-15.

10 5 0
                                    

Cosa ne sa lui di quella bambina sempre sola?
Non ce l'ho mai fatta ad avere rapporti sociali per via dei miei numerosi spostamenti.
Cosa ne sa che per colpa della mia timidezza ho vissuto nella solitudine fino all'arrivo di mia sorella?
Mi sto aprendo solo ora, ma fino a poco tempo fa ero l'asociale degli asociali.
Io ci sono stata male. Sempre.
Mi scende una lacrima sul volto a ripensarci, ma lui viene da me e mi abbraccia.
"Cosa ne sai tu di me?"
Dico ormai singhiozzando tra le sue braccia mentre gli do dei pugni sul petto per farlo spostare.
Magari adesso qualcuno potrebbe pensare che questa è una reazione esagerata, ma per me non lo è.
"Cosa ne sai della mia vita? Niente!"
Continuo ad urlare.
"Di quella piccola Hazel che non aveva amiche e così è stato fino a poco tempo fa!"
Ripenso a Sarah: lei è stata una delle mie prime amiche reali.
E mamma mia, ora a pensare pure a lei mi viene una crisi.
Mi ero promessa di non pensarla più, ma chi ci riesce?
Mi ero promessa di mantenerla, la promessa, e lei ha buttato tutto all'aria.
Io stavo bene con lei, ma non era reciproco.
Ora nei suoi confronti ho solo tanta rabbia, tantissima.
"Io... Io ho provato pena per me! Io mi inventavo le amiche immaginarie, io giocavo con bambole di pezza! Io ho avuto una delle mie prime amiche reali prima di trasferirmi qua!"
Sputo fuori tutto.
"E sai cos'ha fatto? Una volta arrivata qui mi ha voltato le spalle, ha ammesso di avermi usata come ruota di scorta. Ah, ma cosa ne sai tu, di me!"
Continuo acidamente.
Intanto lui mi stringe più forte, mi sento parte di lui.
"Mi dispiace piccola."
"Piccola un corno!"
Urlo fra le lacrime.
"Solo io so. Io so che ero la prima a mettersi in disparte da tutti perché già all'asilo avevo paura del per sempre!"
Continuo.

Poco dopo Alex riesce a calmarmi, o perlomeno riesco a smettere di piangere... e intanto la notte è volata, essendo già le 6:00.
"Senti, mi dispiace per come ti ho urlato contro. Non volevo, ma..."
Dico ad Alex.
"Ehi. Guardami. Va tutto bene, tranquilla."
Risponde.
"Andiamo nel letto e cerchiamo di chiudere occhio almeno per un'ora?"
Dice sorridendo.
"Sì."
Rispondo.
E così lui va nella camera da letto ed io lo seguo a ruota, per poi tuffarci sotto le coperte e chiudere realmente occhio.

"Il Bacio."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora