Cameron Point of View
Uscii da casa sua con un sorrisetto soddisfatto per la mia piccola vittoria: Ariana era attratta da me e ne avevo avuto la prova tangibile.
Posso sfruttarlo a mio vantaggio...
Nonostante questo però non ci aveva pensato due volte a cacciarmi; era l'unica cosa che non riuscivo a capire.
Se è attratta da me, perché respingermi? Mi aveva in camera sua, chiunque ne avrebbe approfittato.
In realtà l'avevo provocata più per rabbia che per una reale soddisfazione, ero infuriato perché aveva ricominciato a comportarsi da stronzetta e volevo darle una lezione.
Per fortuna uscendo di casa non incontrai sua madre, era molto peggio della figlia e odiavo il modo in cui mi aveva fatto sentire.Arrivato in strada il mio autista era già lì ad aspettarmi, entrai svogliatamente lasciandomi cadere sui sedili in pelle. Mi sentivo un dolce profumo di miele addosso, per un istante mi ritornò alla mente la morbidezza del suo liscio collo sulle labbra, il suo tenero trasalire ogni volta che la sfioravo... era stato inaspettatamente piacevole.
Un secondo... tenero?! Ho davvero formulato quella parola nella mia mente? Come diavolo la conosco? Puah! L'unica cosa divertente è stata guardare la sua faccia oltraggiata subito dopo! mi convinsi con una smorfia di fastidio in faccia.
Non mi aveva tirato a sé, non mi aveva spogliato o baciato, ero ancora sconvolto dal fatto che per tutto il pomeriggio non avesse provato nemmeno una volta a sedurmi.
Non so perché ma la cosa mi stuzzica.
Eppure ero certo che quella ragazzina era una
portatrice sana di rotture di palle; quindi è meglio evitare intoppi.Quando finalmente arrivai a casa trovai Tony ad aspettarmi: il lavoro mi chiamava e se non fossi stato reduce da una giornata di scuola, la cosa non mi avrebbe infastidito.
Il punto era che non avevo un attimo di respiro... Non era passata nemmeno una settimana e già quella situazione mi pesava in maniera assurda.-Allora, ragazzo, come va la scuola?- chiese il mio agente, guadagnandosi un'occhiataccia.
-Andiamo, non può essere così male- mi incoraggiò.
-Disse colui che non voleva restare "in quell'inferno un minuto di più"- gli ricordai, scimmiottando le sue parole.
-Ma io sono giustificato, tu invece sarai il più popolare, di quelli che rendevano la mia vita un inferno- borbottò grattandosi la nuca, forse preso dai brutti ricordi.
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Take me Home
RomanceLui è un famosissimo cantante superficiale e arrogante. Conduce una vita senza regole che gli porterà non pochi guai... Dopo una delle sue solite bravate, viene condannato da un giudice a una punizione molto particolare! Lei è una brillante student...