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Pov's Stefano

Il campanello suona e tolgo le cuffiette e vado ad aprire, trovandomi davanti Giuseppe, che ha uno sguardo un po' preoccupato

"Entra"
Gli dico e lui entra sedendosi nel divano

"Ho bisogno di un favore"
Inizio a muovere la gamba nervosamente per l'ansia

"Dimmi"
Mi disse mettendosi comodo nel divano

"Hai ancora il permesso per andare a prendere lo strozzalupo?"
Lui mi guarda in modo strano, mi serve una scusa per questo, non me lo darà senza una motivazione valida, e non gli posso dirgli di Marina

"Si, perché?"
Pensa Stefano, che scusa puoi inventarti, all'improvviso una lampadina mi si accende e spezzo il silenzio

"I demoni sono alleati con i licantropi e non voglio rischiare che magari mandano qualche lupo mannaro a cercarmi, con dello strozzalupo mi sentirei più protetto"
Mi gratto il collo guardando Giuseppe, ha assunto la sua solita espressione di quando pensa, labbra socchiuse e due dita sotto il mento

"Il massimo di strozzalupo che puoi prendere è un chilo, usala bene"
Mi da il permesso e dentro di me gioisco, ma non posso darlo a vedere, sennò sospetterebbe Giuseppe, così lo prendo e rimango fermo nel mio posto
Lui si alza e va verso la porta

"Io devo andare da Magnus, se ti serve qualcos'altro dimmelo"
Mi alzai anche io e mi misi di fianco alla porta d'entrata

"Certo, ti chiamerò se avrò bisogno di qualcosa"
Gli apro la porta e lui esce, ma poi improvvisamente si gira verso di me

"Ah, e se ti chiedono perché non ci sono io digli che avevo delle faccende personali da sbrigare e che ho mandato te"
Annunco con la testa e lui se ne va volando via, sparendo nel cielo

Ora ho il permesso, non ho molto tempo prima che ritorni Marina, meglio partire il prima possibile
Mi metto una maglietta rossa e sono pronto, prendo le chiavi, chiudo la porta a chiave, faccio spuntare le ali e volo verso la Terra dei licantropi, non ci sono mai stato, ma penso sia un posto boscoso, secondo me vivono a contatto con la natura, con dei villaggi in mezzo ai loro fitti boschi, radunati in branchi, spesso in conflitto tra di loro, infatti svariate volte sono intervenuti gli angeli per placare le loro ire

Atterro all'inizio del loro mondo, e mi ritrovo davanti due licantropi, uno è alto e muscoloso, capelli a spazzola neri e un piercing al labbro, l'altro è un po' più bassino, muscoloso anche lui, e ha un tatuaggio su tutto il braccio, come se fosse un tatuaggio maori o una cosa del genere

"Chi sei?"
Mi dice il più basso, io li guardo e sospiro, mi mettono un po' a disagio

"Sono un angelo, devo prendere dello strozzalupo"
Gli mostro il permesso e loro mi squadrano da cima a fondo, come se ci fosse qualcosa che non va

"Dov'è Greco?"
Parla il più alto stavolta,ha una voce molto profonda, mi piace parecchio la sua voce

"Doveva svolgere dellefaccende personali e mi ha incaricato di venirla a prendere"
Si guardano per qualche istante senza parlare, comesesi leggessero nella mente, ci crederanno?

"Ti accompagno io"
Dice quello più basso, iniziando a camminare verso la foresta che già si intravedeva all'entrata del loro mondo

"Che cosa doveva fare Greco?"
Mo che cosa gli dico? Non mi ha detto niente, non posso dirgli niente sennò non mi crederà e inizierà a sospettare

"Doveva fare delle visite di controllo per le ali"
È la prima cosa che mi è venuta in mente, speriamo che se la beva

"Perché avete dei problemi alle ali?"
Ma magari non dessero nessun problema caro mio

"Ovviamente, le ali sono dentro il nostro corpo, entrano ed escono, bisogna controllarle ogni mese e pulirle tutti i giorni dalle sporcizie, non sono facili da mantenere"
Ci ritroviamo davanti ad un enorme cancello, dietro c'è un tendone, come se ci fosse una specie di serra, e intorno ci sono molti alberi, alcuni hanno le foglie arancioni o rosse, ma è strano visto che siamo ancora in piena estate, gli altri alberi sono tutti verdi, ma ce n'è uno con delle foglie blu, ed è molto particolare, ha il tronco verde, non avevo visto mai niente di simile

"Quello è un albero molto antico, è una specie ormai quasi estinta di strozzalupo, da cui si può ricavare un antidoto di guarigione, non solo dal morso dei licantropi, ma anche se malattie molto gravi, é in grado di curare anche cancri e tumori"
Davvero una pianta può curare dei tumori? E come diavolo faceva a sapere che stavo guardando quell'albero?!
Meglio non farsi domande

"Vai dentro il capanno, dentro ti daranno lo strozzalupo"
Gli annuisco con la testa ed entro dentro, guardandomi attorno, ci sono un sacco di piantine sparse in giro per i tavoli, insieme ai concimi e agli attrezzi da giardinaggio, c'è una donna che sta annaffiando una pianta viola, si gira e mi guarda, avrà una cinquantina d'anni, occhi marroni, capelli ricci che gli arrivano alle spalle, è alta quasi quanto me

"Sei qui per lo strozzalupo?"
Aveva un tono di voce molto grave e freddo, che non lasciava trasparire emozioni

"Si, mi serve lo strozzalupo"
La donna aprì un cassetto di una scrivania e preso un sacchetto, da dove tirò fuori un sacco di strozzalupo

"Prendimi quella busta sotto quel tavolo"
Indica il tavolo dietro di me, presi la busta e gliela porsi

"Ecco a te il tuo strozzalupo"
Si gira senza darmi il tempo di ringraziarla e ritorna alle sue piante, questa si che è fissata con le piante, pazza
Esco e raggiungo l'uomo, che mi riporta all'entrata del loro mondo

"Grazie mille"
Loro annuirono con la testa senza rispondere, io aprì le ali e presi il volo, pronto per ritornare a casa
È andato tutto liscio per fortuna
Il mio stomaco inizia a brontolare, fino ad adesso non avevo dato molta importanza al mangiare, quando torno a casa cucino qualcosa di sostanzioso
Atterro davanti la porta di casa, prendo le chiavi e la apro, entrando e richiudendola
Vado in cucina, prendo la padella e ci metto dentro i due hamburger che ci sono in frigo
Accendo il telefono e guardo i messaggi che non avevo letto, tutti messaggi di Giuseppe che mi diceva che arrivava

"L'hai preso lo strozzalupo?"
Sobbalzo per lo spavento, come cazzo è entrata in casa?!

"Cosa ci fai tu qui dentro?"
La guardo storto e lei ride
Ma che cazzo si ride adesso questa?

"Non importa come sono entrata, hai lo strozzalupo?"
Ecco la stronza che conosco, metto il sacchetto nel tavolo e giro gli hamburger

"Grazie mille Stefano, mi farò viva in futuro"
Esce di casa senza dire nient'altro e chiude la porta dietro di lei

Dannata donna

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