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Nella vita devi essere consapevole che ti ritroverai davanti a delle scelte sia facili che difficili.

Non ero convinta della decisione presa non ero certa che sarebbe servito a qualcosa ma il mio unico problema adesso era proteggere il ragazzo che amo con tutta la sua famiglia. Non potevo permettere a Marco di fargli ancora del male.

<< Giorgia ma ne sei proprio sicura?>> chiese Giulia.

Non risposi guardai nella direzione del pub, feci un forte respiro << che altro devo fare? Lui al telefono è stato chiaro ha specificato che Nico deve stare il più lontano da me altrimenti...>>

Non finii la frase restammo in silenzio per qualche secondo.

<< Vuoi davvero andare via per un pò di tempo?>> domandò Giulia.

Dissi di si con la testa.

<< Dovrai semplicemente dire a Nico che lo amo da morire ma deve lasciarmi un pò di tempo>> dissi.

Giulia scattò in piedi mettendosi le mani in faccia.

<< Non posso Giorgia, scusa ma non posso. Come puoi fare una cosa del genere? secondo te a cosa serve? Avrà nel mirino sempre Jonny, chi lo proteggerà a lui? >>

<< Che altro devo fare Giulia? Che altro?Cosa posso fare? Questa storia mi sta ammazzando dentro non c'è la faccio più >> esclamai gridando in lacrime.

Giulia si porse verso di me mettendosi in ginocchio prendendomi le mani << Scusa non dovevo, questa storia è assurda, Marco che ha ucciso i genitori di Nico per vendicarsi sulla morte di suo padre ma in realtà è proprio suo zio il verme ad aver creato tutto questo casino>>

Non risposi, sembrava di essere in un film, in un incubo..

Di solito nei film queste storie finiscono sempre bene no? Perché io invece non ho questa sensazione, ho paura. Paura che qualcuno si faccia male sul serio.

<< Che ci fate voi due qui? >> disse qualcuno.

Di colpo Giulia si alzò in piedi in preda al panico, mi fissò con occhi sbarrati.

Ingoiai un pò di saliva prima di spostarmi per vederlo negli occhi. Quando lo feci lo vedi li, con la mani incrociate aspettando una nostra risposta. Aveva gli occhi diversi, ora leggevo la rabbia nei suoi occhi. Adesso era tutto chiaro riguardo al suo comportamento di qualche settimana fa nel suo ristorante dopo avermi raccontato tutta la storia.

Iniziai a tremare, Giulia mi prese per mano.

Lui guardò prima me poi Giulia poi di nuovo me ed infine la mano.

<< Da quanto tempo sei qui?>> chiesi.

Non rispose subito restò per qualche minuto ad osservarci << Da ora, perchè?>> rispose infine.

Dentro di me mi rilassai in parte.

<< Nulla, stavamo parlando di cose nostre, sai..>>

<< Alt>> mise le mani avanti << non voglio sapere, però Giulia posso chiederti se puoi rientrare a lavoro? Hanno bisogno di te al bar, Giorgia se ti va possiamo parlare di quello che è successo>>

Giulia di scattò girò la testa verso di me. Annuii.

Quando Giulia se ne andò mille pensieri mi attraversarono nella testa. Se mi farà del male? Chi può salvarmi? Se mi porta in un posto lontano? Chi lo verrà a sapere?.

Si mise seduto sulla panchina dove poco fa ero seduta con Giulia.

<< Mi dispiace >> disse dopo qualche minuto di silenzio.

<< Non ti preoccupare, ormai sono abituata a vedere gente farsi del male>> risposi cercando di capire dai suoi occhi qualcosa. Ma niente.

<< Già, non c'è cosa più brutta>> disse.

" Proprio tu hai ucciso delle persone sei un animale" Immaginai di dirgli.

<< Bè adesso avrai capito che personaggio è Nico quindi>>

Disse prendendomi una mano.

Di scattò mi alzai in piedi << No, non mi devi toccare >>

Lo vedi cambiare espressione e diventare del tutto serio mi stava fissando negli occhi. Cavolo, dovevo rimediare ed anche subito.

<< Scusami sono ancora molto turbata>> dissi.

<< Ma certo>> disse alzandosi in piedi prendendomi le mani << Non ti devi preoccupare insieme c'è la faremo>>

Rimasi a fissarlo. Dovevo riordinare tutti i pezzi che sono successe in questo periodo e stare lontano da tutto e tutti era la decisione migliore. Il posto migliore per poter pensare qual'è? Il posto dove nessuno potrà mai disturbarti? Il posto dove ti sentirai sicura per sempre? Il posto dove nessuno potrà voltarti le spalle? Per me questo posto si chiama CASA.

La mia casa a Dubai dai miei genitori non c'è altro posto dove desidero andare. Al diavolo la scuola, al diavolo tutto e tutti. Amo Nico? Si. Quindi devo proteggerlo e stargli accanto non sarà per niente la decisione più giusta.
Ho paura che possa vendicarsi su di lui.Ho paura che posso fare del male hai suoi fratelli alle mie amiche. Ho paura di tutto.

Nella mia vita ho sempre immaginato di restare sola lontano dai problemi, che è successo invece adesso? Perché non si può tornare indietro nella vita? L'unica cosa bella che non cambierai di tutto questo è Nico.

L'ho odiato dal primo momento, arrogante, antipatico ma bello come il sole. Non poteva essere più semplice tutto questo? Era chiedere tanto per caso?

<< Che hai oggi? >> chiese riportandomi con i piedi per terra.

Prima di rispondere sentii il mio cellulare vibrare lo presi ed era Nico. Merda.

<< Chi è?>> chiese.

Lo buttai di nuovo in borsa << Nessuna non ti preoccupare>>

Dal suo sguardo capii che non l'aveva bevuta, al diavolo.

<< Ne sei sicura? Sei molto strana>> disse.

<< Certo, feci un mezzo sorriso>>

Per mia fortuna non continuo a fare altre domande.

Mi dispiace Nico. Ti prego non odiarmi lo sto facendo per te sei tutta la mia vita.

Lasciati odiare, StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora