Martijn POV
È tutta la sera che i genitori di Railynn le lanciano occhiatacce. Poi le dicono che è un barile quando in realtà si vede lontano un miglio che è sottopeso. Ma questi genitori.... Ma ci pensano a come si sente quella povera ragazza? Io spero di non rivederli mai più. Mi fa innervosire stare a tavola con delle persone così.
E poi, serve incazzarsi con la propria figlia perché è caduta da un cazzo di tacco 12? E con me che grazie a Dio l'ho presa al volo, altrimenti sbatteva la testa sul tavolo.
Ma se si incazzano con me alla fine lo capisco. Non vogliono contatti fisici tra Railynn e altri ragazzi. E io le ho quasi toccato il culo, ok.
Ma non si può vietare alla propria figlia di innamorarsi.
È impossibile.
L'amore non si controlla, è una cosa troppo grande per essere tenuta a bada dagli esseri umani. Finirebbe tutto come in politica: in una montagna di merda.
L'amore è istinto, è cieco e pure sordo. E soprattutto non ha confini.
Perché sto facendo queste riflessioni filosofiche? Bah.
Fatto sta che ora che mi sono avvicinato a Railynn, ho colto un sorriso sulle sue labbra. Ma non qualcosa di strano eh, scordatevi l'amore. Semplicemente come se dicesse 'hey, mi fa piacere che a qualcuno importi di me'.
[...]
Due giorni dopo, lunedì mattina.
La cena di sabato sera non si è conclusa nel migliore dei modi. Semplicemente i Jannsen se ne sono andati senza troppo fermarsi a salutare.
Ma che cavolo c'entra la mia famiglia? Mah.
Comunque è lunedì mattina e mi sveglio abbastanza presto. Certo, sono solo le 11.30. Vado in bagno, mi lavo i denti e mi faccio la barba. Metto il mio solito dopobarba e vado in camera a prepararmi per una giornata molto scialla.
Apro il mio armadio e scelgo di indossare dei jeans scuri e una maglia grigia con una felpa con la zip.
Innanzitutto mi cambio i boxer, poi prendo questi skinny jeans dall'armadio, li dispiego e inizio ad infilare le gambe sedendomi sul letto. Mi alzo per infilare il sedere e nel frattempo vado a prendermi un paio di calzini. Li infilo con delle mosse da contorsionista, non essendo capace di piegare bene le gambe.
Prendo una cintura dal cassetto, la infilo nei passanti e poi mi chiudo i pantaloni, accorgendomi che la cintura non è necessaria.
Railynn, non la vuoi un po' della mia ciccia? Penso ridendo.
Che ragazza stana però. Pensandoci un attimo... Mi sa che quasi le piace da quanto le fa schifo farsi insultare dai genitori ed essere vincolata a loro come un cane alla catena.
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THE ONE ~MARTIN GARRIX~
FanfictionCerto che ci vuole coraggio ad andare in giro con una gonnellina rosa confetto, penso io. D'un tratto lei si volta, guardando nella mia direzione e uscendo da quell'edificio che più che una scuola sembra un castello macabro. Anche se per andare...