Prendi le tue medicine

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Dannata sveglia. Non è nemmeno la mia. Dannazione. Guh. Mi alzo dal letto come al solito ed è tempo di fare il mio lavoro. Riesco a sentire il mio compagno di stanza da dentro la doccia, meglio per lui che prepari la colazione anche a me se sta usando le ultime uova. Doccia fatta. Accappatoio tolto. Cucina. Ci servono sedie migliori, queste sono dure come una fottuta roccia e il mio culo non gradisce un simile abuso. Oh beh, alla fine le uova erano buone. Piccola chiacchierata e tempo di andare in classe.

Hey, ricordati di prendere le tue medicine

Chi sei tu? Mia madre? Va' dal tuo cavolo di professore, coglione.

Grazie per la colazione, cretino. E la porta si chiude. Finalmente da solo. Niente classe per me. Ritorno a dormire.

Sono di nuovo sveglio. Niente allarme. Merda. Ho dormito troppo. Nella cucina, una nota del mio compagno di stanza: Sono uscito. Rientro prima delle 3. Prendi le tue medicine. NON CHIAMARMI.

Giusto, le medicine. Bagno. Bagno. Mensola? No.

Cucina. Cuci... Ow! Cazzo, il mio tallone. Dannata sedia. Mensola della cucina? SÌ, abbiamo un vincitore gente.

Celebriamo con una birra. TV. -click, click, click-

Niente TV. Cucin..

-Click-

...Stupida TV. La poltrona non era molto comoda; perché non ci sono sedie o divani comodi in questo appartamento?

TV. TV. TV. Il mio cervello si sta sciogliendo.

Scarpe. Esco per fare una passeggiata, fanculo poltrona scomoda.

La porta. -click- Ah già... le medicine. Tasche, salutate le medicine. Le prenderò più tardi.

Fuori! Aria fresca! Le luci delle strade. Beh, era divertente prima, adesso è noioso. Il telofono squilla. Il compagno di stanza.

Hey hai preso le tue medicine?

Non ancora. Le prenderò più tardi

Ti avevo detto di prenderle stamane

Sì, lo farò

Perchè non mi ascolti mai?

-click-

Telefono, saluta le medicine.

Anche la panchina è più comoda di quella cosa che c'è nell'appartamento.

Sentieri. Crunch, crunch, crunch. Il fruscio degli alberi, i ramoscelli che scricchiolano. Aspetta.

Ramoscelli che scricchiolano? Niente auto... niente sirene, niente lampioni. Dove mi trovo?

Cazzo. Oww. I miei piedi? Dove sono finite le mie scarpe? Vento. È dannatamente freddo. Che sto indossando?

Blu, niente camicia bianca. Mi sento come un pezzo di carta. Anche i pantaloni grigi sono come la carta. Cazzo, fa freddo.

Tasche? Ho ancora le tasche. Il telefono e le medicine si stanno divertendo.

Il tronco è freddo e umido, ma comodo.

Suoneria. Telefono. Compagno di stanza. Dove sei?

Ah, sei tu. Sì, guarda non ho la minima idea di cosa cazzo succede o dove mi trovo. Sono in una foresta o roba simile, seduto su un tronco marcio e il mio culo è bagnato fradicio.

"Perché non hai preso le tue medicine?"

"Fanculo, ho cose più importanti da fare ora, le-"

"Ti avevo detto di prendere le tue medicine!"

Cosa? No amico, fottiti. Perchè sei così-

Avresti dovuto prendere le tue medicine

-click-

Non riesco a vedere niente. La luce del telefonino non aiuta molto. Sussurri. Saranno gli alberi. Mi alzo. Dov'è il sentiero? C'era un sentiero. C'era? Sentiero.

I ramoscelli scricchiolano. Gli alberi sussurrano. Crunch, crunch, crunch.

Dove mi trovo?

Perché non hai preso le tue medicine?

Oh caz.. Il mio compagno di stanza è a 2 metri da me, cavolo. Sembra diverso. È lo stesso?

È uno scherzo? No, non è uno scherzo. "Guarda, io ho le mie medicine qui in tasca, okay? Sono insieme al cell.. Questo non è un cellulare. Il cellulare ha lasciato la festa. Ha abbandonato l'edificio. Addio telefono.

"È troppo tardi ora. Perché non mi ascoltano mai?"

Si avvicina sempre di più. Snap, crunch. Sussurri. Più vicino. Non riesco a muovermi. Mi fanno male i piedi. I polmoni mi fanno male, anche la testa. Non riesco a respirare. Voglio muovermi.

Lui mostra i suoi denti. Non è un sorriso. Troppo largo. Mette una mano sulla mia spalla e l'altra sul braccio.

Non ha senso sprecare ottimi materiali

Non riesco a vedere.

È... troppo... buio...

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