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Ash è appena arrivata a casa, e sono le 15:00.
Della nostra classe non sappiamo chi ci sarà; io e lei vogliamo solo passare una serata spensierata, sperando di non trovare Natasha. Insomma, io eviterei di sbottare davanti a tutti e passare per quella 'cattiva'.
E poi non ci sopportiamo, è evidente e reciproco, tra l'altro.
"Allora, cosa ti metti?"
Mi chiede Ash facendomi riprendere dal mio stato di trance.
"Questo."
Dico indicando il mio tubino nero: evviva la semplicità!
Arriva Amber, che saluta Ashley e prende il mio vestito.
"Che... che fai scusa?"
Chiedo non capendo.
"Lo vado a provare."
Risponde ovvia.
"Coooosa?"
Chiedo incredula per quello che ho appena sentito.
"Te lo devo ripetere?"
Risponde scocciata.
"Fai poco la boss. E poi tranquilla, non devi ripetere nulla. Io mi riprendendo il mio vestito, perché non puoi appropriarti delle mie cose!"
Dico tirandoglielo dalle mani.
Inizia così una lotta, e aimè, Ash è qui ad assistere.
"Calme!"
"Basta!"
"Dai raga..."
Urla di tanto in tanto Ash.
"Facciamo una cosa... a chi sta meglio, se lo prende. Giudice: Ashley."
"Amber non sfidarmi."
Le dico.
"L'ho già fatto."
"Okay."
Rispondo con tono di sfida.

Proviamo entrambe il vestito, io per prima.
"Allora?"
Chiede convinta Amber.
L'aria di questa città le sta facendo male, anche se ha sempre fatto la diva; ora sta esagerando, però.
"Hazel."
Risponde sicura Ash.
"E perché?"
Frigna Amber.
"Semplice: il tubino va stretto, no? Ed Hazel ha decisamente più forme di te. Di conseguenza sta meglio a lei."
Risponde il giudice della gara.
"E allora cosa dovrei mettermi, io?"
Chiede un consiglio.
"Qualcosa di più adatto per la tua età."

Alla fine, dopo ore perse per cercarle un vestito nell'armadio, per provarli, per convincersi, il vestito glielo abbiamo trovato.
Ash va via, ed io rimango coi miei soliti pensieri.
Faccio la solita doccia e intanto un getto d'acqua fredda mi colpisce. Lancio un urlo, sicuramente mi avrà sentita tutto il palazzo.
"Che succede?"
Urlano i miei.
"Acqua fredda!"
Rispondo come al solito.
Dunque, stavo pensando... Ah sì, a quanto odio pensare.
Mi porta a riflettere su cose di cui non m'importa nulla, tipo Alex. Ovviamente c'è sempre.
Solo che il suo comportamento, oggi...
Volevo ammazzarlo!
Non può chiamarmi "nanetta", prendersi confidenza senza che nessuno gliela dia, fare il finto tonto anche se lo è, non parlare quando succedono certe cose!
Cioè, Natasha era là, ad insistere con me, e lui non ci dava minimamente peso.
Ma sì, che se la tenga quella bambolina di plastica!
Spazio autrice:
Non è proprio un capitolo o un capolavoro, ma ci tenevo a postare dato che è dal 24 maggio che non posto e oggi è il 13 giugno.
Però capitemi, quest'anno esami, allenamenti di pallavolo e roba varia... non ho mai tempo!
Grazie per la pazienza e l'ascolto.
Un bacione.

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