Il prezzo delle proprie scelte

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Ariana Point of View

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Ariana Point of View

La mia vita stava letteralmente andando a rotoli: ero passata dall'essere una ragazzina anonima e quasi invisibile, al diventare la nuova fiamma di Cameron Wells e la figlia segreta di Ryan Harries.
Cam fece di tutto per evitare che ci pensassi e fissare l'incontro con quel dottore fu davvero la cosa più bella che potesse fare per me in assoluto.

Ormai non ho più parole sufficienti per ringraziarlo. Per non parlare del modo protettivo in cui si è comportato quando mio padre si è presentato a casa mia...

La breccia minuscola che si era aperta nel mio cuore si stava trasformando in una voragine e la cosa mi spaventava a morte, perché più io mi fidavo di lui, più aumentavano le possibilità di rimanerci scottata.
Poi c'era il tasto dolente: Ry Harries... ancora non potevo credere che quell'uomo aveva davvero varcato la porta del mio minuscolo appartamento e che aveva addirittura avuto la faccia tosta di chiedere della mamma. Me ne stavo a rimuginare su quanto successo e non riuscivo a tranquillizzarmi per niente...

Cam era andato via da qualche ora per il concerto e avevo tentato di distrarmi con i compiti e con le faccende di casa ma alla fine non resistetti ed ebbi la pessima idea di ricontrollare i social e gli articoli, nonostante lui mi aveva sconsigliato più volte di farlo e aveva decisamente ragione.
Gli insulti che avevo letto mentre facevamo colazione erano tantissimi ma in quel momento si stavano quadruplicando: tutti sembravano avere da ridire sulla mia statura, sul mio modo di vestire, di sorridere, su ogni piccola cosa; le ammiratrici di Cameron mi detestavano a prescindere e sembravano sentirsi in diritto di giudicarmi solo perché ero diventata un "personaggio pubblico".

Ci fu un commento in particolare che mi ferì parecchio: tanto l'abbiamo capito che volevi solo farti notare da tuo padre! Se lui ti ha scaricata figurati quanto ci metterà Cameron!

Quanto possono essere cattive le persone dietro una tastiera?

Alcune invece mi linkarono perfidamente un articolo: era un'intervista in cui Cameron parlava della sua voglia di libertà e di quanto adorava la sua vita senza regole e costrizioni. Sapevo che l'ultima cosa che voleva, fino a poco tempo fa, era immergersi in una relazione, nonostante lui stesso me l'aveva chiesto. L'ombra del dubbio ricominciò a serpeggiare tra i miei pensieri e iniziai a chiedermi quanto avrebbe resistito; il fatto che quella sera non fosse lì a rassicurarmi non migliorò la situazione. Così decisi di andare a letto e di evitare a tutti i costi di pensare.

****

L'indomani mi alzai presto per non tardare a scuola e nonostante le critiche che avevo letto su internet, decisi di non rinunciare alla mia solita felpa.

Non mi lascerò certo condizionare da quattro invasate che sbavano dietro uno che manco conoscono davvero!

Una vocina dentro di me, mi fece notare quanto avessi sbavato anche io la prima volta che entrò in classe... sbuffai e chiusi la porta alle mie spalle. Sono dettagli irrilevanti!
Cameron mi aveva mandato un auto ma decisi di non rinunciare nemmeno alla mia solita routine... Ne ho bisogno, quindi ringraziai l'autista ma decisi di recarmi alla stazione.

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