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<< Nico>>, corsi verso di lui.

<< Stammi lontano>>, ringhiò, feci un passo indietro bloccandomi, guardai Andreas e Jonny in cerca di aiuto.

Cloe entro subito dopo avvicinandosi, << Non ascoltarlo sparla è ubriaco>>

<< Ma che ha combinato?>>, chiese Beth avvicinandosi.

<< Ha fatto a botte con tre persone>>, affermò.

Spalancai gli occhi.

<<Portatelo in bagno>>, disse Giulia, << Adesso vi porto la scatola del pronto soccorso cosi possiamo medicarlo>>, affermò andando verso la nostra camera.

<< Scusateci se l'abbiamo portato qui, ma era il posto più vicino, in ospedale non vuole andare>>, affermò Cloe.

<< Non ti preoccupare >>, rispose Beth al mio posto.

Rimasi in sala con Beth e Cloe, continuarono a fissarmi in cerca di capire la mia reazione.

<< Potete smetterla di guardarmi cosi?, non sono io che ho fatto a botte>>, dimmi scocciata.

All'improvviso sentii Nico urlare, << Cazzo, smettila brucia>>, dopo di che un rumore fortissimo.

Spalancammo tutte e tre gli occhi, Beth cose subito per vedere cosa fosse successo.

<< Cazzo, Nico>>, gridò

Mi precipitai anche io in bagno e dietro a Beth intravidi Giulia premere la mano di Nico con uno straccio, guardai verso la scarpiera a vetro e vidi il vetro rotto.

Vuole uccidersi davvero.

Continuava a ripetere di lasciarlo stare, che voleva tornare a casa, che non voleva stare in questa casa. Giulia guardò Lucas in cerca di aiuto. Non so come presi l'iniziativa, dentro di me non so per quale motivo sapevo che era per colpa mia se era in quello stato.

<< Lasciate fare a me>>, dissi entrando.

Tutti si girarono a guardarmi, ma non mi importava di nulla volevo solo incontrare i suoi occhi. Alzò di scatto la testa, aveva gli occhi rossi, la faccia ancora sporca di sangue.

Mi sfidò con occhi, finché mi girai a guardare Giulia,<< Lascia fare a me>>, dissi prendendo la scatola del pronto soccorso tra le mani.

<< Vattene, non ti voglio vedere>>, affermò Nico, con rabbia.

Dentro di me sentii tanta delusione, avrei voluto scappare, correre in camera da letto buttarmi sul letto e piangere fino a quando avrei finito tutte le lacrime.

<< No, scordatelo>>, affermai.

<< Te ne devi andare!>>, specificò parola per parola, in modo da farmelo capire meglio, peccato che non servì a molto, era consapevole che aveva bisogno di me in questo momento, ma non voleva darmela vinta.

<< Lasciatemi da sola con lui>>, dissi continuando a guardarlo negli occhi.

Giulia si avvicinò a me mettendomi una mano sulla spalla, << Non credo sia una buona idea>>, affermò.

<< Andate, se sentirete altri rumori non vi preoccupate sarò io che avrò ammazzato Nico>>.

Scoppiarono tutti a ridere tranne Nico, diventò sempre più irritato dalla mia insistenza. Mi dispiace caro Dominic Storm, adesso sei nelle mie mani.

Il mio cellulare fece uno squillo segno di un arrivo di un messaggio su Whats'app, lo guardai ed era Marco, sbuffai. Rimisi il blocco e lo appoggiai sul lavandino.Lui poteva aspettare.

Lasciati odiare, StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora