Ariana Point of View
La giornata fu costellata da eventi che definire bizzarri sarebbe un eufemismo: il primo della lista era sicuramente l'essermi svegliata abbracciata a Cameron, come se fosse il pupazzo di Winnie the Pooh con cui dormivo.
E sia chiaro che ho poche sicurezze nella vita ma una di queste è che Cameron del dolce e innocente orsetto mangia miele non ha assolutamente nulla...
Il secondo e non meno trascurabile era l'enorme livido che troneggiava sul mio povero sedere dopo essere caduta, quando ero convinta di esserci andata a letto... e il terzo, forse più sconvolgente di tutti, era la stranissima sintonia che si era creata tra noi.
Ovviamente continuavamo a punzecchiarci e battibeccare ma era più un modo scherzoso che fastidioso come al solito.Devo ancora realizzare il fatto di aver passato la notte con lui e questo di certo non deve mai più capitare. Eppure tutto sommato la sua compagnia non mi dispiaceva più di tanto. Insomma non mi viene voglia di tramortirlo con un oggetto appuntito da parecchio ormai, il che è decisamente anormale.
Le cose tornarono nella giusta prospettiva soltanto dopo aver conosciuto la sua simpaticissima mamma, che mi fece tornare la rassicurante e solita voglia di avere a portata di mano un oggetto appuntito, molto appuntito. Andai via su tutte le furie, anche se sapevo di non potermela prendere con Cameron quella volta, nonostante cercassi dentro di me un motivo qualsiasi per odiarlo; le nostre madri si erano comportate entrambe in modo pessimo e senza giustificazioni valide ma noi non ne avevamo colpa.
Prima di tornare a casa passai alla stazione e dopo aver salutato Paul e averlo rassicurato sulle condizioni della mamma, iniziai a cantare con sollievo.
Devo esercitarmi in vista dell'esibizione al locale o farò una colossale figuraccia...
Per fortuna riuscii in quel modo a sbollire anche la rabbia per l'incontro con Dina Wells.
E pensare che mi piaceva anche come attrice!
Giurai a me stessa di non guardare mai più uno dei suoi stupidi film. Dio! quanto odio la gente famosa.
Una vocina perfida dentro di me ci tenne a ricordarmi che ci avevo passato la notte e parte del giorno con una persona famosa e che mi era pure piaciuto; soffocai immediatamente quegli assurdi e fastidiosi pensieri.Mai e poi mai ricapiterà una follia del genere.
Ero ancora abbastanza spossata per la febbre, così decisi di tornare a casa e starmene al caldo nel mio letto; avrei saltato una visita all'ospedale ma meglio perderne una sola che molte altre per non essere stata prudente.
Avvisai col cellulare la mamma che purtroppo si preoccupò molto ma per fortuna riuscii a tranquillizzarla almeno un po'.
Non appena varcai la porta mi sfilai i vestiti scomodi e indossai subito pantaloncino e top, poi mi fiondai a letto esausta.
STAI LEGGENDO
Take me Home
RomanceLui è un famosissimo cantante superficiale e arrogante. Conduce una vita senza regole che gli porterà non pochi guai... Dopo una delle sue solite bravate, viene condannato da un giudice a una punizione molto particolare! Lei è una brillante student...