Mi sveglio con le lacrime incrostate sulla faccia e gli occhi rossi.
Appena finito di pranzare sono corsa in camera mia a leggere un romanzo che sto amando e che ho finito di leggere prima di addormentarmi: Uno Splendido Errore.
"Ma ti senti?!"
Urla la mamma catturando la mia attenzione.
Mi dirigo timorosamente in camera dei miei per paura di essere scoperta.
So che origliare è sbagliato, ma...
"E tu? Ti senti?"
"Ho fatto ciò che mi sentivo di fare!"
"Perciò hai speso quasi 200€ per delle robe che metterete solo una settimana?"
Oh...
"E del cibo!"
Aggiunge la mamma.
"Suvvia, secondo me ciò che le ho preso lo indosserà anche dopo."
"Siamo al verde! Siamo. Al. Verde."
Dice papà scandendo ogni singola parola.
Mamma sospira, e in un sussurro dice:
"Vorrà dire che riprenderò a lavorare anch'io."
Mamma nell'ultima settimana all'incirca, si era presa una pausa che voleva durasse di più dato il forte stress, e sapere che ora tornerà a lavorare per colpa mia, mi distrugge.
Mi sento tremendamente colpevole per questa sgradevole situazione.
"Bene."
Dice papà, e la conversazione finisce qua.
"Duecento euro?!"
Urla Amber.
"Amber sei impazzita? Chiudi il becco!"
Dico mettendomi una mano sul cuore per il forte spavento.
"E così origliavi da dietro la porta eh?"
"A quanto pare non ero l'unica."
Dico fermamente, poi la prendo per un braccio e la porto in camera mia...
"Oh cielo, che situazione. Insomma, mamma aveva proposto il tutto e aveva persino avuto l'idea."
Dico.
Poi penso dentro di me:
"Sì, ma l'ha fatto per riprendere in mano il nostro rapporto, e dare la colpa a lei è scorretto. Non se lo merita dopo tutto quello che ha fatto per me."
Guardo Amber annuire.
"Però avrei dovuto capire anch'io, mi sono spinta troppo oltre magari e... oh, che disastro!"
Dico portando le mani alla faccia.
Lei in tutto ciò rimane stranamente in silenzio, perché mi sarei solo potuta aspettare le accuse che meritavo, ma non lo sta facendo.
"Hazel è inutile piangere sul latte versato, ormai ciò che è successo è successo e indietro nel tempo non si può tornare."
Dice Amber.
È il pensiero più filosofico che lei abbia mai espresso!
"Già..."
Dico con voce più che bassa.
Vedendo la mia tristezza, propone:
"Perché non trovi un modo per guadagnare qualche soldo? Almeno per le tue spese magari, così ad esempio quando esci puoi pagarti da sola. Non dico trovarti un lavoro, ma... anche un mercatino? Vendita di biscotti?"
"Buona idea!"
Dico abbracciandola.
Un momento raro tra noi due, da fotografare.
"Beh ora basta, ora basta!"
Dice staccandosi dall'abbraccio poco dopo.
Prende la sua borsa e se ne va: è tornata quella di prima.
Inizio a scrivere su un foglio una lista con tutto ciò che potrei fare, e, perché no, anche trovarmi un lavoro pur avendo solo 16 anni.
Magari babysitter o dogsitter."La cena è pronta!"
Urla mamma.
Amber è appena rientrata ed è già seduta.
Tutti mi aspettano al tavolo ma nessuno osa proferire parola.
Stranamente siamo tutti silenziosi.
"Siamo entrati in una crisi economica."
Dice papà alzandosi in piedi ma con gli occhi bassi verso il piatto.
"Perciò tornerò a lavorare e farò anche straordinari se possibile, così ne usciremo al più presto."
Risponde la mamma.
Io e Amber ci guardiamo senza dire niente. Ogni parola è futile in certi casi, soprattutto la mia, soprattutto se a provocare il danno sono stata io.
Finisco il piatto e mi dirigo in camera, silenziosamente, senza pensare.
Spengo le luci, la tv non l'accendo nemmeno.
Oggi avremmo dovuto guardare il film di famiglia, ma proprio non mi va.
"Lasciatemi così
Come una cosa
Posata in un angolo
E dimenticata."
Ripenso alla poesia "Natale" studiata in classe che descrive perfettamente il mio stato d'animo, e mi addormento.
Sola.
Spazio autrice:
Eiei!
Volevo solo avvisarvi che...
Ho programmato già tutto su un foglio fino al capitolo 31!
Questo foglio è ben custodito da me, ve lo assicuro ahahaha.
Niente, ci sono ancora taaaanti capitoli da scrivere quindi mi metto all'opera per postare il prima possibile! (ovviamente la storia non finisce al capitolo 31, c'è ancora moltissimo da fare!)
Sinceramente stavo pensando al sequel, nel senso che voglio farlo ma non mi va di scriverlo uguale a tutti gli altri.
Eppure il mio pensiero è che più o meno tutte le storie hanno almeno una cosa comune, tipo il fatto che i protagonisti si conoscono a scuola, però la cosa diversa sta nella stesura dei vari capitoli!
Però il sequel lo voglio diverso dagli altri, qualcosa che stupisca... ci penserò su!
Detto questo, sto scrivendo troppo quindi chiudo ahaha.
Un grande BACIO.💚
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"Il Bacio."
ChickLitDAL CAPITOLO 43: "Lui ti ama. Tu lo ami. Siete però troppo orgogliosi e preferite sbattere di testa al muro mille volte piuttosto che dirvelo. E non chiedermi come ho fatto a capirlo. Guardavo i vostri occhi: avevano voglia di non smettere di guarda...