POSEIDONE

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Poseidone, dio del mare e dei terremoti e maremoti, protettore dei cavalli, generatore delle onde, aveva libero arbitrio sulla bonaccia e sulla tempesta. Sposò la nereide Anfitrite e da lei ebbe quattro figli: Tritone, un essere mezzo uomo e mezzo pesce, Roda, ninfa marina protettrice dell'isola di Rodi, Cimopolea, dea minore delle tempeste marine violente e Bentesicima, dea minore delle onde. Oltre a questa relazione, però, ne ebbe infinite altre non solo con dee, ma anche con mortali e ninfe.
Numerose erano le celebrazioni in suo onore soprattutto da parte dei pescatori e dei marinai, che pregavano il dio affinché il mare non fosse in tempesta. L'atto sacrificale consisteva nell'annegare dei cavalli, bestie sacre al dio.

DIVORATO OPPURE NO?
Secondo un mito dell'Arcadia, non fu solo Zeus ad essere salvato dallo stomaco del padre. Un mito narra che Rea nascose il neonato Poseidone in un branco di cavalli e al suo posto offrì in pasto a Crono un puledro. Furono i Telchini, dei demoni, ad allevare il bambino e successivamente a forgiargli il tridente.
Questa è solo una versione del mito. Secondo altri racconti Poseidone fu divorato da Crono.

POSEIDONE SI SPOSA
Occorreva che la moglie di Poseidone si trovasse a suo agio negli abissi marini, così il dio posò gli occhi su Teti, una Nereide. Quando, però, seppe dalla profezia che il figlio sarebbe stato più forte e famoso di suo padre, rinunciò a lei e lasciò che fosse il mortale Peleo a sposarla (da questa unione nascerà Achille). Posò gli occhi su Anfitrite, un'altra Nereide, che sdegnò le sue proposte e si rifugiò sul monte Atlante. Poseidone le mandò vari messaggeri, tra i quali un certo Delfino, che riuscì a convincerla a sposarlo. Subito si fecero i preparativi delle nozze e i due si sposarono.

POSEIDONE ED ATENA AD ATENE
Prima versione
Atena, un giorno, chiese al padre di consacrarle un luogo della terra in cui potesse essere onorata (ovviamente dai mortali,tranquilli nelle storie greche i mortali sono sempre i poveri sfigati che non fanno altro se non onorare gli dei), ma già da diverso tempo Poseidone aveva posto a Zeus la stessa richiesta (chissà perché...) e stava aspettando la sua terra. Fu così che tra le due divinità si accese una violenta disputa per avere il dominio sull'Attica. Zeus, dato che non sapeva cosa fare, decise di proclamare una sfida tra i due: chi avesse fatto alla città il dono più utile, ne avrebbe avuto la supremazia e Cecrope, re di Atene, fu posto come giudice (una sorta di Italia's got talent!). La contesa iniziò alla presenza di tutti gli dei e Poseidone fu il primo concorrente. Toccò con il suo tridente la terra e fece saltar fuori una nuova creatura che non si era mai vista prima, il cavallo, che da quel momento popolò tutte le regioni della terra. Atena, invece, percosse il suolo con il suo magico giavellotto e dalla terra nacque un ulivo. Cercrope votò per Atena e da quel giorno la capitale dell'Attica fu chiamata Atene in onore della dea. Atena, per riconoscienza, insegnò al suo popolo le scienze e le arti.
Seconda versione
Secondo un'altra versione, in Attica all'improvviso nacque dalla terra un ulivo e sgorgò un rivo d'acqua. Gli abitanti subito consultarono l'Oracolo di Delfi, chr rispose dicendo che l'ulivo era simbolo della dea Atena e l'acqua del dio Poseidone e che i cittadini potevano scegliere il nome di una delle due divinità per denominare la propria città. Il re Cecrope allora convocò tutti i cittadini e li fece votare. Ora voi penserete "guarda! C'era già democrazia!", invece io vi dico "non fatevi ingannare!" Infatti Cecrope fece scegliere ai cittadini solo perché non voleva che le ripercussioni dell'ira del dio che non era stato scelto ricadessro su di lui. A parte questo, gli uomini votarono per Poseidone, le donne per Atena. Vinse la seconda perché si ebbe un voto in più delle donne. Allora Poseidone devastò i campi di Atene con le onde del mare (qui potete vedere il chiaro esempio di un dio infuriato) e, per placarne l'ira, le donne furono punite (solita storia...): d'allora in poi non avrebbero votato (ecco perché fino a poco tempo fa le donne non potevano votare) e nessuna sarebbe stata chiamata come la dea vincitrice della contesa.

LA TITANOMACHIA
Durante la titanomachia, Poseidone, aiutò Ade a combattere il titano Atlante. Sconfittolo, combatté anche contro Iperione. Alla fine della guerra tra titani e dei, i titani furono gettati nel Tartaro, tutti tranne Thera, che il dio del mare imprigionò all'interno del vulcano di Metana. Fu Poseidone in persona che creò i cancelli di Tisifone, le colossali porte che sigillano il Tartaro.

Ecco qua il capitolo su Poseidone, come richiesto da @chiaratundo6
Spero vi piaccia!

P.s. ho fatto un po' di confusione a taggare la persona...spero che così vada bene...

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