3.

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Il sole era già alto nel cielo quando Hermione si svegliò, avvolta in un groviglio di coperte.
La scorsa notte lei e Isaac ci avevano dato dentro e ora il ragazzo riposava tranquillamente accanto a lei.
Passò parecchio tempo a guardarlo dormire, mentre il petto nudo di Isaac si alzava e abbassava seguendo il ritmo regolare del suo respiro. Il sole gli batteva sul viso, facendogli sembrare i capelli marroni chiaro di un biondo dorato. Evidentemente gli dava anche fastidio agli occhi, perché rotolò fino a ritrovarsi a pancia in giù, regalando a Hermione la splendida vista della sua schiena perfetta. La ragazza sorrise nell'osservarlo, sembrava un bambino addormentato. Il suo bambino.
Quando si alzò dal letto, facendo molta attenzione a non svegliarlo, lo vide mentre, nel sonno, col braccio tastava la parte del letto dove si trovava lei poco prima. La stava cercando. Hermione si infilò alla svelta una maglietta presa a caso dall'armadio e tornò a letto, dove la stava aspettando un Isaac ormai sveglio.
«Mi sono svegliato e non c'eri.» le disse con la voce impastata dal sonno mentre la stringeva a se. «Non voglio che si ripeta mai più.»
Hermione non rispose, lasciando che il respiro caldo del ragazzo le solleticasse il collo.
«Sei bellissima, Hermione.» fece baciandole l'incavo del collo. Lei rabbrividì al suo tocco.
Per un momento, quando ebbe chiuso gli occhi, credette che fosse un'altra la persona dietro di lei. Un ragazzo dagli occhi grigi e i capelli talmente chiari da poter quasi essere scambiati per bianchi.
Il pensiero di Draco le fece provare un male fisico al petto, ma provò con tutta se stessa a scacciarlo. Ormai la storia con Draco era finita, così come sicuramente i suoi sentimenti per lei. Doveva accettarlo; erano passati sette anni e né lui né i suoi amici avevano fatto niente per contattarla. Era orribile sapere che le persone per cui avrebbe dato la vita non avrebbero fatto lo stesso per lei, ma ormai aveva imparato a conviverci.
Si voltò verso il suo compagno di letto, il cui sguardo già luccicava di desiderio.
«Sei bellissimo anche tu, Isaac, solo che non te ne rendi conto.» lo baciò delicatamente sulla mascella, per poi avvicinarsi sempre più alle labbra. «Sei una meraviglia.»
Isaac rispose immediatamente al bacio, trascinando Hermione sopra di se. «Pronta per un secondo round, dolcezza?»
Qualcuno rispose al posto della ragazza. «Temo dovrete rimandare a più tardi.»
Dimitri era appoggiato allo stipite della porta, con gli occhi rosso fuoco puntati sui due ragazzi. Il suo viso era una maschera impassibile, un'espressione impossibile da decifrare. Isaac si allontanò immediatamente da Hermione, imbarazzato per essere stato scoperto così dal fratello. La ragazza invece non parve preoccuparsi di nulla, si alzò dal letto stiracchiandosi e raggiunse l'uomo dai capelli neri. «Bonjour mon amour.» lo salutò come se niente fosse e si alzò sulle punte per dargli un dolce bacio sulle labbra.
Isaac, che per un istante aveva creduto di poter finalmente essere l'unico uomo nella vita di Hermione, fremette di gelosia.
Dimitri allontanò rudemente Hermione da se, per poi fissare il fratello negli occhi. Gli stava leggendo la mente, quello lo avevano capito tutti, e quel che stava vedendo, a quanto pareva, non gli stava piacendo affatto.
«Preparati. Dobbiamo andare.» disse poi, freddo. «E quanto a te,» si rivolse a Hermione che mangiucchiava una caramella, seduta sul comodino. «Tu vieni con me.»
Hermione mandò un bacio volante a Isaac e seguì Dimitri fuori dalla stanza. Percorsero il lungo corridoio passando davanti a quella che prima era la sua vecchia camera per poi fermarsi davanti a quella di Dimitri.
«Entra.» le ordinò. E lei, sempre col quel sorriso sfottente sulle labbra, non se lo fece ripetere due volte.
Dimitri non fece nemmeno in tempo a chiudere la porta che lei già si era sfilata la maglietta, che aveva preso in prestito da Isaac, e si era messa a rovistare nel suo armadio, nuda, in cerca di qualcosa da indossare.
La osservò silenzioso, seguendo con gli occhi ogni suo aggraziato movimento. Quella ragazza riusciva ad ipnotizzarlo, facendogli come dimenticare tutto il resto.
Una manciata di minuti dopo, Hermione sbuffò rassegnata, buttandosi a peso morto sul letto, facendo venire a Dimitri la voglia di sorridere. Certe volte sembrava così innocente, come se tutto quello che facesse fosse spontaneo, una cosa naturale, parte di lei. Eppure sapeva benissimo che non era più così, almeno non da quando l'avevano portata lì.
Dimitri si ricordava benissimo com'era prima: buona, premurosa, leale e coraggiosa. Sin da subito l'aveva colpito. Soprattutto il suo modo di amare gli altri senza riserve. L'aveva vista lottare con quel ragazzino dagli occhiali rotondi, il quale pareva riuscire a infonderle un coraggio che non aveva mai visto in nessun altro prima di lei.
L'aveva vista preoccuparsi per la sua salute, e per il timore di aver perso la sua amicizia.
Ma forse la cosa che più l'aveva sconvolto era quando l'aveva vista insieme al biondo.
Ogni volta che era con lui le brillavano gli occhi in un modo incredibile, anche quando la faceva arrabbiare. Sembrava più potente, mille volte più forte, come se niente potesse fermarla. Inarrestabile. Innamorata. Oh sì, nel suo sguardo c'era l'amore, l'amore quello vero e puro, quello che andava al di sopra di ogni diversità, di ogni difetto, di ogni cosa.
E lì, lì li aveva invidiati. Perché sapeva che lui non sarebbe mai stato amato da una donna tanto quanto Hermione Granger amava Draco Malfoy. E sapeva inoltre che lei non sarebbe mai stata sua, che non lo avrebbe mai amato -che non avrebbe mai amato nessuno- tanto quanto amava lui.
E nemmeno ora lei era completamente sua; c'era sempre quella parte di lei nascosta, impossibile da attraversare, che riservava solo a quel dannato ragazzo dai capelli biondi, perché solo lui e lui soltanto l'aveva conosciuta veramente e amata veramente.
«Mettiti quelli.» le consigliò Dimitri, ricordandosi che avevano un impegno, indicandole un mucchietto di vestiti appallottolati sopra una sedia.
Le si illuminarono gli occhi. «Giusto!»
E Dimitri non poté fare a meno di sorridere.
Vi state chiedendo se era arrabbiato perché l'aveva trovata a letto con suo fratello? Si, in fondo lo era.
Ma non riusciva ad essere geloso di Isaac, perché sapeva che Hermione non era innamorata nemmeno di lui. Lei non amava nessuno. Lei non era di nessuno. Con una sola eccezione, ovviamente.

I Have Died Every Day Waiting For YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora