(Capitolo 39) Lo scorpione

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ATTENZIONE: questo capitolo è INDICATO per un pubblico ADULTO.  

[in una serata illuminata solo dalla luna...] ATTENZIONE: questo capitolo è INDICATO per un pubblico ADULTO.

Lexa rientrò a palazzo dopo una lunga e faticosa giornata. Era distrutta, gestire tutta questa situazione dei ribelli era stressante.

Recuperò la coperta e si diresse nel suo rifugio per sdraiarsi e riposarsi un po'.

Quando varcò la soglia però...vide una figura appoggiata al muretto. Le dava le spalle. Avrebbe riconosciuto quel corpo meraviglioso anche ad occhi chiusi.

Le scappò un sorriso. E si fermò lì, ad ammirarla un po' alla luce della luna.

Poi si fece avanti schiarendosi la voce, finse di essere sorpresa e disse "Clarke. Che ci fai qui?" si avvicinò un po' a lei e aggiunse "non puoi stare qui, è rischioso. Potrebbero capire"

Clarke non si girò era persa nei suoi pensieri

"come hai fatto ad eludere la guardia?"

Questa domanda la riportò al presente...

"il lasso di tempo del cambio turno è stato ridotto praticamente a..." Lexa fece una pausa finse di pensarci e poi continuò "a...zero"

Clarke sorrise e finalmente rispose "ah si? E perché?"

"diciamo che una ficcanaso riusciva sempre ad sgattaiolare indisturbata"

"una ficcanaso eh?" chiese Clarke guardandola male

Lexa rise "allora?" disse incitandola a parlare, era curiosa.

"non te lo dirò mai" disse alla fine Clarke

Lexa ci rimase male e fece la faccia triste, scatenando una risata di Clarke. Risata però che durò poco.

Lexa capì "stai pensando ad Octavia vero?"

"sono molto preoccupata per lei. È stata tutta colpa mia Lexa. Avevo promesso di starle vicino e non l'ho fatto. Aveva bisogno di me e io non c'ero. Avevi ragione, non dovevamo portare Lincoln con noi, a Mount Weather. Questo l'ha fatta infuriare ancora di più. E adesso, per colpa mia se la prenderà con te."

Lexa non disse nulla

"è confusa...e...e arrabbiata. E a tutte le ragioni per esserlo. Ma... ti prego...ti prego Lexa dimmi che non..."

"Clarke calmati. È vero la tua amica è arrabbiata e si vuole vendicare. La capisco. Ma... non credo che Octavia si sia unita ai ribelli"

"e se invece fosse proprio così? Tu...tu la..." le parole le morirono in bocca poi disse "non voglio che succeda. Non di nuovo. Prima Bellamy e adesso anche lei..." mosse la testa agitata "mi sembra un incubo"

"calmati. La troveremo, te lo prometto. E la riporteremo a casa, al sicuro"

Clarke annuì. Poi la vide e disse "la coperta rossa. La stai usando di nuovo" poi la fissò dritto negli occhi e chiese "sapevi che sarei venuta?"

"ci speravo" rispose e aggiunse "ho pregato le stelle tutte le sere, di vederti" ammise guardando le stelle di sua madre e di Selene.

"mi dispiace. Era pericoloso venire. Non volevo rischiare di mandare tutto all'aria"

"lo so...tranquilla" disse Lexa mentre continuava a guardare le stelle in particolar modo quella di Selene. E chiese "come sta il piccolo Leo? Sai, non avrei mai pensato che una figura così piccola potesse mancarmi" ammise

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