Fissavo l'orologio appeso alla parete del laboratorio di biologia sperando con tutta me stessa che questa lezione terminasse. Non vedevo l'ora di tornare a casa per dormire tutto il pomeriggio. Sospirai con la testa appoggiata al palmo della mia mano e il gomito piantato sul banco mentre la voce del professor Emerson continuava a ronzarmi nelle orecchie come quello di una mosca fastidiosa. Mi sentivo così stanca e fiacca che quasi mi pentii di essere andata a dormire tardi la sera precedente.
Già, forse non avrei dovuto fare le tre di notte per terminare di leggere quel libro. Il lunedì era il giorno peggiore della settimana in assoluto e la mia stanchezza lo rendeva ancora più insopportabile del solito.Il professore, un uomo sulla quarantina con pochi capelli grigi in testa che sembrava avercela con la maggior parte degli studenti, si schiarì la voce attirando l'attenzione di tutti i presenti. Stava fissando imperterrito due miei compagni che si stavano scambiando effusioni a due file di distanza dal mio banco. Charlie, il ragazzo con i capelli castani portati indietro con un chilo di gel, aveva la bocca premuta sul collo di una ragazza con i capelli rosso fuoco di cui non ricordavo il nome. Difficile farlo quando ogni due settimane ce n'era una diversa al suo posto. Lei, comunque gli stava seduta sulle gambe e rideva aggrappandosi a lui come una piovra. Gli stava sussurrando qualcosa all'orecchio che evidentemente lo rese felice perché lui sorrise sornione. Feci una smorfia distogliendo lo sguardo. Bleah. Decisamente bleah.
Non fraintendetemi, sarebbe stata anche una cosa carina se solo non si trovassero in classe e lui non ripetesse gli stessi gesti con più ragazze in una frazione di tempo fin troppo ridotta.
Rilassata, mi appoggiai allo schienale della sedia. Era proprio in questi momenti che mi sentivo felice di essere fidanzata esclusivamente con i personaggi dei libri che adoravo leggere. Nessun ragazzo equivaleva a dire nessun problema. Io lo sapevo bene visto che Savannah, la migliore amica, era uscita con diversi ragazzi e non era mai finita bene. Sapevo che esistevano anche relazioni stabili, ma ero stata io a consolarla quando aveva trovato quel Greg ad una festa, ubriaco e decisamente troppo vicino ad un'altra ragazza. Appiccicati con la bocca, in altri termini. Poi c'era stato Eliot, il ragazzo che si era infilato un dito nel naso durante il loro primo appuntamento e infine Finn, il tipico principe azzurro della situazione. Sembrava funzionare con lui, era gentile e corretto. Poi, si era trasferito senza dirle niente e l'aveva lasciata con il cuore spezzato. Adesso era da un anno che non usciva più con nessuno, ma sapevo che aveva una cotta colossale per il Charlie in questione. Da diverso tempo. Visto che le volevo bene speravo che non ci uscisse mai.
Ripiombai bruscamente alla realtà quando suonò la campanella che segnalava il termine delle lezioni. Le sedie stridettero contro il pavimento e mi resi conto che quei due avevano smesso di pomiciare, invece si erano seduti ognuno al proprio posto. Lei era paonazza. Evidentemente mi ero persa la strigliata del professor Emerson, il quale adesso stava trascrivendo le pagine da studiare sulla lavagna tra i borbottii contrariati degli studenti. I pochi rimasti ancora nella classe. Mi alzai dalla sedia con calma, raccogliendo il mio libro di biologia e l'astuccio che erano posati sul banco. Finalmente sarei tornata a casa. Alla mia monotona, ma tranquilla vita da diciottenne. L'aula si stava svuotando e io canticchiavo le note di diverse canzoni. Tanto non c'era nessuno che avrebbe potuto sentire quanto fossi stonata. Grazie al cielo. Altrimenti sarebbe stato imbarazzante. Molto imbarazzante.
Intanto, mi legai i capelli biondi e ricci in una coda alta provvisoria. Mi portai lo zaino su una spalla e...Accipicchia. Doveva pesare almeno quattro chili. Ma questo non mi impedì di arrivare alla porta praticamente saltellando, diretta verso il corridoio.
Almeno finché qualcosa non bloccò il mio cammino. Cercai di fermarmi. I miei riflessi? Molto scarsi. Sgranando gli occhi finii addosso ad una macchia nera.
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The bad boy's deal
Fiksi RemajaAndrew Sullivan all'apparenza ha tutto ciò che un ragazzo di diciotto anni potrebbe mai desiderare. La sua vita è perfetta. Il suo sguardo cristallino sa attirare le ragazze come miele per le api. Ha degli amici fantastici che farebbero qualsiasi co...