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<<Sei bellissima>> Mi disse venendomi incontro abbracciandomi. Indietreggiai di un passo.

Rimase sorpreso dalla mia reazione.

<< Adesso mi devi spiegare che ti succede, perché sei cosi?>> disse indicandomi.

Inarcai le sopracciglia confusa << In che senso? Scusa come sono?>> chiesi.

<< Mmmm, fredda?distaccata?>> chiese facendo spallucce.

Pensai a cosa rispondere, mentii

<< Non ho nulla, dove andiamo a mangiare?>>

<< In un bellissimo ristorante>> disse prendendomi per mano, aprii lo sportelo per farmi salire in macchina dopo di che lo chiuse. Un principe azzurro. Ma non il mio.

<< Dai ti prego dimmi dove andiamo>> chiesi piangendo per finta.

<< Ok, andiamo alla Pergora, un ristorante dove si mangia benissimo>>

Non avendolo mai sentito non obiettai. Se per lui era buono sarà sicuramente cosi.

Arrivammo al ristorante in poco tempo. Venne ad aprirmi lo sportello per farmi scendere.

<< Grazie, sei sempre cosi gentile>> dissi.

Mi prese la faccia tra le mani e si avvicinò << Per questo questo e altro>> dissi avvicinandosi sempre di più con le labbra.

Mi spostai guardando l'entrata, lo vedi cambiare completamente espressione.

<< Ho fame >>mentii. 
Scoppiò a ridere. << Sei tremenda>> disse prendendomi la mano.

Entrammo al ristorante un ragazzo venne ad accoglierci indicandoci il nostro tavolo.

Era un ristorante non troppo grande molto moderno con parenti bianche e grigi con due lampadari esposti entrambi nella sala. Su ogni tavolino c'era un piccolo vaso con dei fiori in alcuni anche delle candele. C'era molta gente.

Il ragazzo ci indicò il tavolo in mezzo, Marco spostò la sedia per farmi accomodare gli sorrisi per ringraziarlo.

<< Allora cosa preferisci?>> domandò prendendo il menù.

Iniziai a leggere la lista del menù fino a quando non mi fermai al mio piatto preferito.

<< Deciso>> Dissi.

<< Cosa?>>

<< Prendo un fritto misto, il mio piatto preferito>> Dissi chiudendo il menù.

<< Vada per due, aggiungiamo anche le verdure grigliate>> Chiese.

Acconsentii.

Quando il ragazzo finii di prendere le ordinazioni, Marco cambiò espressione. Mi spaventò un pò.

<< Oggi ho visto il tuo amico>> Disse alzando di scatto la testa verso di me.

Rimasi immobile a quella affermazione. Mille dubbi iniziarono a passarmi per la testa. Se fosse stato lui a ridurre Nico in quello stato? Se aveva scoperto della mia bugia?. Tremai.

<< Che ti sta succedendo?>> chiese.

<< Ni-ni-niente >> balbettai.

Marco mi fissò per un pò prima di rispondere, stava cercando di capire  il motivo di questa mia agitazione. Senza rendermene conto iniziai a giocare con il coltello.

Lasciati odiare, StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora