34. Tirare fuori gli artigli

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Il sapore amaro della mano dell'aguzzino aleggiava aspro sulle labbra di Lily.

—Che cosa volete? — chiese ansimando, strisciando all'indietro verso un angolo.
L'uomo si distese sulle dure lastre di pietra del pavimento, e accavallò le gambe. —Non sapete chi sono, a quanto mi sembra di capire.
—No, vi sbagliate. So esattamente chi siete.
Lily si appiattì contro l'angolo buio della piccola stanza. —Ma voglio sapere perché mi avete praticamente rapita e rinchiusa qui sotto. E pretendo di sapere dove si trova Jack.

Edward Blackwood si portò le dita al volto e sfilò lentamente la maschera, che rese visibile la totale fisionomia del suo viso e il bagliore sinistro degli occhi. Erano gli occhi più scuri che Lily avesse mai visto, persino più scuri di quelli di suo padre; sembravano dello stesso, pungente colore dell'inchiostro che si imprimeva su carta. Colse un luccichio ambiguo, in quegli occhi. Lily si rese conto che era lo sguardo di chi aveva cattive intenzioni verso qualcuno che riteneva di gran lunga più debole.

Rabbrividì, abbracciandosi tesa le ginocchia.

—Allora?— insistette cercando di mascherare il nervosismo della sua voce con un lampo di sfida negli occhi.
—Mi sembra di ricordare, miss Ferguson, che io e voi siamo, come dire... — Fece una pausa, portandosi due dita al mento e finse di riflettere. —Promessi sposi.

Lily si accigliò, osservandolo con attenzione mentre sentiva i battiti del cuore rimbombarle nelle orecchie. I folti capelli scuri gli sfioravano le spalle, al contrario di quelli di Jack che erano tagliati più corti; le spalle larghe e robuste che si tendevano al di sotto del mantello, il mento squadrato e l'ombra di una barba rasata da pochi giorni gli conferivano un tratto autoritario e... tirannico.
Non aveva niente di dolce, nemmeno il sorriso che le rivolse lasciava presagire qualcosa di piacevole. Lei irrigidì la schiena.
— Un tempo, forse, ma ora le cose sono cambiate.
— Nulla è cambiato, miss Ferguson— controbatté Edward fissandola con occhi penetranti. —Io e voi ci apparteniamo, che lo vogliate o meno. Il motivo per cui mi sono trovato costretto a rapirvi, come lo avete inteso voi...
— È quello che avete fatto — replicò lei tagliente.
— Non è buona regola interrompere una persona nel bel mezzo di un discorso, miss Ferguson. Dunque, come dicevo, mi sono trovato costretto a compiere un tale gesto perché ero al corrente del vostro rifiuto nei miei confronti.

Lily serrò la mascella. Non lo voleva, era vero, e non lo avrebbe mai voluto. Quella consapevolezza era diventata più solida non appena aveva sentito la sua mano tapparle la bocca. Ma pian piano, mentre scrutava quel viso meschino, la sua mente elaborò un piano. Lentamente, Lily arrivò a forse l'unica soluzione che le avrebbe permesso di uscire da quell'intoppo e di guadagnare un minimo di vantaggio su Edward Blackwood.

— Questi giorni trascorsi a Kirkthon Castle mi hanno cambiata, milord — disse, sforzandosi di sembrare il più naturale possibile. L'uomo si sporse verso di lei inarcando un sopracciglio.
— Suppongo di sì.
— Non mi sono spiegata. Da quando sono fuggita dalla casa di mio padre sono cambiata — precisò. — Vivere tra i boschi, in compagnia di sconosciuti, mi ha fatto diventare un'altra persona, una persona totalmente differente da quella che rifiutava con tutte le sue forze un matrimonio combinato.

Edward ridacchiò. —Fate attenzione, miss Ferguson. State diventando ridicola.
Lei si accigliò ancora. — Non è buona educazione interrompere una persona nel bel mezzo di un discorso, signor Blackwood — lo rimbeccò usando lo stesso stratagemma che lui aveva adottato prima. Con soddisfazione, si accorse che l'uomo cambiò all'istante espressione. — Continuate — disse a denti stretti.
— Mi sono resa conto di tante cose che prima ignoravo, la mia mancanza di disciplina mi ha fatto aprire gli occhi. Sono, com'è che si dice? Maturata. Sono cresciuta. E ho compreso che nonostante la natura dittatoriale di mio padre ho degli obblighi e dei doveri verso la mia famiglia.

- IN REVISIONE- Il bacio del Conte. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora