Ariana Point of View
Il giorno seguente mi svegliai con un sorriso compiaciuto stampato in faccia: di quelli che dimostrano in maniera lampante che avevo passato la notte migliore della mia vita.
Di quelli che sicuramente avrebbero accresciuto il suo ego già smisurato ma non mi importava: volevo chiedergli se anche lui si sentiva come mi sentivo io, come se avessimo condiviso lo stesso cuore.
Se entrando dentro di me si era sentito parte di me stessa, come io mi ero sentita parte di lui.
Ma quando mi voltai dall'altro lato del letto, la realtà mi venne schiaffata in faccia con tutta la violenza e la disillusione che la vita mi aveva abituato a subire. Le mie fantasie si sbriciolarono come sabbia, nello stesso modo in cui si sbriciolò il pulsante e illuso muscolo nel mio petto. Si incrinò per la seconda volta nei miei brevi diciassette anni, alla vista del letto vuoto e dell'insulso biglietto che mi aveva lasciato. Mi chiesi in quel momento quante volte un cuore potesse essere spezzato, prima di smettere totalmente di provare emozioni.Non so per quanto tempo rimasi immobile su quel letto con il suo biglietto tra le mani. Avevo provato a essere forte come sempre, perché avevo giurato a me stessa che nessun altro mi avrebbe fatto provare ciò che mi aveva fatto provare mio padre e per questo mi morsi le labbra fino a farle sanguinare, pur di non lasciare che una sola lacrima solcasse il mio volto.
-Cam, sveglia! Il mattino ha l'oro in bocca!- urlò Vincent spalancando la porta ed entrando in camera fischiettando.
Fu lui a riscuotermi dall'assurda immobilità che mi aveva colpito e gli bastò un solo sguardo per capire la situazione. Batté più volte le palpebre e stette un minuto buono in silenzio, io evitai a ogni costo i suoi occhi perché sapevo che sarebbe bastato a farmi capitolare e non volevo.
-Gli darò una lezione!! Giuro che stavolta non la passa liscia! Gliel'avevo detto! L'avevo avvisato!!- sbottò, passandosi una mano tra i capelli e stringendo i pugni fino a farsi sbiancare le nocche.
Stava per uscire su tutte le furie, diretto sicuramente da lui per litigarci ma lo bloccai.
-N... no Vincent... per favore!- balbettai -voglio solo andare via di qui- solo quando guardò i miei occhi si convinse.
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Take me Home
RomanceLui è un famosissimo cantante superficiale e arrogante. Conduce una vita senza regole che gli porterà non pochi guai... Dopo una delle sue solite bravate, viene condannato da un giudice a una punizione molto particolare! Lei è una brillante student...