Crazy Clown

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Caroline Aubert, era una bellissima ragazza. I suoi capelli erano lisci e lunghi quasi fino a terra. Quando compì 18 anni cominciò a colorarli di colori vivaci come blu e rosso. Aveva gli occhi grandi ed espressivi, la pelle chiara e un viso sottile. La sua passione era la danza che cominciò a studiare quando aveva 5 anni, ma a 18 anni, per qualche motivo sconosciuto, smise. Per un anno,la sua famiglia, non ebbe molte notizie di lei, chiamava solo di rado e non stava al telefono per più di 5 minuti. Ogni volta che la sentivano sembrava sempre più triste. Viveva da sola a Parigi. Un giorno i suoi genitori la videro in televisione, lavorava come clown in un circo. Due anni dopo, sparì. Quando sua sorella Nicole, venne a trovarla a casa, poco prima della sua sparizione, trovò la porta aperta, il silenzio assoluto, si sentiva solo una musica lenta e stonata che veniva da un carillon. Era un regalo che ricevette alla nascita, da parte della sua bisnonna, che morì quando lei aveva solo un anno. Anche se la musica si sentiva a malapena si riconoscevano le note di per Elisa. Caroline le andò incontro lentamente, era vestita in modo strano. Aveva un vestitino bianco e nero, formato da un corpetto a scacchi con maniche corte a righe larghe verticali, uguali a quelle disegnate sulla gonna.

-Ciao...perché sei venuta a trovarmi? Caroline le sorrise,  era tanto che non riceveva visite.

-Mi mancavi e sono più di 6 mesi che non ci sentiamo...perchè quel carillon continua a suonare?

-Quale carillon?

-Mi stai prendendo in giro o cosa? Il carillon che ti regalò la bisnonna quando sei nata...sta proprio qui, sul tav...

-Smettila di fare la stupida, ti conosco, e so che sul tavolo non c'è niente, piuttosto, vuoi qualcosa da mangiare?

-Ma....- sospirò, sul tavolo effettivamente non c'era niente, probabilmente la musica era solo frutto della sua immaginazione -Non voglio niente, grazie...ti ho portato un pensierino, l'ho comprato l'anno scorso quando sono stata a Londra,spero ti piaccia...

Era una pallina di Natale con dentro una piccola riproduzione del cosiddetto London eye, con molti brillantini...Caroline collezionava souvenir come questi sin da quando era una bambina...

Quella notte Nicole restò a casa della sorella...ma c'era qualcosa di strano, non riuscì a dormire, il carillon aveva ricominciato a suonare. Si alzò cercando di capire da dove venisse il rumore, ma una volta uscita dalla stanza, non vide altro che Caroline vestita come il giorno prima, solo con delle parigine spesse, diverse una dall'altra, una a pois rossi su sfondo nero, mentre l'altra era blu a pois neri, era truccata in modo strano e indossava un cappello a cilindro con un enorme fiocco sempre rosso e blu.

-Scusa Nicole, ti devo parlare...ecco...non considerarmi matta, ma quando avevo 18 anni...stavo ballando da sola dentro la sala del locale dove mi esibivo, ma ad un certo punto, il pianista smise di suonare, stava suonando per Elisa...quando sentii qualcuno o qualcosa ridacchiare dietro di me...un ombra, con un occhio rosso e uno blu, continuava a ripetere il mio nome...sentii un dolore allo stomaco e svenni. Quando mi risvegliai, ero distesa sul pavimento, davanti a me trovai solo questo cappello, queste calze e questo vestito...decisi di abbandonare il mondo della danza e dedicarmi al circo...i bambini mi adorano, anche se molti pensano che i miei capelli siano finti o che indossi una parrucca...stava andando tutto bene ma...da qualche tempo continuo a vedere l'immagine di una ballerina che gira su se stessa, con il vestito macchiato di sangue, non sono pazza, credimi...

Nicole si mise a riflettere per qualche minuto, aveva un espressione seria...

-Prova ad andare da uno psicologo, sicuramente lui potrà darti dei consigli migliori dei miei...solo che...anche io da quando sono qui ho avuto come l'impressione di sentire la musica del carillon…

Caroline spalancò gli occhi, cominciò a tremare e non parlava, aveva un espressione terrorizzata...dopo qualche minuto di silenzio assoluto, cominciò a ridacchiare, scoppiando poi in una risata isterica, Nicole era spaventata...era vero quello che diceva sua sorella? O stava davvero impazzendo? Forse era sotto effetto di qualche sostanza stupefacente? Avrebbe voluto farle molte domande,ma riuscì a dire soltanto

-Scusa,ma è tardi e credo che ci sia qualcosa di strano...molto strano e...tolgo subito il disturbo...N-N-Non ti preoccupare manterrò il segreto....C-C-ciao...

Caroline aveva un espressione distrutta sul viso, appena la sorella uscì, con aria sconvolta, cominciò a piangere, a risentire quell'orrenda melodia, e a vedere quella dannata ballerina che girava. Aveva il viso nascosto fra le mani, aveva fatto scappare l’unica persona che ancora non la considerava matta, voleva punirsi per quello che aveva appena fatto, nel cassetto del suo  comodino c’era una rivoltella...strisciò fino al cassetto, puntò la pistola alla tempia e premette il grilletto…non successe niente…il proiettile le attraversò la tempia, il sangue le scolava giù sul viso, sui vestiti, per poi dissolversi come polvere nell’aria. Esasperata, cercò di gettarsi dalla finestra della sua stanza, salì su una sedia, si mise in piedi sul davanzale, contò fino a 10 e si lasciò andare, con un espressione distrutta sul volto. Qualcosa la fermò…intorno al suo corpo c’era un ombra nera che la reggeva, stava fluttuando. L’ombra parlò, la sua voce era qualcosa di ripugnate, sembrava la voce di tante persone che parlavano contemporaneamente:

-Non puoi morire Caroline, il tuo corpo è la mia nuova casa, sei immortale adesso…

Caroline si sentì trascinare all’interno della sua stanza, l’ombra la guardava, era un ombra senza forma, sembrava una nube nera, si distinguevano solo i due occhi colorati. Caroline cercò di scappare, ma l’ombra la fermò, e rientrò dentro al suo corpo…

Questo è tutto quello che successe prima che Caroline sparì...Dopo un mese ci fu uno spaventoso omicidio di massa alla scuola di danza, a pochi giorni di distanza ci fu anche al circo. Sopra ogni vittima venne trovato un liquido blu. Scomparve anche la povera Nicole. A casa dei suoi genitori, proprio nella sua stanza, sul suo cuscino trovarono uno spartito che bruciava. Il titolo per Elisa e il disegno di una ballerina stilizzata con sopra delle macchie di sangue furono le uniche cose che si salvarono dal rogo. C'è chi afferma di aver avvistato Caroline mentre bruciava il corpo di sua sorella, chi afferma che Nicole sia ancora in vita, ma fin ora è certo solo il fatto che Caroline è stata più volte vista…ogni qual volte le note di  per Elisa echeggiavano nell’aria….con alle spalle un ombra da un occhio rosso e uno blu...

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