Ariana Point Of View
"Allora vattelo a prendere"
Con quella semplice frase mia madre mi aveva assolutamente sconvolta... mai e poi mai mi sarei immaginata una cosa del genere uscire dalla sua bocca.
"Sta' lontana dalle Rock star squattrinate, portano solo guai" questo mi ha sempre ripetuto in continuazione...
Invece, incredibilmente, si era risvegliata e aveva scelto di dare una possibilità a mio padre, per poi consigliarmi di riprendermi Cameron.
Avrei dovuto dirle che era pazza, che lui l'aveva combinata troppo grossa; invece la sola idea mi elettrizzava, il solo pensiero di averlo nuovamente al mio fianco faceva battere a mille il mio cuore...Aveva sbagliato ma aveva anche saputo chiedere scusa e si era pentito immediatamente. Io invece l'avevo respinto e umiliato, perché aveva ferito il mio orgoglio e non potevo accettarlo.
Possiamo perdonarci a vicenda?
Poi c'era un altro problema da non sottovalutare: quella specie di dea della sua ragazza.
Insomma come posso competere con lei?
Non potevo e lo sapevo benissimo. Potevo soltanto giocarmi il tutto per tutto e farlo nel modo più umiliante e plateale che mi veniva in mente.
Dio! Al solo pensiero di ciò che la mia mente ha partorito ho la nausea.
Eppure quell'assurda idea mi era balzata in testa non appena la mamma aveva pronunciato quelle parole. Dopo averla salutata, uscii fuori dalla sua camera e nel corridoio dell'ospedale trovai Ginnifer e Vincent.
-Fermi, voi due dovete aiutarmi- corsi verso di loro che probabilmente stavano per raggiungermi.
-Cosa? E tua madre?- domandò Ginnifer, aggrottando le sopracciglia.
-Lei sta meglio adesso e dopo torneremo immediatamente qui ma io devo fare una cosa prima- confessai sulle spine, giocherellando con i capelli raccolti nella solita coda.
-Che cosa?- chiese Vincent interdetto.
-Una pazzia.- Senza altre spiegazioni li trascinai via con me e arrivati all'auto di Vincent gli spiegai dove dovevamo andare.
Lui sgranò gli occhi sorpreso e alla mia amica per poco non venne una sincope. Presi un piccolo quaderno che da giorni portavo con me e iniziai a stringerlo convulsamente tra le mani; più ci avvicinavamo e più mi sembrava totalmente una pazzia.
Farò la più colossale figuraccia del secolo...
-Cosa c'è lì dentro?- chiese Ginnifer dopo un po' che lo stringevo.
-Una canzone... i... io l'ho scritta in questi giorni- confessai con le guance praticamente in fiamme e lei per fortuna decise di non indagare, almeno non subito.
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Take me Home
RomanceLui è un famosissimo cantante superficiale e arrogante. Conduce una vita senza regole che gli porterà non pochi guai... Dopo una delle sue solite bravate, viene condannato da un giudice a una punizione molto particolare! Lei è una brillante student...