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Pov's Giuseppe 

"Com'è essere un mago?"
Al posto di annoiarmi e di immergermi nei miei pensieri meglio iniziare a parlare, mi va bene qualsiasi cosa.

"Beh, non c'è male, essere stregone ha i suoi pregi e i suoi difetti"
Risponde scrollando le spalle.

"E quali sono i difetti?"
Chiesi incuriosito.
Io ho sempre sognato di essere un mago, da piccolo mi affascinavano, quando riuscivano a far uscire il fuoco dalle mani, mi perdevo a guardarlo, una volta  sono stato mezz'ora a guardarlo.

Mio padre era un mago, e una volta a settimana mi faceva degli spettacolini di magia e io lo guardavo a bocca aperta, non capendo come facesse

"I difetti sono che sei ricercato da tutti, anche dai criminali per fare delle magie a loro favore, cercano di rapirti, di ucciderti se gli ho fatto qualcosa contro, e sarà per sempre così, fino a  quando non morirò"
Spiegò sedendosi nel divanetto di fianco a me e mi guarda.

"E i pregi?"
Domandai girandomi verso di lui.

"I pregi sono tanti, ad esempio posso fare quasi tutto quello che voglio, posso aiutare molte persone innocenti, e posso tranquillamente stare tra gli umani senza avere paura di essere scoperto"
Risponde avvicinandosi di più a me.

"Ma c'è una cosa, che reputo la più brutta di tutte"
Dice con tono triste.

"Quale?"
Gli chiedo avvicinandomi anche io.

"Io posso vivere in eterno, tutte le persone che mi stanno attorno potrebbero morire da un momento all'altro, come te"
Si alza dal divanetto e si dirige verso il suo tavolo per gli incantesimi.

"Almeno puoi vivere molto più di me"
Constatai alzandomi anche io dal divano, andando a prendere il telefono che avevo poggiato nella cucina.

"Potrò vivere di più di te, ma io vedrò tutte le persone a me care morire davanti ai miei occhi, tutte, una dopo l'altra"
Il suo tono era ancora molto triste, spento, nei suoi occhi si vedeva che avevo toccato un suo punto debole.

"Mi dispiace"
È la sincera verità, lui scuote la testa e riprende a fare quello che stava facendo.

"Non fa niente, dopo un po' ci fai l'abitudine"
Risponde e si passa una mano negli occhi, inizia a fare qualcosa con le sue pozioni.

"Ma forse io potrei essere come te"
Lui smette di maneggiare le pozioni e mi guarda dritto negli occhi.

"Che significa questo?"
Nella sua voce  si sentiva la speranza, la speranza di qualcuno che potesse stargli accanto per tanto tempo

"Sono un ibrido tra uno stregone e un angelo, forse potrei vivere come te"
Lui prende un libro iniziando a sfogliare le pagine freneticamente cercando qualcosa.

"C'è un mito che parla di una persona metà angelo e metà stregone"

Prende qualcosa e mette gli ingredienti in una ampolla, facendo le sue cose da stregone.

"Questo mito dice che queste persone sono molto speciali e molto rare, di solito se nasce un bambino tra uno stregone e un angelo diventa quello che è la madre"
Mi spiega mentre lavora con le sue ampolle.

"Nel mio caso un angelo"
Constatai.

"Esatto, ma dentro di lui vivrà sempre una parte stregone, o angelo, bisogna solo trovarla"
Finisce di leggere e prende qualche ingrediente strano.

"E come dovremmo fare?"
Gli chiedo e butto il cellulare nel divano, forse posso diventare uno stregone, il mio sogno è onorare mio padre.

Mio padre è morto quando io avevo 10 anni, stava per iniziare il suo solito spettacolo quando la porta si aprì violentemente, sbattè contro la parete e sentii dei rumori molto forti, subito dopo mio padre a terra e molte persone entrarono nella stanza

Io mi nascosi tra le sedie, e credo che mi abbiano anche visto, ma hanno deciso di farmi vivere, e questo è stato un loro grande errore, perchè io li cerco da allora, non ho mai smesso di cercarli.

La devono pagare per quello che hanno fatto, e forse con qualche pozione da stregone si può capire chi è stato.

"Non lo dice nel mito, dice solo che se un giorno in queste persone dovrebbe prevalere il sangue demoniaco che c'è negli stregoni, l'angelo scomparirebbe e tu diventeresti una bestia assetata di sangue, pronto ad uccidere chiunque ci sia nel tuo campo visivo"
Mi spiega con voce calma.
Dei brividi mi percorrono la schiena.
Io un mostro?
Io che penso quasi sempre agli altri? impossibile.

",Non diventerò mai un mostro"
Affermai con voce sicura.

"Di questo ne sono sicuro anche io, ma il problema è riuscire a far risvegliare la tua parte da stregone"
Sono così vicino ma così lontani


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