Un forte urlo mi fa aprire gli occhi di scatto. Provo ad alzarmi a sedere ma appena ci provo mi crolla il mondo addosso.
Dio, gira tutto.
Sbatto le palpebre per tentare di mettere a fuoco e noto il piatto vuoto accanto a me, poi mi sento improvvisamente stupida. Hanno drogato anche il pane con la marmellata, ne sono sicura. Non sarei riuscita a dormire altrimenti e, soprattutto, la mia testa non sarebbe sul punto di scoppiare di nuovo. Continuo a mettere a fuoco la stanza e solo ora mi accorgo che la luce è accesa. Riesco a guardarmi intorno per un brevissimo tempo, poi alle mie orecchie arriva una voce fin troppo familiare.
«Che vuol dire non del tutto?» urla.
Cosa ci fa qui? E soprattutto perché sta urlando così?
Ti prego, fa che lui non c'entri nulla con tutta questa storia, potrei morirne. Ho paura. Sto tremando come una fottuta foglia e non riesco a fermarmi. Tutto ciò che vorrei è essere tra le sue braccia in questo momento, ma voglio prima capire cosa sta succedendo.
Non riesco a vedere la persona con cui sta parlando nella posizione in cui mi trovo. Chiudo di nuovo gli occhi e attendo che accada qualcosa. La porta infatti si apre ed entra la stessa persona che mi ha fatto rapire. Lo riconosco dai passi pesanti. Vorrei tanto sbirciare, ma mi trattengo. Se si accorgono che sono sveglia non so cosa potrebbe succedere. I passi dell'uomo improvvisamente cessano e la voce di Roy aleggia di nuovo nell'aria chiusa dello scantinato.
«Bud?» domanda titubante. Sembra sorpreso.
Che vuol dire tutto ciò?
«Ci si rivede, Roy» dice. «A quanto vedo, sei duro a morire».
Ma che sta dicendo?
Non capisco...
«Voi due vi conoscete?» chiede una donna.
Provo ad associare la sua voce a qualcuno, ma non ci riesco. Dio, non sto capendo più nulla.
«Esattamente» afferma Roy. «Lui cosa ci fa qui? E cosa c'entra con tutto questo?» domanda.
Da come parla, sembra non saperne nulla esattamente come me. E la cosa non può che farmi sospirare di sollievo.
«Beh, ecco...» balbetta la donna.
«Cosa? Non mi dire che è lui che ti ha aiutata per tutto questo tempo?» chiede esasperato.
Lo immagino passarsi una mano tra i capelli.
«Sì...» ammette.
«Cazzo» urla. «Cazzo, come hai potuto? Lui ha cercato di uccidermi!» grida furioso.
Cosa?
La donna trattiene il fiato. «Che cosa hai fatto a Roy?» domanda con tono di voce alto.
«Avevamo un conto in sospeso» si giustifica l'uomo.
«E così hai pensato che era giusto ucciderlo?»
Sembra furiosa anche la donna. Ma chi è? Come fa a conoscere il mio ragazzo? E chi è che ha tentato di ucciderlo? Ci penso su e poi tutto appare chiaro come il sole. Un mese fa Roy è stato accoltellato. E lui mi ha mentito dicendomi che è stato aggredito da alcuni borseggiatori. Cazzo, adesso sono io ad essere furiosa. E probabilmente adesso so anche il motivo per cui sono qui.
Quest'uomo deve essere venuto a conoscenza che lui in realtà non è morto e ha pensato di vendicarsi facendo soffrire me, che sono la sua ragazza. Ma queste sono solo supposizioni, anche se mi sembra la soluzione più plausibile.
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Ti troverò dove c'è il sole
RomanceAshlee Thompson è sempre stata una ragazza senza peli sulla lingua, pronta a lottare per i suoi ideali e a porre sotto la propria ala protettiva le persone che ama. In una cosa non è mai stata brava, ovvero dichiarare il suo amore a Roy Bennet, il r...