-26.

6 2 0
                                    

"HAZEL SVEGLIA! SONO LE 5:30 E TU DEVI PARTIRE ALLE 6!"
Oh ma grazie carissima mamma che mi hai perforato un timpano.
"Mamma sta calma..."
Dico rigirandomi nel letto mentre mi metto un cuscino in faccia.
Mi alzo di colpo: la gita!
Faccio un volo dal letto prendendo delle robe dall'armadio totalmente a caso essendo troppo assonnata;
La valigia fortunatamente l'ho preparata ieri.
Mentre faccio colazione penso.
Sono così soddisfatta di aver lavorato, seppur mi sono stancata moltissimo, ma di aver raggiunto la somma necessaria.
Poi il mio pensiero mi riporta inevitabilmente a lui, al fatto che non ci siamo più parlati ma solo scambiati qualche occhiata fugace e chissà se ci ha dato un peso. Beh, io sì.
Vorrei semplicemente che venisse da me per chiarire, anche dicendo che non prova nulla per me, almeno ora mi direi: "BASTA HAZEL, DEVI TOGLIERTELO DALLA TUA STUPIDA TESTA COCCIUTA."
E invece così sono nell'ombra, senza sapere cosa prova e senza avere il coraggio di chiederglielo.
Alla fine sono stata io a dargli lo schiaffo quel giorno mentre pulivamo, ma non mi sembra normale il suo chi comportamento... non ci parliamo da anche troppo tempo e lui viene da me a fare il presuntuoso!
Avrei preferito che mi dicesse:
"Ti volevo dire che ti amo."
E non:
"Dillo che mi ami."
Chi si crede di essere?
Tutto ciò mi rende terribilmente nervosa ed irascibile tutt'ora.
Che poi io m'impongo di rimuoverlo dalla mia testa, ma è sempre lì, tra i miei ricordi.
Preferirei urlargli contro e non restare in silenzio, giuro.
Preferivo i giorni di litigate estreme e strazianti, le volte in cui mi chiamava "nanetta" e gli urlavo di non farlo mai più, e non questo pesante silenzio.
Perché sì, ho paura dell'amore ma soprattutto di provarne, e di una sua risposta, semmai ci sarà.
Magari ero solo un giocattolo di cui si è stancato, forse non ha voglia di conquistare la mia fiducia.
Forse dovremmo parlarne.

Prendiamo il treno dato che il museo dista abbastanza da dove abitiamo noi.
"IO DALLA PARTE DEL FINESTRINO!"
Urlo ad Ashley, perché è ovvio che lei si siederà con me.
Mi piace stare in treno e vedere tutto che passa, e penso che questo si noti.
"Sono così contenta Hazel, sei riuscita ad arrivare dove volevi!"
Dice Ash entusiasta.
"Oh? Ehm, sì."
Dico ancora incantata a guardare la pioggia che inizia a scendere.
"Ma mi senti?"
"Si si Ash... e comunque è anche merito tuo se ho raggiunto la cifra, mi hai aiutata moltissimo."
Rispondo sorridendo e lei fa altrettanto.
"Guardala."
Dice Ash con tono compiaciuto indicando con lo sguardo Ellison.
"La vedo. Dunque?"
"È così... sola!"
"Ashley, ascoltami. So che nessuno è solo per scelta ma è appena arrivata in classe, magari deve ambientarsi o magari è scontrosa di carattere. Non credi che sarà meglio aspettare per capire?"
Dico mettendole una mano sulle spalle.
"Hazel, appunto: nessuno è solo per scelta. Io voglio aiutarla, ma a mia volta ho bisogno del tuo aiuto."
"E va bene."
Dico in un sospiro.
Ashley se ti vuole coinvolgere, ci riesce tranquillamente coi suoi discorsi che non ti lasciano indifferente.
Sembra una catena: Ellison ha bisogno di qualcuno con cui aprirsi, Ash ha bisogno di me, ed io sono sua amica, perciò l'aiuterò.

Arrivate in hotel io e Ashley ci buttiamo di peso sul letto senza troppi problemi.
Fortunatamente le stanze delle ragazze sono divise da quelle per i ragazzi.
Ogni stanza ospita dalle due alle sei persone, e la nostra è da quattro.
"Chi starà in stanza con noi?"
Chiede Ash, e la risposta non tarda ad arrivare.
Ecco Ellison che entra degnandoci a malapena di uno sguardo.
Fa un cenno con la testa, wow. Vedo che facciamo passi avanti!
Subito dopo la segue Natasha.
Aspetta, cosa?!
"Tu?!"
Diciamo sincronizzate.
Porto una mano alla fronte in preda alla disperazione: dovrò convivere con due compagne poco socievoli, di cui una (nonché Natasha) non so se uscirà da questa stanza viva.
Che cose macabre!
Oh ciao coscienza. Che ne diresti di darmi un consiglio su come farla fuori?
Inizio a ridere da sola per questi pensieri assurdi.
"La tua risata mi sta irritando. Smettila."
Dice Natasha col suo solito tono arrogante che mi da altamente sui nervi.
"Smettila."
La imito scocciata.
"E poi quello è il mio letto!"
"Chi tardi arriva mal alloggia."
Rispondo incrociando le braccia al petto.
"Scusami ma ero di là con Alex."
Dice con un ghigno malefico, e le mando uno sguardo di fuoco.
Che sia diventato il mio punto debole?
Fatto sta che nessuno potrà smuovermi da questo letto, e probabilmente questo l'ha capito dato che finalmente chiude il becco.

Sono le 22:00 ma sono già terribilmente assonnata, e al pensiero che domani dovremo camminare come un gregge di pecore fino alla Pinacoteca mi porta a chiudere in fretta gli occhi. La cosa che poi mi spinge addirittura ad addormentarmi a quest'ora è proprio il fatto che non si possono fare nemmeno pigiama party dato che io e la mia migliore amica siamo con due mummie; anzi, se non ci fosse stata Ashley, avrei protestato per cambiare stanza sicuramente.

Le 2:00 di notte.
Mi sveglio di soprassalto sentendo qualcuno che sta russando rumorosamente.
Come se si potesse russare in silenzio...
Vabbè dettagli.
Trovo Ash seduta sul letto che probabilmente non riesce a prender sonno, e immagino sia colpa di chi sta russando così tanto.
"Natasha."
Borbotta lei.
"Eh?"
Chiedo non capendo.
"È Natasha che russa. Non riesco a dormire per colpa sua."
Dice al limite della pazienza.
"Ora ci penso io a svegliarla, tranquilla Ash."
Mi alzo dal letto cercando di far meno rumori possibili e mi dirigo verso la carissima Natasha, che inizio a scuotere.
"Sembra un maiale per quanto russa."
Ma questa volta non è di Ash a parlare...
Ellison sembra imbronciata con Natasha e finalmente riesce a dire una frase di senso compiuto davanti a noi.
Ashley ed io scoppiamo a ridere per la sua affermazione, e io intanto noto che nonostante le numerose scosse il famoso maialino non si sveglia.
"Ti aiuto io."
Dice Ash alzandosi dal letto, e subito dopo la segue Ellison.
Iniziamo a chiamarla, a scuoterla, finché non ci resta una cosa da fare: buttarla giù dal letto.
Dopo un tonfo si sente un suo urlo, e noi tre scoppiamo a ridere mentre lei rimane imbabolata per terra.
"Buongiorno Natasha... cioè, maialino. O preferisci scrofa?"
Chiedo mentre lei ovviamente non capisce.
"Russi troppo."
Arrivo al punto.
Si copre la faccia con le mani e si nasconde sotto le coperte solo perché non può seppellirsi in preda all'imbarazzo.
Stranamente non proferisce parola, ma in fondo è meglio così.
Faccio per battere il cinque alle mie due assistenti ma trovo solo Ash, dato che Ellison ha già ripreso a dormire.
"Finalmente. Notte."
Dice Ashley.
"Buonanotte."
E così mi catapulto sotto le coperte e ricomincio a contare le pecore.
"Uno, due, tre..."
Poi uno sbadiglio e via coi sogni.
Spazio autrice:
Salve people!
Oggi altro capitolo abbastanza lungo, siete contenti?
Ahhh quanti spoiler che vorrei fare, ma no, non posso!
Starò zitta ahahaha.
Vi dico solo di tenervi saldi.
MOLTO SALDI.

"Il Bacio."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora