volete farmi sapere cosa ne pensate...