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Dopo aver bevuto due chupito la testa iniziò a girarmi un pò.

Beth andò avanti bevendosene altri tre.

Sentirsi ubriaca non è poi cosi male, prendi tutto con leggerezza.

<< Non ci credo sei davvero tu?>> disse beth.

Ti prego fa che non sia la persona che penso.

<< Oh guarda il mio ex>>, disse Beth alzando il bicchiere per salutarlo.

<< Un'altro Giù per favore>>, dissi indicando il bicchierino vuoto davanti a me, non avevo nessuna intenzione di girarmi per vedere quello stronzo dietro di me, la serata stava procedendo nei migliore dei modi. Fino ad ora.

<< Ne sei sicura? Guarda che dopo stai male>>, rispose.

<< Hai detto tu che devo divertirmi, quindi versa su>>, dissi sporgendogli il bicchierino.

<< Non si saluta cicciona, stai facendo la figa questa sera?>>, disse toccandomi il braccio per farmi girare.

Mi allontanai subito.

<< Non mi toccare>>, dissi senza girarmi.

<< Ecco qui, ma questo è l'ultimo, ciao Lucas, ciao Dominic>>, disse Giulia salutando con la mano, qualcuno dietro di me.

Ah già quel qualcuno erano i gemelli, spalancai gli occhi quando elaborai che dietro di me ci fossero anche loro.

Buttai giù il mio chupito subito dopo il succo alla pera, faceva davvero schifo, ma questa sera ne valeva la pena.

Decisi di alzarmi, per andare a prendere un pò d'aria, se avrei visto Matt con i suoi amici soprattutto il suo nuovo amico, sarei esplosa, causando problemi a tutti.

Matt mi prese di nuovo il braccio, << Non saluti?>>, disse avvicinandosi all'orecchio, puzzava di alcool, sentire il suo respiro schifoso sul mio corpo fece scatenare di più l'odio dentro di me.

Mi girai di scatto, fissandolo negli occhi, "questa sera o mai più", dissi dentro di me.

Non guardai dietro di lui, se l'avessi fatto avrei perso il coraggio di dirgli quello che stavo pensando, mi concentrai solo sui suoi occhi.

<< Togli le mani, subito>>, dissi serrando la mascella.

<< Ehi, ehi, cicciona vedi di stare calma, io posso toccarti quanto voglio, dovresti ringraziarmi se vuoi ti tocco anche da qualche atra parte>>, disse avvicinandosi di piú facendomi l'occhiolino.Feci un passo indietro andando a sbattere allo sgabello dietro di me.

Non ci posso crede, ha detto davvero una cosa cosi orribile? ma chi si crede di essere sto ragazzo.

<< Non ti permettere mai più di dire una frase del genere, non ti permettere mai più ad avvicinarti a me, non ti permettere mai più a sfiorarmi con un dito, mi fai schifo.Mi fai schifo dal primo giorno che ti ho conosciuto. Ti sei mai guardato allo specchio? Ti credi di essere perfetto? senza neanche un difetto?Ti ricordo che quelli come te in realtà dentro sono vuoti, non valgono nulla, una persona come te non ha mai niente da offrire. Ah no scusa, so già cosa stai pensando, in questo momento mi diresti, ti sbagli cicciona ho molto da offrire più di quanto immagini. Quel coso che hai in mezzo alle gambe, non vale un cazzo quanto te, si vede da lontano quanto è piccolo, mi sono arrivate voci che non sai neanche usarlo>>

Fece un passo verso di me, con fare minaccioso, ma decisi di non farmi intimorire e continuai il mio discorso.

<< Non mi fai paura, avvicinati se è quello che vuoi, che cosa vuoi farmi? tirarmi un pugno? uccidermi? fai pure. Ma la merda tra le due resti e resterai per sempre tu!, quando cresci? Io non sarò mai una figa pazzesca ma devi smetterla di insultarmi, devi smetterla di dirmi quanto sia cicciona,io sto bene cosi, mi hai reso la vita una merda per troppo tempo, adesso basta>>, feci un respiro abbastanza lungo per tranquillizzarmi un pò, ho davvero detto tutto questo? sono stata davvero io? Perché sta li solo a fissarmi, iniziai a tremare quando i suoi occhi diventarono rossi dalla rabbia.

<< Come cazzo ti permetti a rivolgermi la parola in questo modo? ti ho sempre detto che non ti devi permettere, questa me la pagherai davvero cara. Io posso chiamarti cicciona quanto voglio, cosa hai detto riguardo al mio cazzo? Che non funziona? Bene allora muoviti vieni con me, ti faccio vedere io se funziona oppure no>>, rispose prendendomi per un braccio, trascinandomi verso l'uscita del pub.

<< Sono cazzi tuoi adesso>>, disse avvicinandosi all'orecchio.

Le lacrime iniziarono a scendere, << lasciami ti prego>>, gridai.

Lasciati odiare, StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora