Ariana Point of View
Terminammo di cantare stretti in un abbraccio a microfoni incrociati e rimanemmo così più del dovuto; solo quando la base terminò riuscii a distogliere lo sguardo dai suoi occhi e l'incantesimo si spezzò.
Mi allontanai da lui come punta da una vespa, mettendo una certa distanza tra noi.
-Non male- disse con un sorrisetto, ignorando volutamente ciò che era appena successo.
Mi chiesi se anche lui avesse provato le mie stesse sensazioni, a differenza mia però sembrava molto più tranquillo...
Proseguimmo con le prove tutto il giorno e onde evitare ulteriori situazioni equivoche, rifiutai duetti e altre canzoni d'amore. Non potevo permettere alle sensazioni che stavo provando di crescere ancora, dovevo mantenere un certo distacco con lui se non volevo bruciarmi ma era più facile a dirsi che a farsi.Cameron era un insegnante instancabile e molto attento a qualsiasi imperfezione ed errore, si vedeva quanto era preparato. Il suo successo non era dovuto solo al suo aspetto come capitava spesso, lui sapeva davvero il fatto suo.
-Forza, un'altra!- esclamò dopo due minuti di pausa.
È un vero e proprio schiavista, anche peggio di me!
Non stetti a lamentarmi, in fondo era ciò di cui avevo bisogno ed ero fortunata ad avere lui come insegnante, almeno quanto lui era fortunato ad avere me.
Ci fermammo solo per mangiare e mi sfinì, tuttavia quella giornata mi parve sfuggire via veloce come un fiume in corsa, forse perché fu una delle più belle che riuscivo a ricordare; senza che me ne accorgessi, scese la sera e con essa la mia esibizione che si avvicinava.
Cam mi preparò un suo intruglio a base di miele per la voce e mi costrinse a berlo ma mentre lo sorseggiavo mi raggelai e scattai sconvolta.-Oddio! Ma non ho pensato a cosa indossare!!- esclamai sgomenta. -Come ho fatto a non pensarci! Dovrò andarci con la felpa! Merda... merda... merda!!-
Lui se ne stava stravaccato sul mio letto, ignorando la mia crisi di panico e lanciando in aria il mio Pooh come se fosse una pallina, faceva commenti sarcastici ogni volta che lo guardava bene in faccia: lo paragonava a una scrofa, un orso assassino, un essere raccapricciante, al professor Peterson...
Quel ragazzo ha dei seri problemi, diamine!
Provai a toglierglielo di mano ma non ci riuscii e temendo che si rompesse decisi di cedere. Tuttavia stava mettendo a dura prova la mia pazienza... niente di nuovo insomma.
-Invece di fare lo stupido, vuoi almeno far finta di partecipare al mio dramma?- mi passai una mano tra i capelli frustrata.
A quel punto lui mi guardò annoiato. -Sì dà il caso che il tuo salvatore abbia pensato anche a questo- si pavoneggiò. -È proprio lì dentro...- disse indifferente e mi indicò la borsa da cui aveva preso il suo mp3.
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Take me Home
RomanceLui è un famosissimo cantante superficiale e arrogante. Conduce una vita senza regole che gli porterà non pochi guai... Dopo una delle sue solite bravate, viene condannato da un giudice a una punizione molto particolare! Lei è una brillante student...