32. Cogliere i dettagli negli occhi violetti

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Lilian Elisabeth Ferguson si era innamorata, indissolubilmente e profondamente, di Jack Sanders nel giro di cinquantasei giorni. Li aveva tenuti a mente, ignara che lui avesse fatto la stessa cosa, custodendoli gelosamente all'interno del proprio cuore.
Lily Ferguson aveva trovato quell'amore che suo padre aveva sempre disdegnato, il tipo di amore che aveva negato a sua madre per tutta la vita, un sentimento in grado di inibire qualunque sofferenza esistesse al mondo. Si era innamorata, e non poteva più negarlo.
Mentre Jack si infilava gli stivali, lei lo osservò con amarezza. Il vuoto che si intensificava, inevitabilmente, ogni istante che passava era l'equivalente di una stilettata in pieno petto. Sposare Edward BlackWood sarebbe stata la sua rovina, date le circostanze in cui si trovava, ma era anche l'unica cosa che avrebbe impedito a Richard Ferguson di vendicarsi su lei e Jack. Eppure quel pensiero la addolorava al pari del ricordo degli ultimi attimi di vita di sua madre.

Come se avesse intuito i suoi pensieri, Jack si slacciò il panciotto e lo lasciò ricadere sul materasso.

—Sono stato un soldato, Lily. So combattere meglio di qualunque altro uomo da qui a miglia di distanza, eppure tu affermi di essere terrorizzata all'idea che tuo padre possa vendicarsi su di me. Perché?
Lei lo fissò, sospirando. —Sai bene quello che ha fatto subire a me e mia madre, Jack. Ha fatto uccidere Suzanne e chissà quali altre torture avrà inflitto a tutti coloro che mi sono lasciata alle spalle.
—Posso affrontarlo, Lily.
—È un uomo malvagio!— sbottò lei, disperata. —Jack, so che sei un abile combattente, ma mio padre gioca d'astuzia. Tende trappole, imboscate, e non gli importa di non uscirne pulito. Quando vuole arrivare a uno scopo, diventa...
—Lily.

Il tono di Jack era basso, profondo. La sua voce calda le procurò un brivido lungo la schiena, ma non aveva niente a che vedere con la freddezza.

—Non capisci, Jack?— sussurrò, presa dal panico. La voce le uscì in un rantolo.
—L'unica cosa che capisco è che ti amo e non voglio perderti.

Fece un respiro calmo, ma lei vide chiaramente i segni della stanchezza sul suo viso.

—Ma se questa dovesse essere l'ultima notte che passeremo insieme, — le prese il volto tra le mani, fissandola con occhi penetranti. —Voglio che sia perfetta. E indimenticabile, così che potrai ricordarmi anche quando sarai tra le sue braccia.

Lily si sentì piangere il cuore. Lentamente, e con convinzione, si sporse verso il suo viso e premette di nuovo le labbra sulle sue. Quella sera, lei sapeva di sale, di tutti i sapori e gli odori del mondo, di tutto quello che Jack aveva sempre sognato ma non aveva mai ottenuto. Il fuoco divampò come la prima volta che si erano scambiati un bacio, bruciando e devastando qualunque cosa, all'infuori della passione che provava verso di lei. Lily gli restituiva ognuno dei suoi baci con le dita intrecciate ai suoi riccioli dorati, sussurrando piano il suo nome. Per Jack, la sua voce era musica nelle orecchie. Lily lo accarezzò, tracciando il percorso dei muscoli delle braccia, del collo, del petto, imprimendosi nella memoria il ricordo della sua pelle, della barba ruvida che gli era cresciuta negli ultimi giorni e che lui non aveva rasato. Sarebbe stata l'ultima notte per entrambi, e lei voleva che il ricordo di Jack Sanders la accompagnasse per il resto della sua vita. Negli anni a venire, quando si fosse trovata in compagnia di Edward BlackWood, avrebbe cancellato il suo viso e al suo posto ci sarebbe stato quello di Jack. Un ricordo che avrebbe allietato le sue giornate, che si prospettavano colme di rimpianto e infelicità.

Jack non connetteva più. Sapeva che stavano per lasciarsi, ma allora perché continuava a baciarla senza freno, a toccarla, a godere dell'espressione languida del suo viso?
Incapace di fermarsi, lui le fece scivolare le mani lungo il torace e le sollevò la camiciola sopra la testa. Lily rimase immobile sotto il suo tocco, temendo di interrompere l'incantesimo tra i loro corpi se si fosse allontanata. Quando Jack si chinò su di lei e prese delicatamente tra le labbra un capezzolo, lei sussultò di piacere. Jack giocò con lei, accarezzandole i capezzoli con la lingua. Lily provò di nuovo quella sensazione, quel desiderio crescere a dismisura all'interno del suo giovane corpo. Stava per esplodere, si rese conto, e allora affondò le dita nei capelli di lui, chiedendogli tacitamente di porre fine a quella dolce tortura. Gli chiese di tornare a baciarla, perché era di quello che aveva bisogno più di ogni altra cosa.

- IN REVISIONE- Il bacio del Conte. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora