All In Love ||In Revisione||

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Pov's Stefano

"Sascha"
Chiamo il mio amico che sta correndo, stiamo giocando ad acchiapparella.

"Non mi prenderai mai"
Ci rincorrevamo ormai da cinque minuti, e nessuno di noi due dava segni di arresa, ma alla fine lo raggiungo, lo prendo, e cadiamo per terra.

"Ti ho preso"
Giochiamo come dei bambini, ma noi ci divertiamo così.

"Ora tocca a me, ed è meglio che inizi a correre"
Mi alzai subito e iniziai a correre e sascha mi seguiva.

Pov's alex

Sto passeggiando tranquillamente, e quando vedo Stefano, che sta giocando con un demone, mi sale un conato di vomito, gli angeli e i demoni non possono e non devono stare assieme, per questioni di principio.
I demoni sono la rappresentazione del male, della crudeltà e sono creature impure, mente gli angeli sono delle creature pure, rappresentano il bene e la felicità.
Estraggo la mia macchina fotografica dal mio zainetto e faccio delle foto, per incastrare Stefano del peccato che sta compiendo.
Dopo dieci minuti che volo per il mondo degli angeli, arrivo nella centrale di polizia degli angeli, entro e all'entrata, nel bancone di quercia scuro, c'è il mio solito vecchio amico Giulio.

"Ehi amico, come ti posso aiutare?"
Gli chiese Giulio.

Venne verso di me e mi diede una pacca sulla spalla

"Ho bisogno di vedere il capo"
Gli risposi guardandolo negli occhi.

"Perché?"
Mi domanda incuriosito.

"Ho visto un angelo con un demone insieme"
Confesso facendo una faccia schifata

"Stai scherzando?!"
Dico con un tono misto tra il sorpreso e il disgustato.

"No, non sono mai stato più serio, ho anche le prove"
Dico estraendo la macchina fotografica dal mio zaino, porgendola a lui

"Non ci credo! È assurdo"
Dice mettendosi una mano sulla fronte

"Quando li ho visti volevo vomitare"
Ammetto cercando di toglierrmi dalla mente l'immagine dei due.

"Ti accompagno dal capo per far arrestare questo farabutto"
Si diresse verso l'ufficio del capo e io lo seguo.
Percorriamo una scala, poi un interminabile corridoio, con tutte le pareti bianche, come tutte le pareti dell'edificio, poi saliamo un'altra scala ed arriviamo davanti alla porta dell'ufficio del capo.

"Entra pure, non credo stia facendo qualcosa di importante al momento"
Dice e va via, busso alla porta e la porta si apre automaticamente
Entro e mi trovo davanti a me il capo della polizia degli angeli.

"A cosa devo questa visita?"
mi dice il commissario

"Ho visto un angelo con un demone"
Gli dico sedendomi in una delle due sedie posizionate vicino alla scrivania.

"Stai scherzando?"
Mi disse quasi urlando.

"Ho anche le prove"
Dico estraendo la macchina fotografica e porgendola al capo, che quando vede quelle foto, trattenne un conato di vomito.

"Che schifo, questi due sembrano addirittura amici"
Disse imitando un conato di vomito, non dissi una parola e lo lasciai continuare

"Sai come si chiama questo crimanale?"
Mi chiede

"Stefano Lepri"
Gli risposi

"Mando subito delle persone a prenderlo"

Pov's Stefano

È passata un'ora abbondante e stiamo ancora giocando e quando per l'ennesima volta mi prende, cadiamo a terra, e mi rilasso

"Basta! Sono stanco"
Dico sdraiandomi guardando il cielo.

"Anche io, basta"
Dice scoppiando a ridere.

"Non pensi al rischio che stai passando per colpa mia?"
Mi chiede girandosi verso di me.

"Perché dovrei preoccuparmi se mi diverto con te perché non posso farlo?"
Gli dico guardandolo negli occhi.

Mi sembrava ovvio ma quando Sascha mi guardò, aveva uno sguardo serio.

"Veramente, Stefano, stai correndo troppi pericoli per stare con me"
Mi dice con una voce triste.

"Non dire sciocchezze, noi siamo amici, anzi, migliori amici"
In quegli occhi colore nocciola mi perdevo ogni volta,erano bellissimi, e non so cosa provavo, ma ogni volta che li guardavo sentivo una sensazione stana, non capivo cos'era, ma era un misto di felicità è di stupore

"Non ci pensare"
Dico, e gli do un bacio in fronte, lui diventa rosso come un peperone, e io sento la mia faccia che va letteralmente a fuoco

"Ehm, non so cosa dire"
Dice continuando a fissarmi.

"Non dire niente"
Dico, sento delle sirene in lontananza, e quando capisco cosa sta succedendo, ormai è tardi.

"Stefano Lepri, lei è in arresto per essere stato con un essere demoniaco"
Dice mentre altri due agenti mi mettono le manette e mi fanno entrare nell'auto.
Guardo Sascha dal finestrino che piano piano diventa sempre più piccolo, fino a che non lo vedo più

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