TEOGONIA

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La teogonia è la storia delle origini degli dei greci, in parole semplici.

Tutto inizia dal caos e con caos intendo una persona vera e propria, anche se non so se lo si possa definire una persona...comunque Caos era un miscuglio indeterminato di tutto ciò che esiste (acqua, fuoco, aria, alberi, case, gelato...). Da Caos naquero Gea (o Gaia), la terra e madre di ogni cosa (sì anche del gelato); Tartaro, il luogo più profondo della terra (da non confondere con l'ade) e Eros, modestamente parlando, il più bello tra tutti gli dei primordiali. Poi Caos generò Erebo, le tenebre, e Nyx, la notte. Dall'unione di Nyx ed Erebo, nacquero Etere, la luminosità del cielo ed Hemere, il giorno. Da Nyx nacquero poi un'infinità di divinità che ora non stiamo qui ad elencare. Gea, da sola, non chiedetemi come, procreó il cielo, le stelle e le nubi che personificati diventarono Urano. Urano insieme a Gea (senza badare al fatto che erano madre e figlio) ebbero un sacco di figli: 6 titani (Ceo, Crio, Crono, Giapeto, Iperione ed Oceano), 6 titanidi (Febe, Mnemosine, Rea, Tia, Temi e Teti, con le ultime tre hanno avuto molta fantasia nella scelta dei nomi...), 3 ecatonchiri, mostri dalle 100 braccia e dalle 50 teste (Cotto, Briareo e Gige) e 3 ciclopi, per chi non conoscesse Polifemo, mostri con un solo occhio in mezzo alla fronte (Bronte, Sterpe e Arge). Urano, data l'evidente bruttezza di tutti i suoi figli, decise di gettarli tutti nel Tartaro e così fece. Gea si vide togliere in una sola volta tutti i suoi 18 figli che, anche se erano parecchio brutti, erano sempre suoi figli; dunque decise di allearsi con il più forte di loro: il titano Crono. Crono riuscì quindi ad uscire dal Tartaro e, con l'aiuto della madre, ad evirare il padre. Le gocce di sangue che uscirono dalla ferita, si sparsero sulla terra e nel mare e generarono i giganti, le tre erinni (o furie), le ninfe e, qualcuno dice, Afrodite (anche se Omero non è d'accordo e conferisce a Zeus la paternità della dea). Il "povero" Urano, odiato dalla moglie e da tutti i suoi figli, si vide costretto a fuggire, ma prima di andarsene maledisse Crono profetizzandogli di essere detronizzato anche lui da uno dei suoi figli. Crono, salito al trono, per prima cosa rinchiuse i suoi fratelli ciclopi ed ecatonchiri nel tartaro non sopportando di doverli vedere tutti i giorni; poi sposò Rea. Da Rea ebbe diversi figli, ma, spaventato dalla maledizione di Urano, li mangiò tutti. Così nella sua pancia finirono Estia, Demetra, Era, Ade e Poseidone (perché prima di mangiarli si era almeno preso la briga di dare loro un nome). Rea che non ebbe neanche un figlio da crescere, era stufa di questa storia, così decise di andare a partorire il suo ultimo figlio nell'isola di Creta. Nato Zeus, la madre diede a Crono una pietra al posto del figlio. Crono, per la fretta di divorarlo, non si accorse dello scambio figlio-pietra (perché infatti i bambini e le pietre sono praticamente identici). Zeus crebbe in forza e intelligenza e, diventato adulto, si presentò alla corte del padre come coppiere e un giorno somministró a Crono un veleno che lo fece vomitare. Come prima cosa vomitó il figlio-pietra e poi tutti gli altri figli precedentemente ingeriti. Fu così che iniziò lo scontro tra dei e titani o meglio la titanomachia. La guerra durò 10 anni e vide schierati assieme agli dei anche Oceano e Prometeo (figli del titano Giapeto). Lo scontro terminò quando Zeus decise di liberare gli ecatonchiri e i ciclopi, i quali gli donarono il fulmine e il tuono. Gli dei vinsero e Zeus divenne re del cielo e di tutti gli altri dei. I titani furono rinchiusi nel Tartaro ed Atlante (anche lui figlio di Giapeto) fu obbligato a sostenere il peso del cielo e della terra. In ultimo Zeus affidò a Poseidone il controllo del mare e ad Ade, bhe, quello dell'ade, il regno degli inferi.

Eccovi un riassunto della teogonia di Esiodo...spero di non avervi annoiato.

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