•Capitolo 48•

48.5K 2.3K 3K
                                    

Mi chiese come mi chiamavo, poi cominciò a pormi una serie di domande a cui risposi con una certa calma. Almeno finché non mi pose la fatidica domanda.

"Quindi, tu e Andrew Sullivan state insieme?" Mi chiese, saccente.

Lanciai un'occhiata ad Andrew, il quale sollevò un sopracciglio facendomi segno con una mano di rispondere.

"Sì." Mi affrettai a dire.

"Da quanto?"

A questo non avevo ancora pensato."Un mese circa." Mentii fingendo disinvoltura e guadagnandomi una smorfia da parte di Raegan. Wow, sembrava veramente brava a recitare.

"E dove vi siete conosciuti?" Chiese, dubbiosa.

"A scuola."Risposi subito, ma questo non bastava."Siamo capitati in banco insieme e da quel momento abbiamo stretto amicizia."

Raegan annuì, soddisfatta. Continuò con altre domande. Alcune me le aspettavo, altre meno e mi misero in difficoltà. Quelle in cui ero stata meno brava, me le pose diverse volte, in modo che potessi rispondere adeguatamente. Alla fine mi ero guadagnata i complimenti di Andrew, che sembrava piuttosto soddisfatto. Per non parlare di Raegan, che dal canto suo, faceva i salti di gioia. Era convinta che sarei stata perfetta, anche se io avevo qualche dubbio. Sarebbe bastata una mossa azzardata per rovinare tutto. Ora, non volevo essere negativa, ma ero piuttosto goffa e sicuramente non andava a mio favore.

"Adesso, Andrew prendila a braccetto." Ordinò, trascinando Andrew al mio fianco tutta felice.

Lui mi sorrise, facendomi mancare il fiato. Mi porse il braccio proprio come aveva fatto quel pomeriggio e io lo accettai di buon grado, cercando di non fissarlo troppo.

"Perfetto." Sospirò sognante unendo le mani all'altezza del petto."Se vi guarderete in questo modo farete morire d'infarto l'intera sala."

"Io l'ho detto che tra noi c'è chimica, ma Kimberly non mi vuole credere." Mi sorrise, guardandomi di sottecchi mentre io arrossivo e morivo di vergogna.

"Non potrei essere più d'accordo." Raegan ci fece segno di avvicinarci a lei, quindi seguii Andrew e insieme percorremmo anche le scale a chiocciola. Raegan ci fece segno di fermarci proprio in cima e di scendere.

"Con eleganza Andrew." Lo punzecchiò, guadagnandosi lo sguardo incredulo del fratello.

"Quando mai non lo sono?" Sogghignò, prima di rivolgermi l'occhiolino.

Sollevai gli occhi al cielo, nascondendo un sorriso. Mi concentrai su Raegan mentre scendevamo le scale insieme, ma allo stesso tempo cercai di non mettere il piede nel punto sbagliato. Per qualche motivo, assurdo visto che era soltanto una prova, sentivo le gambe molli come gelatina.

Arrivati in fondo, Raegan si lasciò andare in un breve applauso.

"Finito?" Chiese Andrew, stanco.

"Non proprio."Ammise lei, spostando lo sguardo su di me."Dovreste baciarvi, adesso. È necessario, così sarete più credibili." Mi rivolse un piccolo sorriso di incoraggiamento.

Sbiancai. Avevo smesso di ascoltare dopo la parola baciarvi.

"Te la senti?" Domandò Andrew, la voce profonda e roca.

The bad boy's deal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora