Robert The doll

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(Informazioni e storia presa da wikipedia)

Robert Eugene Otto la ricevette in regalo a cinque anni da una serva, originaria delle Bahamas. Secondo la leggenda, tale serva era una praticante della magia nera e di rituali voodoo e donò la bambola al bambino per lanciargli una maledizione. In seguito avvennero degli strani ed inquietanti episodi: i genitori erano del parere che la bambola parlasse e i vicini sostenevano di averla vista addirittura muoversi durante la loro assenza, notando i suoi movimenti da una finestra all'altra parte della casa. Anche se inizialmente credettero che il bambino fosse in vena di scherzi, si convinsero fermamente che la bambola non fosse normale e decisero di metterla da parte in soffitta, preoccupati per l'innaturale ansia del figlio.

Fino alla sua morte, avvenuta nel 1974, Eugene sosteneva che la bambola fosse maledetta.

La bambola rimase in soffitta fino a quando la casa non venne acquistata da un'altra famiglia. La nuova famiglia aveva una bambina di dieci anni, che trovò la bambola girovagando per la casa e la tenne per sé. Una notte la bimba gridò e affermò ai suoi genitori che la bambola l'aveva aggredita, nel tentativo di assassinarla. Ancora oggi, da adulta, continua a sostenere la presunta vitalità di Robert.

Oggi la bambola si trova ancora nella casa di Eugene, trasformata in un museo locale chiamato East Fort Martello Museum, dove desta ancora oggi molta curiosità e divenendo la maggiore attrazione della città. Infatti, secondo le varie testimonianze dei visitatori, i poteri paranormali della bambola sono ancora attivi. Sembra che se un visitatore vuole fare una foto alla bambola, debba prima chiederle educatamente il permesso; quelli che non lo fanno sostengono che la foto appaia sfocata e che la bambola assuma strane posizioni della testa nell'immagine. Altri, non credendo ai poteri paranormali della bambola, sostengono di aver subito un malfunzionamento della macchina fotografica da quel momento, malfunzionamento che svanisce nel momento stesso in cui lasciano il museo. Secondo vari studi, i capelli della bambola non sono affatto veri come molti credono, svelando che in verità sono un filato di lana sintetica che li fa sembrare tali

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