Pov's Stefano
In cinque minuti arriviamo in centrale, mi mettono nella mia cella.
I muri sono bianchi, c'è una finestrella in alto che lascia passare uno spiraglio di luce, non si vedeva granché, ma ti lasciava quella speranza che un giorno riuscirai a scappare, ma fino ad ora nessuno è mai evaso da queste celle.
La stanza non è piccolissima, ma non è neanche grande, c'è un letto in un angolo, appeso ad un muro c'è un orologio, che non emana nessun rumore, c'è il silenzio più assoluto.
Mi avvicino al letto, mi butto a peso morto su di esso, mi porto le mani nei capelli, ora non posso più vedere Sascha
Che cos'ho fatto di male per meritarmi questo?!
Mi porto le ginocchia al petto, metto la testa fra le ginocchia e inizio a piangere, nella stanza risuonano solo i miei singhiozzi
Non so quando uscirò da qui, ma probabilmente, quando sarò uscito da questa maledetta cella, Sascha si sarà dimenticato di me, avrà una ragazza e io sarò solo, di nuovo, come da piccolo. Stavo sempre da solo, quando andavo a scuola ero sempre solo, non avevo nessun amico, mi bullizzavano, mi facevano scherzi continuamente, una volta, mentre mi stavo cambiando dopo aver fatto palestra, mi hanno rubato i vestiti, e sono dovuto andarmeli a cercare in mutande girando per la scuola, è stato molto imbarazzante.
Ora sarò di nuovo solo, le lacrime continuavano a scendere come fontane dai miei occhi, e inumidivano le mie guance.
Inizio ad urlare nel tentativo di farmi sentire, ma nessuno risponde, sembra che sono da solo, e questo mi faceva deprimere, mi piace stare da solo, ma ormai ci ho fatto l'abitudine.
Quando da piccolo venivo bullizzavato, andavo sempre da mia mamma, lei era l'unica che mi capiva, oltre a Sascha e a Giuseppe
Quando andavo da lei, mi stringeva a sé, e mi faceva sentire subito meglio, ma dopo qualche anno mia mamma morì a causa di un infarto che ebbe mentre volava, è morta con l'impatto col suolo.
Mio padre da quel giorno mi tratta sempre male, mi picchia, mi fa pulire casa, e se non faccio quello che mi dice mi picchia e mi chiude in camera mia per giorni, senza darmi ne da mangiare ne da bere.
Si apre la porta, ed entrano i due poliziotti che prima mi avevano ammanettato."Dobbiamo farti due domande"
Dice quello che sembrava essere il più giovane."Ok"
rispondo con la voce tremante e senza guardarli in faccia"Innanzitutto, le volevamo chiedere perché era con un demone"
Continua quello di prima, avrà avuto sulla trentina d'anni, capelli corti castani, baffi e basette marroni, due occhi marroni"Lui non è come tutti gli altri demoni, lui è bravo, ed è l'unica persona con cui negli ultimi anni mi sono sentito bene, ed è l'unica persona che mi riesce a capire"
Ormai non avevo nulla da perdere quindi gli dico tutta la verità"Sa che è punibile con la pena di morte questo atto, può essere interpretato come tradimento verso la nostra specie"
Disse con una voce fredda.
La pena di morte? Per aver passato del tempo con una persona a cui voglio un bene immenso? Ma stiamo scherzando?"Si, e non me ne frega, perché io non posso passare del tempo con una persona a cui voglio tanto bene e con cui mi sento bene, cosa cambia se è un demone o è un'altra qualsiasi specie sovrannaturale?"
Mi guardano schifati, e l'uomo che fino ad adesso era zitto si avvicina a me guardandomi fisso negli occhi"Quello è un demone, non ha sentimenti oltre la rabbia, la collera, e la voglia di uccidere"
Il suo tono di voce è molto basso, molto spaventoso, rauco."Invece è qui che vi sbagliate, i demoni provano sentimenti proprio come noi angeli, magari noi tendiamo di più per la pace e loro per la guerra per natura, ma anche loro hanno dei sentimenti, e il demone con cui ero è una delle persone più gentili che io abbia mai incontrato, molto più di voi sicuramente"
Li guardo con aria di sfida e loro stanno zitti guardandomi, colpiti e affondati.
Mi tolgono le manette ed escono dalla stanza in silenzio, senza degnarmi di uno sguardo, mi vogliono condannare a morte?Che Lo facciano pure, non mi pento di niente di tutto quello che ho fatto.
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All In Love ||In Revisione||
FanfictionStefano Lepri, angelo, vive da solo, con un solo amico, Giuseppe. Vive insieme agli altri angeli, ma incontrò un giorno una persona che gli cambierà la vita, un demone. È vietato vedersi tra angeli e demoni. Gli angeli imprigionano gli angeli "cor...