(capitolo 23) Un posto sicuro e un piano - prima parte

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NOTA: ciao a tutti mi scuso per l'attesa. Ok in questo capitolo ci sono tante cose, e tante altre devono ancora essere scritte, perciò ho deciso di dividerlo in due parti. Ho appena finito di scrivere questa e inizierò subito a scrivere la seconda parte. La pubblicherò il prima possibile. Grazie.

Dopo aver fasciato la mano a Lexa, Clarke prese le sue armi e si diresse verso il portellone del bunker.

"aspetta qui, io esco per dare un'occhiata"

Aperto il portellone, uscì fuori. Si guardò in torno e non vide nessuno.

Si girò e disse "è sicuro, puoi salire"

Dopo che Lexa fece la sua comparsa, Clarke richiuse il portellone e prese dei rami per coprire l'entrata "è meglio nasconderlo, ci potrebbe sempre tornare utile un giorno" detto ciò si incamminò in una direzione precisa. Con Lexa a seguito.

"posso sapere cos'hai intenzione di fare?" chiese Lexa che non era a conoscenza dei piani di Clarke

"combattere contro gli uomini della montagna"

Lexa la prese a ridere "Clarke pensavo che ormai ti sapessi ambientare nel bosco" disse scherzando

Clarke si fermò e girandosi disse "certo che mi so ambientare" rispose poi aggiunse "che vuoi dire?" chiese senza capire

"ma mi hai ascoltata nel bunker? Gli uomini della montagna sono a Nord. Noi stiamo andando dalla parte opposta, a Sud."

"so benissimo dove stiamo andando"

"in ogni caso, non possiamo combattere contro di loro, Clarke. Sono in troppi, e hanno delle difese imbattibili."

"mmm...non ne sarei tanto sicura su questo" adesso era lei a ridere

Lexa la guardò accigliandosi "cos'hai in mente?" chiese e poi aggiunse "non sono riuscita a sconfiggerli con un intero esercito, cosa mai potremmo fare noi due?"

"e chi ti ha detto che saremmo in due?" rispose riprendendo a camminare

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Più tardi...

Mentre Clarke e Lexa continuavano a camminare si sentirono delle voci...

"...da questa parte..."

"...controllate da per tutto..."

"...tenete gli occhi aperti..."

Clarke e Lexa si guardarono

O Merda! Ci hanno trovate.

"presto nascondiamoci in quel cespuglio la giù" indicò Lexa

Si nascosero. Lexa contò 10 uomini, troppi pensò, i loro corpi non sarebbero passati inosservati. Clarke stava per estrarre la spada pronta a combattere ma Lexa la fermò e le fece segno di no con la testa.

"meglio di no. Se li uccidiamo lasceremo delle tracce del nostro passaggio. È meglio che per il momento non sappiano la nostra direzione. Restiamo nascoste" sussurrò piano per non farsi sentire

Clarke le fece segno con la testa che aveva capito. E attesero.

"cosa facciamo continuiamo?" chiese uno

"no. Stiamo andando a Nord. Tra poco saremo nel territorio degli uomini della montagna. Torniamo indietro meglio non rischiare" rispose l'altro accanto a lui

"ma lei ha detto di proseguire con le ricerche"

"non me ne frega un cazzo di quello che dice. E poi è inutile proseguire in quella direzione. Lexa è troppo vigliacca per andare lì. Non dopo quello che è successo tempo fa. I nostri uomini, donne e bambini sono morti e lei non è stata capace di vendicarci. Adesso quei bastardi sono tornati e lei che fa? va a presso a quella stupida puttana bionda. Invece di uccidere gli stranieri, invece di eliminare una volta per tutta il popolo del cielo, ha ucciso i nostri eliminando ingiustamente la Regina di ghiaccio e suo figlio Roan. Non è mai stata capace di comandare. Lei gliela farà pagare per tutto" disse alla fine

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