Capitolo 47

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Ecco il trailer,vi consiglio di andare a leggere lo spazio autrice infondo dopo aver letto il capitolo,perché ci sarà il cast della storia che poterete benissimo trovare su Google. Tutti i personaggi sono presenti anche nel trailer. Grazie.

Valentina pov's
Ok,aspetto ancora due minuti,se non arriva mangio la pizza da sola.
Ma,cosa ti aspettavi? Hai spento la chiamata prima ancora di sapere la sua risposta,forse è occupato,o già in compagnia.
Sarà con una delle sue 'ragazze facili',ora che non ha più Laura. Sinceramente non so neanche perché lo sto ancora aspettando,è già passato troppo tempo,la pizza si starà raffreddando,ma qualcosa mi spinge ad aspettare,qualcosa che potrebbe anche non arrivare. Perché nonostante tutto,sono ancora qui? Pronta ad aspettarlo? Perché?
Forse,perché a lui ci tieni davvero,anche se non l'hai ancora capito. Valentina,muoviti,questo ragazzo è diverso dagli altri,a te piace,ma non lo hai ancora capito.
Sarà. Uno,due,tre... Ancora con questo giochetto? Dai tesoro,mangia quella pizza.
Mi arrendo. Ma,cosa stavo pensando? Che si sarebbe catapultato a casa mia come un razzo,mangiando una pizza quasi gelata,solo per stare un po' con me? Sono davvero ridicola.
Mi alzo per poi dirigermi in terrazza. Osservo il cielo,è buio,ricoperto interamente da nuvole,tranne una piccola parte centrale,dove si scorge la luna,con la sua strabiliante lucentezza e una piccolissima stella,forse l'unica oserei dire,che le sta vicina,quasi come se stesse per toccarla. Osservo spesso questa piccola stellina,spesso cambia posizione,a volte è molto lontana dalla luna,eppure c'è qualcosa che le attrae,che le spinge a tornare vicine,senza però potersi toccare definitivamente. Forse io e Benjamin siamo come la luna e quella piccola stella,a volte siamo lontani,distaccati,altri siamo così vicini da unire persino le nostre labbra,che poi si staccano dando un motivo in più per allontanarsi l'uno dall'altra. Ecco cosa siamo,possiamo paragonarci a queste sue figur- Drin Dron...
I miei pensieri filosofici vengono interrotti dal campanello che mi costringe a tornare dentro. Fuori si stava così bene,anche se devo ammettere che il freddo sta prendendo il sopravvento ormai. Il vento picchia sul viso facendolo arrossare violentemente.
Mi dirigo verso la porta,per aprire,sicuramente sarà Vince,a quest'ora. Indosso un abito aderente,fino a sopra i ginocchi color rosso acceso,ho i capelli lisci con dei boccoli alle punte,sono truccata,ma non troppo. Potrei sembrare una stupida,vestita così per stare a casa da sola,ma beh stavo cercando l'outfit giusto per la sfilata di moda che si terrà fra meno di quattro giorni. Sarà un evento molto importante e voglio essere perfetta,impeccabile. Potrebbe essere l'occasione buona,qualcuno potrebbe notare i miei abiti e cogliere il mio talento. Per poi magari offrirmi uno stage in una città europea. Infondo è proprio questo il mio sogno e mi pento di averlo trascurato. Tornerò in campo,più forte di prima. Perché è così che sono. Sono forte.

Mi avvio verso la porta assorta dai miei pensieri. La apro senza prima aspettare di vedere chi si trovi dietro di essa. Rimango quasi immobile vedendo Benjamin davanti a me,con i capelli e i vestiti bagnati. Indossa una maglietta bianca che si è letteralmente appiccicata al suo corpo lasciando intravedere i suoi muscoli ben scolpiti. Ha dei jeans neri stretti strappati lungo le ginocchia,e degli anfibi neri accompagnati da un chiodo di pelle che porta addosso. È bellissimo anche se è bagnato. I capelli fradici gli ricadono sugli occhi mentre io continuo a fissarlo,distolgo subito lo sguardo arrossendo violentemente quando lui comincia a ridere.
"So di essere bello,ma così mi consumi" sorrido e poi lo faccio entrare. "Credevo non saresti venuto" quasi sussurro abbassando lo sguardo.
"Quella cazzo di macchina non partiva e la moto non aveva benzina e allora sono venuto qua a piedi. Ma,a metà strada ha iniziato a piovere e beh,eccomi qui anche se sono fradicio" comincio a ridere senza riuscire a smettere. Fa un sorriso imbarazzato e si gratta dietro la nuca. "Posso sempre darti una maglia di Vince" gli propongo vedendo subito comparire sul suo volto una smorfia di disgusto? "No,no,no preferisco stare fradicio che mettere la maglia del tuo ragazzo". Mi porto una mano sulla fronte,"Non è il mio ragazzo" sussurro facendomi sentire. Lo vedo buttarsi sul divano in quel modo poco fine che adoro. È così buffo.
Ammettilo,tu ne vai pazza.
Non è il momento.
Non è mai il momento.

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