Cameron Point of View
Quando la giornata di scuola finì e tornai a casa, mi convinsi a tentare almeno di studiare qualcosa.
Avevo il libro di chimica davanti e ovviamente non ci capivo una mazza. Tuttavia la figuraccia era riuscita a farmi trovare un motivo per studiare, oltre alla bravata della sera precedente e il litigio con tutti.
Dopo un'ora, spesa nel vano tentativo di raccapezzarmi tra formule e definizioni, feci volare il libro dalla finestra.
Ora basta! Quella ragazzina mi aiuterà, con le buone o con le cattive! decisi su tutte le furie.
Nessuno mi dice di no, io ottengo sempre quello che voglio, pensai stizzito.
Chiamai il mio autista, raccolsi il libro dal giardino e mi diressi a casa di quella stramaledetta spina nel fianco. Salii le scale a due a due e quando bussai, sperai che non aprisse sua madre o sarei stato cacciato a calci in culo.
La serratura scricchiolò e mi trovai davanti Ariana in canottiera e pantaloncini corti, deglutii a quella vista che non mi aspettavo.Un forte calore dovuto all'alto riscaldamento usciva dalla casa.
Sembra che vivano ai tropici!
La liscia pelle ambrata delle gambe era scoperta e mi persi per un istante a fissarla, con il desiderio di poterla sfiorare. Ritornai subito in me e registrai anche la sua espressione di disappunto e fastidio.
-E tu cosa vuoi?!- domandò, con le braccia incrociate al petto.
-Le mie lezioni, ora. Oppure andrò dritto dal signor Peterson a dirgli che ti rifiuti di aiutarmi, ti rovinerà la media- la minacciai e lei mi fissò sconcertata.
-Non oseresti- sibilò.
-Mettimi alla prova- feci un passo avanti sfidandola e lei ne fece uno indietro.
-Non puoi trovarti un'insegnante privata?! I mezzi non ti mancano!-
-Sai quanto ci vuole per trovare dei collaboratori adatti? Gente affidabile che non se ne vada in giro a fare interviste? Per non parlare di tutti gli accordi di riservatezza che dovrei preparare!- sbuffai.
-Non mi interessa! Devi andartene, Cameron. Non è un buon momento...- stava per spingermi fuori, ma opposi resistenza e mi piantonai caparbiamente sul posto.
-Invece è proprio il momento adatto, non mi muovo di qui, Ary- ormai era incredula.
Ma io non avevo alcuna intenzione di demordere, avrei ottenuto ciò che volevo come sempre.
-Non hai sentito cos'ha detto mia figlia? Non sei il benvenuto qui, devi andartene.-
Solo la madre ci mancava!
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Take me Home
RomanceLui è un famosissimo cantante superficiale e arrogante. Conduce una vita senza regole che gli porterà non pochi guai... Dopo una delle sue solite bravate, viene condannato da un giudice a una punizione molto particolare! Lei è una brillante student...