(Capitolo 40) Sono degna di te

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[nei giorni successi...]

Alcuni giorni dopo aver comunicato al comandante...di aver tenuto prigioniero un ribelle ed aver fatto la scoperta del tatuaggio (dello scorpione)...Clarke come rappresentante del villaggio Arca accompagnata da sua madre e da Kane...portarono il prigioniero a palazzo.

Vennero fermati subito da Anya e Indra...che notarono subito che il prigioniero non era uno ma bensì due. Si fissarono... non fecero che chiedersi come l'avrebbe presa il comandante.

"attendete qui...il comandante ci raggiungerà subito" disse Indra, li lasciò con Anya e andò ad avvisarla.

Circa una decina di minuti dopo...

Il comandante fece capolino dal palazzo. E li fissò. Anche lei avevano notato quello che già tutti avevano visto...due prigionieri...

Si avvicinò...la prima cosa che notò fu il viso devastato di Clarke. Immaginò avesse lividi ovunque...ma perché? Chi era stato a farglieli? Cos'era successo?

Rammentò che negli ultimi giorni anche Anya aveva lividi...si insospettì...quelle due non gliela contavano giusta...

Nascose la sua curiosità e preoccupazione sotto un velo impassibile e non disse nulla. Non poteva... non davanti a tutti... a gli occhi di tutti loro avevano litigato ed erano ancora separate... doveva attendere per sapere.

Abbassò lo sguardo, si concentrò sul resto e notò che i prigionieri portavano un cappuccio sulla testa. Lei voleva vedere i volti.

"inginocchiatevi davanti al comandante" disse Anya ai due

Uno dei due si inginocchiò impaurito senza fiatare...

...il secondo invece...

"lei non è il mio comandante" si ribellò

Anya diede lui uno spintone da farlo cadere pesantemente in ginocchio...poi tolse loro dalla testa i cappucci. Sguainò la spada, la portò sotto la loro gola e disse "mostrate i volti" ...

Intanto...

Tutto intorno a loro si era radunata una gran folla ed erano presenti anche i membri del consiglio. Il comandante aveva chiesto loro di essere presenti. Tutti dovevano essere messi al corrente della scoperta del tatuaggio. In modo da scoprire i traditori in ogni villaggio. Ed era proprio per questo che il comandante aveva chiesto a Clarke di portare il prigioniero. Per mostrare a tutti, in piazza, il tatuaggio.

...entrambi i prigionieri sollevarono i volti.

Lexa lo riconobbe subito. Uno dei due era stato torturato. Ed era stata proprio Clarke a farlo. Non riusciva a crederci... ma adesso capiva il perché...e questo la spaventava.

sì...Lexa l'aveva riconosciuto...senza ombra di dubbio era proprio lui. Aveva memorizzato il suo volto. Anche se adesso ne restava ben poco. Ma era lui...ne era certa.

Sollevò lo sguardo su Clarke, il suo viso era impassibile. Non provava rancore, non era pentita, per quello che aveva fatto. Questo la terrorizzò...cosa stava succedendo? Si chiese.

Tornò a fissare il prigioniero torturato e ricordò...

... nel bosco, quando lei e Clarke stavano scappando dai ribelli. Quando stavano andando al villaggio Arca per chiedere aiuto, per affrontare i nemici a Mount Weather. Si erano imbattute in uno dei tanti agguati dei ribelli, ma invece di affrontarli si erano nascoste in un cespuglio. Tutto per non lasciare cadaveri e rivelare così la loro posizione. Sì, si erano nascoste, le era costato farlo ma era la decisione migliore. Adesso invece non doveva più farlo.

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