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Avete mai provato a sentirvi impotenti?.

Avere la vita contro?Non sapendo più cosa sia giusto o sbagliato?.

Dove ti sembra che tutti c'è l'hanno con te..

Tu che sei la causa di tutto quello che è successo.

Allora credo sia arrivato il momento giusto di fermati un attimo su una sedia, su una panchina. Ovunque voglia l'importante e fermarsi riflette sulla tua vita su quello che sta accadendo, se ti piace oppure no. Se vorresti migliorare qualcosa. Se vorresti cambiare qualcosa o semplicemente vorresti cambiare tu.

Ed è proprio quello che feci in quel momento, seduta sulla spiaggia in riva al mare. Presi il cellulare per controllare l'ora. Le quattro e mezza di mattina, mi vennero di brividi di freddo per fortuna con me avevo una giacca, me la misi tornando a stare bene. Il mio sguardo si riposò di nuovo sul cellulare. Dieci chiamate da parte di Giulia, undici chiamate da parte di Beth. In più un sacco di messaggi dagli altri. Lucas, Cloe, Andreas, Jonny.

Mi soffermai ad un messaggio particolare il suo. Indecisa se leggerlo o meno. Il male che provavo dentro era indescrivibile.

Grazie all'arrivo dei fratelli Storm riuscirono a separarli. Ripercorrevo la scesa un miliardo di volte. Sangue che perdevano entrambi dovuti hai calci e i pugni, Nico sopra a Marco.Marco sopra a Nico.

Perché alcune persone non sanno parlare civilmente ma alzare solamente le mani? Chi le usa non è un essere umano.

È un mostro, un vigliacco, una persona senza cuore, senza cervello. Le mani non si alzano a nessuna persona sia uomo che donna.

Un'altra chiamata da parte di Cloe.

Rimisi il cellulare in tasca aspettando che finisse.

Dentro di me avevo la certezza che Giulia e Beth sapessero dove mi trovavo ma facevano finta di nulla per lasciarmi il tempo necessario.

Ero persa a guardare il fondo del mare sentendo il rumore delle onde quando una mano si appoggiò sulla mia spalla. Gridai dallo spavento girandomi di scatto.

<< Non ti spaventare>> rise.

<< Dio, Matt>> dissi, mettendomi una mano sul petto respirando a fatica.

Si mise a sedere accanto guardando prima me poi il mare.

Lo guardai confusa.
Ignorò il mio sguardo e iniziò a giocare con la sabbia.

Restammo in silenzio per un pò aspettando uno dei due iniziasse a parlare.

<< Non capisco>> dissi infine.

Non alzò la testa ne rispose, rimase in silenzio.

<< Ohi Matt, perché non mi rispondi? Cosa ci fai qui? Chi te l'ha detto?>> dissi cerando di attirare la sua attenzione muovendogli la mano davanti alla faccia.

Finalmente alzò lo sguardo: << Shh, non voglio risponderti, voglio lasciarti il tuo tempo, non sono venuto qui per assillarti>> rispose.

<< Ma come mi hai trovato?>> chiesi.

Fece un mezzo sorriso prima di rispondere,<< Ti ricordo che ti conosco da un bel pò, averti torturata mi ha fatto scoprire tante cose. Sopratutto sono stato con Beth è normale che io sappia qualcosa non credi?>> fece spallucce.

<< Giusto, quindi cosa ci fai qui?>> dissi inarcando le sopracciglia.

<< Volevo assicurarmi che tu stessi bene, Beth mi ha chiamato dicendo quello che era successo sono corso qui>> affermò.

Lasciati odiare, StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora