•Capitolo 36•

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Nel giro di qualche giorno a scuola si erano già sparse le voci sul bacio tra me ed Andrew.

Savannah, il venerdì mattina mi corse incontro come una furia e mi lasciò in mano il giornale con le notizie più succulente della nostra scuola. In copertina, una ragazza bionda con lunghi capelli ricci aveva la schiena contro gli armadietti alle sue spalle e si trovava bloccata da un ragazzo alto quasi il doppio di lei, tutto muscoli. Lui la stringeva per i fianchi e la baciava con impeto, un bacio da copertina che la ragazza sembrava apprezzare. Il ragazzo era impossibile da non riconoscere. Il naso dritto e proporzionato era inconfondibile, mentre non era chiaro chi fosse la ragazza di fronte a lui.

Ecco, come l'immagine poteva essere interpretata da una fonte esterna. Ma il mio nome, anche nel caso in cui non fosse stato riconoscibile, era scritto a caratteri cubitali sulla copertina. In basso a destra. In quella fotografia sembravamo una di quelle coppie che si ritrovavano anche nelle copertine dei libri, proprio come quelle che avevo a casa sui vampiri.

"Andrew in questa foto sembra un cavolo di Dio del sesso."Proruppe la mia amica, rifilandomi un colpetto al fianco mentre non la smetteva di fissarci. O meglio, di fissare la nostra immagine."E tu sembri la Bella Addormentata Nel Bosco che ha appena incontrato il principe azzurro. E che principe, vorrei aggiungere."

"E io che credevo di somigliare ad Afrodite." Ribattei sarcastica."Potrei offendermi per questo."

"Sei troppo magra per potere essere Afrodite." Mi fece notare."Me la immagino più rotondetta, cioè non mi fraintendere tu hai le curve al punto giusto, ma per somigliarle dovresti ingerire qualche altra schifezza."

"E io che credevo che quelle che mangio già potessero bastare."

"Ti stavi solo illudendo." Mi strizzò l'occhio e tornò a fissare la foto."Ma il Dio del sesso sembra appagato, quindi non mi sembra il caso che ti lamenti."

Mi ritrovai a ridere."Ti rendi conto che sembri una psicopatica, vero?"

"Credevo di somigliare ad una sesso dipendente, a dire il vero." Confessò.

"Anche." Ridacchiai.

"Forse è perché sono ancora vergine." Rifletté."Ho diciassette anni e i miei ormoni parlano al posto mio."

"Immagino quanto questo renda felice Charlie." Borbottai, disgustata.

Purtroppo quei due uscivano ancora insieme, anche se non erano una coppia a tutti gli effetti. Sav mi aveva rivelato che stava solo aspettando che lui glielo chiedesse. Non vedeva l'ora. Avevo cercato nuovamente di metterla in guardia, ma non aveva funzionato. Charlie le piaceva molto e a lui sembrava piacere lei. Il punto era che lui non piaceva a me e mai sarebbe successo. Una parte di me sperava ancora che nascesse qualcosa tra Jason e Sav.

Sav alzò gli occhi al cielo, esasperata."Non è una brutta persona, anzi sono sicura che ti piacerà!" Mi assicurò strizzandomi affettuosamente una guancia."E poi, presto tu e Drew starete insieme agli occhi di tutti. Potremmo organizzare un'uscita a quattro, cosa ne dici?"

Stavo per dire che poteva anche scordarselo, quando mi morsi la lingua. Trassi un profondo respiro, ricordandomi che era la mia migliore amica."Forse..." Mi sforzai di dire."Ma Andrew non sempre sa essere amichevole."

"Allora, noi lo saremo anche per lui." Ribatté lei con fin troppo entusiasmo."Basta parlare di questo, parliamo del ragazzo che sta arrivando e che ti guarda come se volesse mangiarti con la sola forza del suo sguardo sexy e accattivante."

Mi accigliai, ma alla fine seguii la direzione del suo sguardo. Diversi studenti si spostarono per lasciare passare Andrew, il quale nemmeno se ne accorse. Era troppo impegnato a...Guardare me. Mi sorrise, le mani in tasca. Quel sorriso mi provocò una piacevole stretta allo stomaco.

The bad boy's deal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora