Lily tentò di dimenarsi sotto le dita strette di Jack. Che cosa diavolo gli prendeva?
-Jack, lasciatemi!- gridò, ma lui non sentì ragioni. La spinse all'interno della sua stanza e richiuse la porta alle sue spalle.
Aveva uno strano sguardo, un misto di rabbia, frustrazione e... desiderio.
-Mi avevate promesso un duello, se non sbaglio- disse incrociando le braccia al petto.
Lily inarcò un sopracciglio, scossa.
Un duello? Era diventato una furia e l'aveva trascinata nella sua camera per un duello?
-Bene- sollevò il mento con aria di sfida.
-Combatteremo a mani nude, però- puntualizzò lui, scrutandola con espressione profondamente seria.-Come desiderate, signor conte.-
Nel tono di Lily c'era una traccia di palese sarcasmo, e Jack la notò.-Non vi starete prendendo gioco di me... -
-Non oserei mai. Però sono ansiosa di iniziare questo combattimento. Edwin mi ha insegnato molto bene.-Bastò pronunciare quel nome per farlo scattare.
Si fermò a un centimetro dal suo viso.-Mettetevi in posizione- ringhiò, fissandolo con due pozzi di un oro scuro al posto degli occhi.
Lily si sentì inevitabilmente intimorita dal suo sguardo, ma presto cominciò ad avvertire una smania di vittoria che non aveva mai provato. Unita a una fitta di lampante desiderio proprio lì, tra le gambe.
Con il cuore in gola, si sistemò lontana da lui e distanziò i piedi.
-Non vincerete, Jack- lo avvertì con un sorriso di sfida.Jack sogghignò.
-Ne siete così sicura?-
A quel tono divertito, Lily si infervorò.
Contrasse la mandibola e serrò le labbra.-Assolutamente sì.-
-Staremo a vedere.-
Il pugno di Lily arrivò talmente tardi che Jack non si mosse nemmeno per bloccarlo nella propria mano.
Stringendo piano, si godette il lampo di sconfitta negli occhi della ragazza mentre il suo cuore aumentava il ritmo.
-Movimento scontato, Lily- sussurrò con un sorriso malizioso. -Non sapete fare di meglio?-
-Non voglio farvi male- controbatté lei con ostinazione.
Lui trattenne a stento una risata.
-Mostratemi tutto quello che siete in grado di fare.-
Gli occhi di lei si allargarono, quando lui le lasciò andare la mano e le permise di prepararsi per il nuovo attacco.
Stavolta gli avrebbe dimostrato che non era più una giovane, inesperta contessina, ma che era diventata qualcosa di più. Adesso era provvista di autocontrollo e determinazione. Edwin le aveva insegnato tanto, e bene.
-Avanti, Lily- la spronò Jack con voce roca. -Vi sto aspettando.-
Lei partì all'attacco prima che lui riuscisse a finire la frase, ma anche stavolta il colpo non andò a segno. Jack le afferrò il braccio e la costrinse a voltarsi contro il proprio petto, facendola aderire perfettamente al suo corpo.
-Non ne siete capace, signorina Ferguson- le sussurrò lui sui capelli. Quel respiro caldo le procurò un lungo brivido, che arrivò perfino alla punta dei piedi. Il cuore di Lily non volle più saperne di regolarizzare il suo ritmo e, per un attimo, quando Jack la fece di nuovo girare in modo che si trovassero faccia a faccia, temette che le avrebbe sfondato lo sterno.
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- IN REVISIONE- Il bacio del Conte.
RomanceInghilterra, 1582 Per sfuggire a un matrimonio di convenienza con un uomo anziano impostole dal padre, la contessina Lily Ferguson organizza la fuga. Durante la corsa, però, un ulteriore pericolo si cela in agguato: due uomini tentano di abusare d...